"Ci sono sempre critiche, c'è sempre pressione, siamo il Brasile"! Carlos Dunga conosce bene i suoi polli e alla vigilia della sfida che chiuderà il quadro dei quarti di finale si presenta ben corazzato in conferenza stampa, quasi vestito da pompiere, onde evitare l'incendio che i giornalisti brasiliani stavano per appiccare. Certo, il Brasile non è un bel vedere, non sarà quello dei cinque dieci che illuminarono la scena quasi cinquanta anni fa, ma il disfattismo che gira attorno alla Seleçao è effettivamente eccessivo.
Dunga conosce bene la pressione del ritiro verdeoro, avendolo vissuto sia da giocatore, che da allenatore nella sua prima esperienza sulla panchina dei pentacampeao. Queste le sue parole alla vigilia del match delicatissimo contro il Paraguay: "Non puoi soddisfare nessuno, se non con la vittoria. Tuttavia, è un onore gioare, allenare per difendere il nostro paese. Pressione? Il Brasile è stato quarant'anni senza vincere la Copa America (1949-1989) e con tutti i giocatori eccezionali che abbiamo avuto in questo arco di tempo". Incendio quasi spento.
Dunga si concentra successivamente sul lavoro di squadra che ha dovuto effettuare in questi giorni: "Stiamo lavorando come abbiamo sempre fatto prima d'ora. Faremo di tutto per provare a vincere ogni partita. C'è libertà di opinione e rispettiamo tutti, ma noi siamo solo concentrati sul modo in cui battere il Paraguay".
L'allenatore della Seleçao, intervistato prima della fine della gara tra Argentina e Colombia, ha parlato dell'eventuale semifinale: "Tutte le squadre che arrivano in semifinale sono forti. Non puoi scegliene una. Ci stiamo preparando alla nostra partita, sperando di vincerla, e ci focalizziamo solo su noi stessi".
Si torna a parlare di Neymar e della sua espulsione. Ci pensa Felipe Luis a commentare l'accaduto: "Neymar è stato punito per ciò che ha fatto e lui ha imparato dal suo errore". Il terzino brasiliano parla anche del Paraguay: "Sono una squadra che è migliorata moltissimo negli ultimi anni. La gara non si deciderà nei primi minuti, sappiamo che potranno chiudersi dietro e ripartire veloci in contropiede. Dobbiamo fare molta attenzione".
"Le gare in Copa America sono molto tattiche, ed il nostro obiettivo principale deve essere quello di essere solidi in difesa per evitare qualsiasi spiacevole sorpresa". Corsi e ricorsi storici riportano alla mente di Dunga e Luis il precedente di quattro anni fa, quando proprio il Paraguay eliminò ai rigori il Brasile. "Ricordo alcuni dettagli di quella gara. Ma domani sarà una storia completamente diversa, con giocatori diversi. E' un altro capitolo della Copa America e quella gara non ha niente a che vedere con questa".