Prenderà il via nella notte tra lunedì e martedì l'avventura della nazionale argentina nella Copa America del Centenario. L'Albiceleste allenata ancora dal Tata Martino sarà infatti impegnata (ore 4 del mattino in Italia)  nel match d'esordio contro il Cile, in un affascinante remake della finale dello scorso anno, quando fu la Roja a imporsi davanti al pubblico in delirio di Santiago.

La Selecciòn è la principale favorita non solo del gruppo D, ma dell'intera competizione, per l'occasione allargata a tutto il continente americano. In un girone in cui sono presenti anche Bolivia e Panama, è proprio la prima sfida contro i campioni in carica l'ostacolo più difficile da superare verso una qualificazione ai quarti che appare comunque scontata. C'è però preoccupazione per le condizioni di Leo Messi, uscito malconcio nell'ultima amichevole disputata contro l'Honduras (1-0  con gol di Higuain). Sostituito al 64' minuto da Nico Gaitan, il fuoriclasse del Barcellona ha infatti accusato un colpo alla schiena nella zona lombare, ed è ancora in dubbio per il debutto di domani al Levi's Stadium di Santa Clara, California. Messi si è infatti allenato a parte sia venerdì che sabato, e lo stesso commissario tecnico Martino ha dichiarato che una decisione circa la sua presenza in campo contro il Cile verrà presa solo all'ultimo minuto, per valutare con attenzione eventuali rischi circa il prosieguo della competizione. Altro infortunato eccellente anche a centrocampo, con Lucas Biglia non ancora totalmente recuperato. Il suo sostituto in mediana potrebbe essere Augusto Fernandez dell'Atletico Madrid, soprattutto se el Tata dovesse decidere di arretrare Javier Mascherano in difesa. In quel caso el Jefecito affiancherebbe Nicolas Otamendi come centrale, con Marcos Rojo spostato sull'out di sinistra. Ever Banega in pole come volante alla difesa. 

In attacco il c.t. sembra orientato a far giocare uno solo tra Higuain e Aguero, con il primo favorito sulla punta del Manchester City, mentre sulla trequarti agirà sicuramente Angel Di Maria, con Lamela, Pastore, Gaitan e Lavezzi a giocarsi gli altri due posti del 4-2-3-1 (ipotizzando un Messi out per precauzione). In caso invece di conferma del 4-3-3 potrebbero risalire le quotazioni del Flaco Javier Pastore come mezz'ala, e sarebbero da stabilire gli esterni d'attacco. La sensazione è però che lo staff medico e atletico dell'Albiceleste farà di tutto per recuperare il suo giocatore più rappresentativo, attesissimo in questa Copa America dopo la beffa della scorsa annata. Messi infatti non ha mai vinto nulla con la sua nazionale, perdendo le ultime due finali disputate, contro la Germania al Mondiale brasiliano e proprio contro il Cile nella bolgia di Santiago 2015. Tutti gli occhi dei suoi connazionali sono puntati su di lui, spesso accusato di non aver offerto con la camiseta albiceleste le stesse prestazioni sfoderate in blaugrana. Uno stimolo in più dunque per il Pallone d'Oro in carica per provare ad affrettare un recupero che in altre circostanze non verrebbe neanche forzato, anche a causa del talento diffuso a disposizione del c.t. Martino. A Santa Clara l'Argentina si troverà di fronte un Cile che non ha più Jorge Sampaoli in panchina, bensì un altro argentino come Antonio Pizzi, e in Alexis Sanchez e Arturo Vidal i suoi esponenti di maggior qualità.