La Fiorentina, avanti di due reti con una doppietta di Bernardeschi, si fa rimontare in 10 dal Basilea e brucia la possibilità del primo posto. Qualificazione però ancora nelle mani dei viola.

Svizzeri scesi in campo con un coperto 4-3-2-1, modulo di “ancelottiana memoria” e ottimo per esaltare la velocità di Embolo, a cui fa da contraltare il 3-5-2 della Fiorentina, scesa in campo con tutti gli effettivi per vincere una partita fondamentale in vista del passaggio del turno, nonostante il vantaggio di 2 punti dal Lech Poznan terzo.

Partita subito infuocata, con un rigore netto non dato ai viola al 3’, dopo un netto tocco di mano di Elneny. Ospiti che però non si perdono d’animo, alzando lentamente il baricentro e mettendo in difficoltà gli svizzeri. Rischia molto il portiere Vailati nella prima parte di gara, con passaggi sempre al limite ai suoi difensori, costretti agli straordinari per svincolarsi dal pressing alto della compagine di Paulo Sousa. Vantaggio che è però nell’area per la Fiorentina, raggiunto al 23’ grazie ad un passaggio illuminante di Borja Valero per il terribile Bernadeschi. Ospiti, quindi, meritatamente avanti ma folli nel complicarsi la vita: minuto ventisei, follia di Roncaglia che con un pugno ad Embolo viene invitato ad abbandonare prematuramente la gara da parte del direttore di gara. Prevedibile la riscossa del Basilea, pericolosissimo e vicino al pari con Elneny al 31’. Sousa quindi costretto ai ripari e che sostituisce Ilicic per Tomovic dopo quest’azione. Cambio azzeccato da parte del mister portoghese: la Fiorentina ritrova equilibrio e ricomincia ad offendere, bissando il vantaggio con la doppietta di Bernardeschi al 36’. Ancora un errore del portiere Valiati, stavolta fatale, che rilancia male e dà il via all’azione avversaria. Il secondo gol però risveglia il Basilea che, dopo quattro minuti, riapre la gara con l’1-2 di Suchy. Tutto da rifare per la formazione italiana e gara assolutamente avvincente per tutti gli appassionati sportivi. Primo tempo che termina dopo 4 minuti di recupero.

Seconda frazione che inizia con la Fiorentina vicina al tris grazie ad un tiro di Alonso al 51’ su punizione. Palla però di poco alta. Gli ospiti sono però propositivi e gagliardi, pericolosi a più riprese con la sorpresa di questa stagione Kalinic. Tra i ventidue presenti sul campo di gioco brilla Borja Valero, giocatore imprescindibile per i viola e dotato di una tecnica sopraffina capace di tinteggiare un secondo opaco altrimenti in bianco e nero. Purtroppo però, nonostante una netta superiorità, l’uomo in meno pesa per i viola, che subiscono un immeritato pari al 74’: botta al volo e destro imperdibile per Sepe di Elneny. Tutto da rifare per i viola, ora a rischio sconfitta. La partita però non si mette bene per il Basilea, poco abile a sfondare nel momento migliore. Restante parte dei novanta minuti che, invece, si incattivisce, con i cartellini gialli che fioccano ambo le parti. Un secondo tempo senza altre emozioni, dunque, che termina dopo soli due minuti di recupero.

Con il pareggio anche dell’altra sfida, nulla è perduto per gli uomini di Sousa, ancora due punti sopra il Lech terzo. Questa partita però ha il sapore amaro dell’occasione sprecata, con una squadra doppiamente avanti ma raggiunta a causa di un fallo stupido. Forse alla Fiorentina manca ancora quella maturità europea capace di fargli vincere senza problemi le sfide più abbordabili. Buono il lavoro del mister portoghese, abile a non far rimpiangere l’ex allenatore Montella. Sicuramente porterà la Fiorentina in alto, squadra che gioca aggressiva e con il baricentro alto. Ne vedremo delle belle.