La decisione sarebbe già presa. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Marca, Pep Guardiola avrebbe già comunicato ai dirigenti del Bayern Monaco di non aver intenzione di rinnovare il suo contratto in scadenza nel prossimo giugno. La scelta del tecnico catalano si spiegherebbe con la convinzione, maturata negli ultimi mesi, di ritenere chiusa la sua esperienza bavarese dopo tre anni particolarmente serrati e stressanti alla guida di un club così prestigioso come quello tedesco. Guardiola sarebbe dunque stanco per il lavoro compiuto in questo trienno, in cui ha rivoluzionato filosofia e gioco di una società che non lo ha mai supportato pienamente.

E' notizia di oggi che l'ex allenatore del Barcellona sia nuovamente in rotta con lo staff medico del Bayern, per non parlare degli attriti creatisi nelle ultime due stagioni con Franz Beckenbauer, spesso critico sul modo di esprimersi - ritenuto un po' troppo sofisticato - dei bavaresi, con Karl-Heinz Rummenigge costretto a una costante opera di mediazione. Ma, al di là delle questioni societarie, Guardiola ritiene che il suo ciclo in Bundesliga si chiuderà naturalmente alla scadenza del suo contratto. Definito da chi gli è vicino professionalmente come maniacale e ossessivo, il tecnico catalano ha imposto ai suoi giocatori ritmi di allenamento forsennati, richiedendo loro un'applicazione mentale totale, dentro e fuori dal campo. Di qui il desiderio di chiudere la parentesi Bayern, con la prospettiva della Premier League che si fa sempre più concreta. E' noto come da tempo il Manchester City del duo dirigenziale Beguiristain-Soriano abbia lavorato in pressing su Pep per portarlo alla guida del club dello sceicco Mansour, ricevendo un garbato "no, grazie" la scorsa estate, quando a sorpresa fu fatto firmare un prolungamento del contratto a Manuel Pellegrini, probabilmente con l'intento di attendere un altro anno per riuscire ad ingaggiare l'amico Guardiola. Eppure il personaggio Guardiola rimane fuori dagli schemi, ecco perchè potrebbe essere azzardato darlo già sulla panchina dei Citizens. Innanzitutto c'è da prendere in considerazione l'ipotesi dell'anno sabbatico, già sperimentata dopo l'addio al Barcellona (stagione 2012-2013), mentre in secondo luogo ci sarebbero le sirene della sponda United di Manchester a catalizzare l'attenzione del tecnico catalano. Luis Van Gaal viene dato infatti per partente a fine stagione, dopo il fallimento europeo in Champions e lo scarso feeling creatosi con parte dello spogliatoio.

Nel valzer di panchine si inserisce poi la candidatura di Carlo Ancelotti, da più parti già considerato allenatore in pectore del nuovo Bayern Monaco versione 2016/2017, ma anch'egli corteggiato dai Red Devils, con Sir Alex Ferguson da sempre suo estimatore. L'ipotesi di un Ancelotti sulla panchina di Old Trafford insieme a un Cristiano Ronaldo di ritorno in Inghilterra è stata rilanciata la settimana scorsa proprio dalla stampa britannica. Il quadro sin qui delineato potrebbe tuttavia subire un ulteriore sconvolgimento dopo l'esonero (o meglio, risoluzione del contratto) - avvenuto nella giornata di oggi - di Josè  Mourinho dalla panchina del Chelsea. In quel caso sarebbero tanti gli scenari a cambiare, con Abramovich pronto a fare follie per assicurarsi le prestazioni di Pep Guardiola, a quel punto inseguito da mezza Premier League. E potrebbe nuovamente farsi strada la suggestione di Mourinho allo United, esito spesso evocato dallo stesso Special One. Guardiola ha comunque annunciato che la decisione riguardante il suo futuro al Bayern Monaco sarà comunicata a breve (probabilmente prima della sosta invernale in Bundesliga). Da quel momento se ne saprà di più sulla sua destinazione e, inevitabilmente, sul destino tecnico dei vari club che lo inseguono.