Un'Argentina finalmente spettacolare. La Copa America 2015 vedrà, in finale, la gara che tutti si aspettavano: Cile-Argentina. Le due migliori squadre della competizione sabato a Santiago si giocheranno il trofeo, con l'Albiceleste che arriverà all'incontro forte dei sei gol realizzati stanotte al Paraguay di Ramon Diaz.

Un incontro tutt'altro che facile, che ha messo la squadra di Martino di fronte ai fantasmi della rimonta subita già nel girone. Dal 2-0 al gol di Barrios, nel momento migliore dell'Argentina, poi Messi e compagni hanno dilagato. 

Nel post partita, in conferenza stampa, si parla con Martino ovviamente della partita, ma anche del fatto che su sei gol realizzati, Leo Messi non è riuscito a segnarne nemmeno uno. Sebbene la mancanza di gol non rappresenti un problema, Messi è stato comunque decisivo in molte azioni, creando superiorità a centrocampo e aprendo il gioco per i compagni. 

Martino ha così analizzato la prestazione della Pulce: "Se Messi entra nelle azioni decisive con dei passaggi che terminano in gol, non c'è alcun problema. La cosa importante è che risponda a cosa chiede lui la gara. Non mi preoccupa affatto. E' felice e se vinciamo lo siamo tutti. Non ha bisogno di un gol per esserlo". 

Quattro gol in quattro partite, poi la sestina di ieri. Martino è ovviamente raggiante per la prestazione dei suoi ragazzi e commenta così la gara: "Siamo felici perché al di là dei gol, questi ragazzi hanno raggiunto la seconda finale nel giro di un anno. Anche se non sarà la finale della Coppa del Mondo, è veramente una competizione importantissima. Dovremmo lavorare duramente per vincere la gara di sabato contro il Cile in finale, ma oggi abbiamo giocato davvero bene ed è chiaro che eravamo convinti di ciò che stavamo facendo"

Chi in questa Copa America 2015 sta fornendo delle prestazioni eccellenti come quelle di Messi e Di Maria è El Flaco Javier Pastore, sul quale l'allenatore dell'Albiceleste ha voluto porre l'attenzione sottolineando la sua splendida prestazione: "Ha giocato una gara fantastica. E' conscio del ruolo che deve interpretare e lo fa al meglio. Sia in mediana come in inserimento. Ha mostrato grande attitudine, grandi qualità e ha trovato spesso lo spazio da attaccare per arrivare al gol, che è ciò di cui parliamo sempre con lui quando pensiamo al modo di giocare". 

Adesso l'atto finale. Sabato a Santiago ci sarà il Cile di Jorge Sampaoli. Sei gol sono una buonissima dose di fiducia per Martino e compagni, che vogliono togliere ai cileni la soddisfazione della prima Copa America della loro storia. 100 anni per il Cile, più di 20, dal 1993 per l'Argentina.

Una sfida che Martino ha presentato così: "Giocheremo contro il Cile, una squadra che sta giocando davvero molto bene. Hanno grandi giocatori, e sono in un processo di crescita da tre anni. Hanno un'idea di gioco ben definita, e le idee non cambiano cosi repentinamente. Il Cile non cambierà modo di giocare solo perché siamo l'Argentina. Ci presseranno e ci attaccheranno come hanno fatto contro tutte le squadre che hanno affrontato. Proveranno a metterci in difficoltà con tutte le armi che hanno a disposizione". 

La finale più attesa. Spazio, dunque, alle emozioni. La Copa America volge al termine. E' tempo di decidere il vincitore.