Siamo quasi esattamente a metà stagione in Bundesliga (stasera comincia l'ultima del girone di andata), ma in casa Bayern Monaco, come spesso capita, è già tempo di pensare all'annata successiva. Difficile pescare un anno in cui i dirigenti bavaresi non avessero già messo le mani avanti in inverno: giusto per citare due operazioni, ricordiamo l'ingaggio di Guardiola e l'acquisto di Lewandowski, bloccati entrambi a Gennaio.
Questa volta si gioca ancora più d'anticipo, perchè siamo appena dopo la metà di dicembre ma già si conosce il futuro della panchina bavarese: sarà di Carlo Ancelotti il posto in panchina che oggi è occupato da Pep Guardiola. Il tecnico ex Real Madrid e PSG ha rifiutato le avances del Chelsea, orfano di Mourinho, per accettare la corte della dirigenza dei campioni in carica della Bundesliga, e firmerà per tre anni. Bruciata anche la concorrenza di uno United che sembra sempre meno di van Gaal.
E Guardiola? Dalle sue dichiarazioni si evincono due cose: che Ancelotti è il successore giusto anche secondo lui, e che quindi non sarà più sulla panchina bavaresi, anche se la decisione definitiva dovrebbe arrivare domenica. Per lui si profila un impiego sulla panchina del Manchester City, ma ora attenzione al Chelsea, che ci potrebbe provare. In ogni caso, "Rummenigge sa già tutto", ed è proprio per questo che l'ex centravanti si è cautelato bloccando Ancelotti.
Rummenigge sta intanto programmando la squadra per il prossimo anno, e il poker di rinnovi arrivato oggi. Hanno firmato fino al 2021, di fatto un contratto a vita, Thomas Muller, Jerome Boateng e Javi Martinez, mentre più breve il termine per Xabi Alonso, fino al 2017. Non una questione di sfiducia, anzi, ma solamente di età: l'ex Real e Liverpool è infatti un classe 1981, mentre gli altri sono rispettivamente nati nel 1989 il primo e nel 1988 gli altri due.