Al Monumental di Buenos Aires è tutto pronto per scrivere l'ennesima pagina di storia del fútbol sudamericano: questa notte, alle ore tre, si gioca la resa dei conti, la partita più importante, la finale di ritorno di Copa Libertadores. River Plate-Tigres.

RIVER - Il momento di toccare il cielo con un dito dopo essere stati bruciati dalle fiamme dell'inferno della Primera B è arrivato. Il River del Muneco Gallardo è reduce da un torneo giocato sul filo del rasoio, iniziato con una fase a gironi complicata, scampando l'eliminazione per un pelo. Ironia della sorte, la squadra più forte di quel girone era proprio il Tigres. Poi il Boca, il superclasico della vergogna, il passaggio stabilito dalla CONMEBOL e l'impresa contro il Cruzeiro. Dopo la vittoria in semifinale contro l'outsider Guaranì, tutti si sono resi conto definitivamente dell'anima copera che vive in questo River Plate. E' però un dato di fatto che la Banda non arriva a questa finale di ritorno nel modo migliore: molti referenti dell'undici di Gallardo saranno assenti, chi per infortunio, chi per squalifica. E' il caso di due giocatori fondamentali come Rodrigo Mora e Gabriel Mercado. L'attaccante uruguayo è il punto riferimento offensivo di questo River orfano di Teo Gutierrez, mentre il laterale destro è un tassello della difesa titolare e ha anche segnato il gol che ha aperto le marcature contro il Guaranì. L'attacco dei Millionarios sarà coperto da Lucas Alario, rivelazione dell'ultimo mese e punto fermo in Libertadores, e dal Torito Fernando Cavenaghi, che in campionato timbra sempre quando chiamato in causa. Al posto di Mercado avremmo sicuramente visto il baby-fenomeno Emanuel Mammana, centrale classe '96 dal talento cristallino, ma anche il giovanissimo difensore è incappato in problemi fisici e dovrà saltare la partita più importante. Il terzino destro titolare sarà Camilo Mayada. Condizioni più incerte quelle di Tabaré Viudez, esterno uruguayo fortemente voluto da Gallardo, che ha dovuto abbandonare il campo al 45' della gara di andata per un fastidio muscolare. Dal primo minuto partirà Nicolas Bertolo, ma l'intento del Muneco è quello di impiegare uk suo ex compagno al Nacional a partita in corso.

TIGRES - L'appuntamento con la storia. Senza se e senza ma. Novanta minuti epici per portare per la prima volta nella storia del calcio messicano, la Copa Libertadores in terra Azteca. La squadre del Tuca Ferretti deve compiere un'impresa per essere la prima squadra messicana a vincere il massimo torneo continentale: la gara si gioca al Monumental, la casa dei Millionarios, e il fattore campo si farà sentire, ma d'altro canto gli avversari non sono forti come sarebbero potuti essere, viste le assenze di cui abbiamo già parlato. Anche il tecnico degli auriazul è alle prese dei dubbi di formazione, ma l'undici che affronterà questa notte il River è sostanzalmente quello titolare. Hugo Ayala, centrale fondamentale della retroguardia messicana, mancherà per infortunio e al suo posto giocherà Rivas. Il dubbio più grande che alberga nei pensieri del Tuca è per il titolare nel ruolo di esterno sinistro: Javier Aquino o Damian Alvarez? Il giovane messicano si è appena rimesso dall'infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori nel ritorno contro l'Internacional de Porto Alegre e potrebbe far ritorno dal primo minuto, mentre l'esperto argentino, tra l'altro cresciuto nelle inferiores del River, ha giocato un buon match nell'ultima partita e potrà ripetersi con la sua qualità. Chiunque sarà il volante izquierdo del Tigres, potrebbe diventare un fattore, perchè agirà sulla stessa fascia di Mayada, terzino di riserve e scelta obbligata dopo il forfat di Mammana. Sull'altra fascia il craque Jurgen Damm, mentre in attacco giocherà la consueta coppia Sobis-Gignac. Il talento per abbattere la tradizione.

Probabili formazioni:

River Plate (4-4-2): Barovero; Mayada, Funes Mori, Maidana, Vangioni; Sanchez, Kranevitter, Ponzio, Bertolo; Alario, Cavenaghi. All. Marcelo Gallardo

Tigres (4-4-2): Guzman; Jimenez, Juninho, Rivas, Torres Nilo; Damm, Pizarro, Arévalo Rios, Aquino/Alvarez; Sobis, Gignac. All. Ricardo Ferretti