Una vittoria sofferta, messa in discussione da un Perù mai indomito e mai remissivo nonostante l'inferiorità numerica per tutta la durata della gara. Il Cile di Jorge Sampaoli conquista la finale della Copa America 2015 e lo fa ringraziando la doppietta di Eduardo Vargas, attaccante giramondo del Napoli che quando veste la maglia della Roja e viene allenato da Sampaoli (che sia U. De Chile o nazionale) diventa un fenomeno.
L'allenatore della nazionale padrona di casa ha ammesso, nella classica conferenza stampa postgara, che la gara contro gli Incas è stata la più dura del girone, con la squadra di Gareca che ha messo in costante difficoltà la Roja.
"Raggiungere la finale in casa con la Roja è un sogno che volevamo raggiungere. Il Perù ha grandissimi giocatori, che ci hanno fatto soffrire e non poco. Hanno giocato una grandissima gara. Nell'arco di tutta la Copa America 2015, non abbiamo mai giocato una gara così difficile. Siamo ovviamente felicissimi per la vittoria. Abbiamo fronteggiato un avversario davvero ostico e chiunque affronteremo in finale lo sarà altrettanto".
Sampaoli celebra, giustamente, il man of the match, Eduardo Vargas: "E' gratificante sapere che Vargas ci ripaga sempre. Abbiamo una grande affinità tra di noi e ogni volta che gioca per noi, si vede che da tutto in campo". Vargas ma non solo: "Rojas ha giocato una grande gara. Non era facile sostituire Jara e difendere contro un giocatore del calibro di Guerrero, uno dei migliori attaccanti del torneo".
Infine, un pensiero sulla finale di sabato: "Proveremo, in vista della finale, a recuperare fisicamente tutte le energie per la finale. Il nostro obiettivo era portare la squadra in finale. Adesso possiamo puntare ad un nuovo sogno".