CHICAGO - Bastano venti minuti alla "Pulce" per infiammare gli animi dei circa 50000 presenti allo stadio di Chicago, per quello che è un vero e proprio trionfo della nazionale argentina, nella seconda partita del gruppo D di Coppa America.

Tre goal che consacrano nell'Olimpo del calcio (per chi ancora avesse dubbi) Leo Messi, devastante arma disequilibrante nel Barcellona, che però da sempre stenta e non poco con la maglia dell'Albiceleste e che invece, in questa notte di calcio internazionale, dimostra di aver superato l'infortunio e di esser determinante anche in questi contesti, rispondendo alla grande alle critiche del suo illustro predecessore, Diego Armando Maradona. Una tripletta determinante ai fini del risultato finale, che permette all'Argentina di staccare il pass per la fase succesiva.

La gara 

Il grande protagonista della gara parte però dalla panchina per scopo precauzionale e il CT argentino lascia spazio a quella che è stata la formazione che ha battuto i campioni in carica del Cile, nella prima partita. 4-3-3 con Higuian, Di Maria e Gaitan a comporre il tridente. Più sulla difensiva Panama, che scende in campo con un prudente 4-5-1, con Perez, l'eroe del match contro la Bolivia, unica punta.

Dopo sei minuti di gioco l'Albiceleste gonfia la rete: cross di Di Maria sulla sinistra e Otamendi colpisce bene e insacca per l'1-0. Dopo il vantaggio, ci si aspetterebbe una vera e propria goleada della nazionale di Martino, visto anche il considerevole divario tecnico tra le due formazioni, ma Panama non si perde d'animo e mette alle strette gli avversari, assediando l'area di rigore ospite. Al 31' minuto però si spengono le speranze di rimonta della nazionale panamense. L'episodio è probabilmente decisivo: doppio giallo a Godoy e Panama che resta in dieci. Nella circostanza si infortunia anche l'attaccante argentino Di Maria che lascia spazio all'ex Roma Lamela.

Nella ripresa Panama cala vistosamente, complice anche l'inferiorità numerica e l'Argentina si avvicina sempre di più al raddoppio: l'azione più pericolosa è quella di Higuain, ben imbeccato da Banega, poi fermato dalla difesa avversaria. Al 62' minuto spazio per Leo Messi che rileva Fernandez: non passano neanche dieci minuti che la "Pulce" lascia il segno ed esalta il pubblico: sinistro in area di rigore e Penedo battuto. Con la partita in pugno, si scatena lo show del dieci dell'Albiceleste: prima il 3-0, al 78' minuto, su calcio di punizione, poi il 4-0, all'87' minuto con uno slalom in area di rigore. Una tripletta che certifica l'immenso talento di questo calciatore che dimostra di avere tanta voglia di vincere con la maglia del suo Paese. C'è anche tempo al 90' minuto per il Kun Aguero che chiude definitivamente i giochi. 5-0 che attesta le grandi qualità di questa nazionale, una delle maggiori indiziate alla vittoria finale.

Troppo pesante il passivo per Panama, che dimostra, almeno nel primo tempo, che il successo contro la Bolivia non è un caso. La qualificazione resta ancora possibile: basterà battere il Cile.