Si riparte dalle forti emozioni del week-end. Inferno e ritorno, nel segno di Totti. Un'apertura ad accendere Dzeko, poi il rigore e la corsa, al tramonto di una giornata epica. La Roma vive di fiammate, ha evidenti problemi, ma non intende cedere il passo. L'Europa League consente a Spalletti di valutare preziose alternative, di scovare nella sua panchina risorse importanti per una stagione lunga e faticosa. Trasferta in terra ceca, l'impegno più probante del girone all'alba della competizione. L'undici giallorosso bussa alla porta del Viktoria Plzen, diverse esperienze in campo internazionale di recente.
Per entrambe le squadre, tentativo, non riuscito, ai piani più alti. La disastrosa notte dell'Olimpico a condannare la Roma con il Porto, il Ludogorets a stoppare la marcia di Pivarnik. Ora le due compagini si contendono il primato del girone E. Passaggio del turno alla portata sia per Roma che per Viktoria Plzen.
La vittoria in campionato con lo Slovan Liberec - 2-1 il finale - consente ai cechi di approcciare nel migliore dei modi la gara con la Roma. Seconda posizione, a un punto dallo Sparta Praga, per il Viktoria Plzen. Questa sera, 4-4-2 compatto, due linee ravvicinate per rallentare l'incedere romano. A protezione di Kozacik, la coppia centrale Hugnik - Hejda, con Mateju e Limbersky in corsia. Kaçe (o Hromada) e Horava nella zona nevralgica, Petrzela e il 10 Kopic ad impazzare sull'esterno. Davanti, Duris e Bakos.
Spalletti conferma il 4-3-3, ma varia diversi interpreti. In difesa, riposa Manolas. Vermaelen - a disposizione - affianca Fazio, con J.Jesus a sinistra e Peres sulla fascia opposta. De Rossi è fuori per squalifica, come Emerson, in mediana tocca quindi a Paredes. Ottima occasione per il giovane centrocampista per ribaltare le gerarchie. Nainggolan è la mezzala sinistra, Florenzi si disimpegna in mezzo al campo, sul centro-destra. A sorpresa, nel tridente d'attacco, occasione per Iturbe, con Perotti a rifinire per Dzeko. In agenda, una staffetta tra il bosniaco e Francesco Totti. A riposo, Strootman, El Shaarawy e Salah.
Spalletti "Abbiamo a disposizione più di undici titolari. La squadra è stata allestita proprio per poter cambiare gli interpreti in tutte le competizioni e per questo lo faremo. Certo, vorremmo preservare chiunque, ma sarà importante provare a raggiungere sempre il nostro obiettivo: giocare bene a calcio e vincere le partite. La pressione? Dipende tutto da noi, come abbiiamo fatto domenica nella ripresa con un comportamento forte e maturo. Abbiamo fatto una prestazione di valore evidenziando le idee del nostro calcio. Il pubblico, di conseguenza, verrà trascinato da questo"
Fischio d'inizio alle 19, dirige il francese Buquet.