IRLANDA DEL NORD - GRECIA 3-0

35' e 58' Davis, 49' Magennis, 86' Aravidis

Irlanda del Nord (4-3-2-1): McGovern; McNair (85' McCullough), McAuley, Cathcart, Brunt; Ward (81' McGinn), Evans, Dallas; Norwood, Davis; Magennis (78' Boyce). All. O'Neill.

Grecia (4-3-3): Karnezis; Torosidis, Moras, Papastathopoulos, Holebas; Samaris, Tziolis, Kone (71' Pelkas); Karelis (65' Mantalos), Mitroglu (76' Athanasiadis), Aravidis. All. Tsanas.

#DareToDream era l'hashtag dell'Irlanda del Nord, ma ora è cambiato: #SeeYouIn France, perchè l'impresa è stata compiuta, la squadra di O'Neill è qualificata, grazie a una vittoria per 3-1 sulla derelitta Grecia. Nettamente più pericolosa la squadra di casa sin dalle prime battute, con Norwood sugli scudi (anche se McGovern ci deve metter del suo su un corner avversario). Moras salva una prima volta i suoi a metà del primo tempo, ribattendo un calcio a botta sicura di Magennis, che ha l'arduo compito di non far rimpiangere lo squalificato Lafferty.

A sbloccare ci pensa Steven Davis al 35', quando insacca da pochi passi un assist intelligente proveniente dalla destra, a conclusione di un'azione semplice ma perfetta nello svolgimento. A pochi secondi dal duplice fischio Mitroglu mette i brividi, calciando da fuori sul palo un pallone sputato dalla difesa dopo un tentativo di Aravidis. Neanche 4 minuti nella ripresa e proprio Magennis si inventa un'incornata in torsione che vale il raddoppio, gelando Tsanas e i suoi piani di rimonta, prima che ancora Davis faccia esplodere Belfast con un altro colpo di testa, quasi al limite dell'area, piazzando la palla sul palo opposto. Scendono vertiginosamente i ritmi, l'Irlanda del Nord gestisce ma subisce il 3-1 di Aravidis, che appoggia un buon assist di Torosidis, ma non serve a nulla, solo per le statistiche. La Grecia cade ancora, l'Irlanda del Nord vive un sogno.

ROMANIA - FINLANDIA 1-1

66' Pohjanpalo, 90+1' Hoban

Romania (4-1-3-2): Tatarusanu; Papp, Chiriches, Grigore, Rat; Hoban; Torje (87' Popa), Sanmartean, Chipciu (60' Maxim); Stancu (69' Andone), Keseru. All. Iordanescu.

Finlandia (4-4-2): Hradecky; Arkivuo (64' Jalasto), Arajuuri (62' Toivio), Moisander, Uronen; Ring, Halsti, Schuller, Hetemaj; Pukki, Pohjanpalo (77' Hamalainen). All. Kanerva.

Romania pasticciona e sprecona: un pareggio in casa con la Finlandia che non preclude nulla, ma lascia ancora aperti i giochi. E la colpa è soprattutto delle troppe occasioni sciupate. Impatto nella partita decisamente migliore della Romania che colpisce anche un palo dopo 10 minuti, episodio che apre il duello personale tra Stancu e Hradecky: tre occasioni per la punta nel primo quarto d'ora, tre mezzi miracoli del portiere, che ha il suo da fare pure su Grigore. Anche la Finlandia dice la sua con Pukki che mette in difficoltà Tatarusanu su azione da corner. La seconda metà del primo tempo vede Keseru alle prese col digiuno da gol, un paio di buone occasioni anche per lui, ma non concretizzate.

La storia nella ripresa non cambia: Torje va da fuori col destro, Hradecky non è perfetto ma riesce a deviarla almeno sul palo. L'incredibile accade al giro di boa della ripresa: Pukki parte il contropiede, Pohjanpalo arriva a rimorchio e gela in diagonale Tatarusanu e l'intera National Arena. La Romania è quasi scoraggiata e in contropiede gli ospiti banchettano: Pukki ha un paio di buone occasioni che non concretizza (e recrimina per un rigore netto non concesso), così come Hamalainen. Errori che saranno pagati a caro prezzo, Hoban nel primo minuto di recupero mette in rete una palla vagante dopo una buona parata di Hradecky respinta da Andone in prima battuta. 1-1 al fischio finale, Iordanescu poteva masticare più amaro di quanto poteva fare.

UNGHERIA - FAR OER 2-1

11' Jacobsen, 63' e 71' Bode

Ungheria (4-2-3-1): Kiraly; Fiola, Juhasz, Guzmics, Kadar; Nagy, Tozser; Bodi (46' Bode), Gera, Dzsudzsak; Nikolics (74' Priskin). All. Storck.

Far Oer (4-5-1): Nielsen; Naes, Nattestad (84' Faero), Gregersen, Davidsen; Joensen (78' Sorensen), Jacobsen (62' Justinussen), Baldvinsson, Vatnhamar, Bartalstovu; Edmundsson. All. Olsen.

NOTE: espulso Gregersen al 90+4' per doppia ammonizione.

Quanta fatica per l'Ungheria, che soffre estremamente in casa con le Far Oer, ma alla fine passano grazie ai cambi di Stork. All'11' doccia fredda iniziale per i padroni di casa: Toszer perde malamente palla in mezzo al campo, Edmundsson conduce il contropiede e fa filtrare per il taglio di Jacobsen, che controlla spalle alla porta e si gira mettendo fuori gioco Juasz, per poi battere Kiraly.

La reazione di fatto non c'è, l'Ungheria mostra una sterilità offensiva che sembra non poter essere sbloccata e negli spogliatoi all'intervallo si ritorna coi nordici in vantaggio. Anche la ripresa non inizia sotto i migliori auspici per gli ospiti, ma Bode, subentrato all'intervallo, mette la testa su un cross dalla sinistra al 63', mentre al 71' si inventa lo slalom e il destro secco all'incrocio che sorprende Nielsen, diventando eroe della Nazione e tenendo in piedi le chances dei magiari. Espulso anche Gregersen nel finale.

LA CLASSIFICA:

PROSSIME PARTITE: 11 ottobre, ore 18: Far Oer - Romania, Finlandia - Irlanda del Nord, Grecia - Ungheria.