Colombia pigliatutto, nonostante le sofferenze per gran parte della gara. Nella notte arriva la prima qualificazione ai quarti di finale di questa Copa America Centenario, la firma è tricolor, giallo, blu e rosso: la vittima è il Paraguay, inesistente per mezz'ora sotto i colpi di una squadra semplicemente più forte grazie anche alle presenza del recuperato James Rodriguez, ma sveglio e pericoloso per tutta la ripresa e per il quarto d'ora finale di primo tempo. Non può però bastare: il vantaggio acquisito dai ragazzi di Pekerman, la cui gioia per la vittoria viene controbilanciata dalla prestazione globale non troppo positiva, è sufficiente per portare a casa tre punti, qualificazione e primo posto nel girone A. Termina 2-1, dopo che già al 30' il tabellone recitava 2-0.
L'avvio di partita assume le sembianze di una fotocopia della vittoria contro gli Stati Uniti: dopo meno di un quarto d'ora è un angolo dalla destra che permette ai Cafeteros di sbloccare il risultato, come nel match inaugurale. La traiettoria di James, già pericoloso in precedenza con una botta da fuori che aveva sorvolato la traversa, viene incocciata dalla testa di Carlos Bacca sul secondo palo. Samudio si lascia mangiare in testa ed è immediatamente 1-0. Fatica il Paraguay a reagire, non trovando spazi in mezzo a un centrocampo colombiano che si conferma ottimamente assortito, compresa la trequarti: è sempre James Rodriguez l'uomo più pericoloso, confermandosi tale alla mezz'ora, quando infila col mancino in diagonale il 2-0 finalizzando una splendida idea di Cardona, un extra-pass quasi cestistico che libera l'asso del Real Madrid, sul quale già pochi minuti prima Villar aveva dovuto compiere un intervento di puro riflesso: stavolta il numero uno del Colo Colo non può nulla, palla diretta sul secondo palo e secondo gol nella Copa per el bandido.
Il raddoppio risveglia parzialmente l'orgoglio della Seleccion, che nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo prova a cavalcare le palle inattive per rientrare in una partita apparentemente piuttosto compromessa. Dal piede di Romero prima nasce un cross che da Silva infila in rete partendo in posizione di offside (giustamente annullato dalla terna), poi un pallone teso diretto in porta sul quale Ospina deve sfoderare il riflesso e mettere una mano onde evitare di mandare i suoi nello spogliatoio con un gol al passivo. Dalla sua il portiere dell'Arsenal ha anche l'aiuto della traversa, che nel quinto minuto di recupero del primo tempo (injury-time corposo dovuto a svariate pause per acciacchi) respinge una punizione dal limite calciata da Lezcano, guadagnata dallo stesso attaccante dell'Ingolstadt, non supportato dalla fortuna nell'occasione.
Nell'intervallo Ramon Diaz prova a rimescolare le carte in tavola inserendo Ayala e Benitez e impostando un assetto maggiormente offensivo, ottenendo da subito risultati migliori e mantenendo un baricentro più alto. Dopo qualche dubbio per un sospetto rigore in favore del Paraguay non fischiato dall'arbitro, arriva una conclusione interessante, ancora da piazzato: Valdez in mezzo all'area prova a girare in porta un corner mancando lo specchio non di molto. Al 62' si prende il proscenio Ospina, autore di una parata clamorosa su un colpo di testa di Romero ancora da calcio d'angolo: il portiere dei Cafeteros vola all'incrocio per togliervi la palla, perfettamente indirizzata nel sette dal centrocampista Guaranì, compiendo un autentico gioiello. Non riesce però a ripetersi nove minuti dopo, perchè Ayala si trova quasi per caso il pallone ai 25 metri, alza la testa, guarda la porta ed esplode un destro che si infila dritto per dritto sotto l'incrocio, riaprendo la sfida.
Con nuova linfa e nuova fiducia, il Paraguay insiste nel fare la partita come in tutta la ripresa, anche se la Colombia concede un intermezzo offensivo con un tocco di punta di Bacca preciso ma non potente ed agevole preda dei guantoni di Villar. A 10 dal termine l'ennesimo punto di svolta psicologica è rappresentato dall'espulsione ingenua di Romero, il quale rimedia due gialli nel giro di pochissimi minuti, il secondo necessario per arginare una ripartenza avversaria dopo una palla da lui stesso mal gestita. Neanche il tempo di riassestarsi e Cardona, abbandonato in area sul secondo palo, incoccia in pieno il legno opposto con un bel diagonale che avrebbe meritato miglior sorte. Pochi minuti dopo sempre l'asso del Monterrey ci prova da fuori, trovando i guantoni sicuri di Villar, protagonista anche all'88', in uscita su Bacca che preferisce saltarlo piuttosto che calciare subito: il contropiede era stato peraltro generato da un "salvataggio" di Sanabria sulla linea di porta avversaria, mandando in fumo il mancino in girata di Valdez.
Gli attacchi Guaranì si esauriscono su quell'occasione, fatta eccezione per un sinistro centrale da fuori di Ortiz parato agevolmente da Ospina: nei cinque di recupero è infatti la squadra di Pekerman ad avere un altro paio di palloni interessanti in contropiede, non capitalizzandoli. Errori che restano comunque ininfluenti ai fini del risultato, che premia una Colombia parzialmente da rivedere, specialmente per l'atteggiamento mantenuto dal 2-0 in poi, ma che è anche matematicamente certa del passaggio del turno e del primo posto nel girone. Per il Paraguay appuntamento all'ultima giornata: serve battere gli USA e concludere con una differenza reti eventualmente migliore della Costa Rica in caso di vittoria di quest'ultima contro i Cafeteros. Che intanto si godono la qualificazione ai quarti.