Un pareggio che lascia aperta ogni tipo di porta: il desiderio degli appassionati di calcio di tutto il mondo, probabilmente. La Copa Libertadores torna a dominare la scena e si prepara a terminare tra le mani di uno dei due capitani: ad alzarla saranno i colombiani dell'Atletico Nacional o gli ecuadoreñi dell'Independiente del Valle? La soluzione del giallo è prevista per questa notte, con calcio d'inizio alle 2.45 e diretta su Fox Sports. L'1-1 dell'andata dimostra che all'ultimo bivio non è ancora stata presa una decisione. Certo, la verdolaga ha dominato sul piano tecnico e del gioco la partita di una settimana fa all'Estadio Olimpico Atahualpa di Quito, ma la provvidenza nei minuti finali si è schierata con l'inde, come testimonia il risultato al triplice fischio.

I padroni di casa dell'Atletico Nacional ripartono dagli ottimi segnali ricevuti dalla fase di possesso palla e di fraseggio veloce in mezzo al campo, indubbiamente uno dei punti di forza della compagine guidata da Reinaldo Rueda che avrebbe anche meritato di arrivare a giocarsi il ritorno tra le mura amiche con un vantaggio più sostanzioso, come quel risultato di 1-0 che stava meritatamente maturando. Certo è che anche con il pareggio i colombiani restano i favoriti per la conquista finale della Copa, anche perchè rispetto all'andata rientra il fondamentale uomo tattico Alejandro Mejìa, ma in compenso mancherà una pedina altrettanto importante quale Seba Pérez, squalificato come accaduto al compagno di reparto.

I tifosi della verdolaga all'allenamento. (fonte immagine: GettyImages)
I tifosi della verdolaga all'allenamento. (fonte immagine: GettyImages)

Aperto dunque il ballottaggio per trovare il sostituto: i nomi sul banco sono quelli di Arias e di Alejandro Guerra, ma il venezuelano è favorito, almeno secondo la possibile interpretazione delle parole del tecnico Rueda in conferenza stampa: "Sebastian e Alejandro sono giocatori molto differenti, ma hanno entrambi grande talento. Probabilmente potrebbe vincere la squadra che agirà meglio collettivamente in proiezione offensiva, Alejandro potrebbe essere utile in questo perchè va più in avanti ed è un nodo importante". Il tecnico si è anche soffermato sulle ambizioni della squadra e sull'abbraccio dei tifosi all'ultimo allenamento: "I ragazzi si sono guadagnati la reputazione sul campo con la dedizione, ci auguriamo di fare tutti felici. Il mondiale per club sarebbe un grande sogno".

Per quanto riguarda la formazione titolare, l'avvicendamento a centrocampo dovrebbe essere di fatto l'unico cambiamento che il tecnico effettuerà dal primo minuto, visto che per il resto sono attese solamente conferme: la difesa a quattro davanti ad Armani sarà composta da Bocanegra e da Farid Diaz sugli esterni, da Davinson Sanchez (ultima presenza prima di volare all'Ajax) e Alexis Henriquez al centro. In mezzo, come anticipato, Mejìa e probabilmente Guerra, mentre dietro le punte il trio sarà composto dal marcatore dell'andata Berrìo a destra, dal regista avanzato Macnelly Torres in mezzo e dal luccicante talento di Marlos Moreno sulla sinistra. Davanti l'eroe della semifinale, Miguel Borja, in ombra all'andata.

Dalla sua, l'Independiente del Valle non ha certamente lo stesso tasso tecnico, ma è spinto da tutto il popolo ecuadoreño e forse non solo: la storia del piccolo club diventato grande cavalcando il talento dei suoi giovani sta conquistando diversi cuori, ed il finale del primo capitolo di una lunga favola destinata a scriversi potrebbe già chiudersi con un trofeo alzato al cielo. Attenzione però a definire l'Inde una squadra di solo cuore: l'identità di gioco sui ritmi alti potrebbe essere la carta in più da giocarsi all'ultima spiaggia, dopo esser stati sovrastati dal palleggio del Nacional all'andata.

La gioia di Mina dopo il gol dell'1-1 dell'andata. (fonte immagine: goal.com)
La gioia di Mina dopo il gol dell'1-1 dell'andata. (fonte immagine: goal.com)

Non è però tutto rose e fiori per Repetto, che in conferenza stampa ha confermato l'assenza del giocatore forse più rappresentativo e talentuoso della squadra, ovvero José Angulo: vittima di un'infortunio in un contrato nei minuti finali del primo round della finale, "è più fuori che dentro [alla partita, ndr], questa è la realtà", anche se esiste una speranza molto flebile dell'ultimo minuto. Di fatto è un'esclusione che dovrebbe comunque essere l'unica, almeno sulla carta visto che lo stesso allenatore ha affermato che Rizotto, vittima di un problema muscolare, dovrebbe giocare. "Non possiamo pensare solo a difenderci, dobbiamo anche attaccare, e sappiamo che quando lo facciamo generiamo sempre pericoli - ha continuato il tecnico - Loro [l'Atletico, ndr] hanno tutto il pubblico a favore, entreranno immediatamente in partita".

Il sostituto di Angulo sarà Miller Castillo, prima punta di ruolo, visto che Repetto non è intenzionato ad effettuare particolari variazioni tattiche e di uomini, difatti sembra che la struttura sia confermata: dietro all'attaccante agiranno Julio Angulo, Junior Sornoza e Bryan Cabezas, a questo punto i tre pericoli maggiori per la difesa, specialmente gli ultimi due. In mezzo al campo, oltre a Rizotto, spazio per il regista Orejuela, mentre la difesa a quattro davanti ad Azcona sarà quella di una settimana fa: Nunez a destra, Tellechea a sinistra, Mina e Caicedo da coppia centrale.

L'appuntamento, come una settimana fa per l'andata, è alle ore 2.45 per il calcio d'inizio, in diretta su Fox Sports. 90 minuti, ma non necessariamente: in caso di pareggio con qualsiasi risultato, non valendo la regola del gol in trasferta, si volerebbe ai supplementari e poi successivamente, in caso di non-vittoria di nessuna delle due squadre, ai rigori. Si gioca per vincere, per alzare la Copa e per un posto nell'albo d'oro più prestigioso del Sud America.