Dopo la battaglia contro l'Uruguay, con i postumi della gara di quarti di finale che ancora non sembrano volersi placare tra le due nazionali e con la squalifica combinata a Jara, il Cile di Jorge Sampaoli deve concentrarsi sulla gara di questa sera contro il Perù, che potrebbe significare finale davanti ai propri tifosi. Superato un grande ostacolo, quale la Celeste, sulla strada della Roja si pone il Perù di Gareca, che si è sbarazzato abbastanza agevolmente della Bolivia grazie alla tripletta di Guerrero.
Nella classica conferenza stampa prepartita, Sampaoli ha confermato la difficoltà del match sebbene la sua squadra sia accreditata con i favori del pronostico: "Con tutto il rispetto per i pronostici, affronteremo una squadra in fiducia, che ci attaccherà con maggiore vigore rispetto al match che abbiamo giocato contro l'Uruguay. Hanno quattro giocatori chiave davvero molto forti, molto simili all'Ecuador e sono Cueva, Farfan, Guerrero e Pizarro, due mediani molto bravi, Ballon e Lobaton e delle ali velocissime".
La chiave, secondo l'allenatore della Roja potrebbe essere il possesso palla: "Se manteniamo il possesso della palla bene, limitando i loro attaccanti, che sono davvero molto pericolosi, potremmo far nostra la gara".
Il Cile sarà costretto a rinunciare a Jara, squalificato per l'episodio della provocazione nei confronti di Cavani: "Stiamo cercando delle alternative. Ogni giocatore ha il suo cambio naturale. Abbiamo ventitre giocatori, due per ogni posizione del campo. I giocatoori che abbiamo scelto avranno la sicurezza mentale di essersi allenati sempre con noi, quindi conoscono movimenti e sono già pronti. Rimpiazzare un giocatore così importante è sempre difficile, ma il nostro obbligo è di avere sempre giocatori pronti all'uso quando vengono chiamati a giocare".