Una partita più dura del previsto, che l'Argentina del Tata Martino ha faticato prima a sbloccare, poi a vincerla ai calci di rigore dopo aver sbagliato due match point. Dopo Biglia e Rojo, che hanno fallito la possibilità di chiuderla, è stato il momento di Tevez. Il momento della rivincita, quello della riscossa: l'Apache costretto a calciare si rifà dell'errore di quattro anni fa, e manda l'Argentina alle semifinali.
"Il calcio è anche questo a volte. Non ho messo Tevez nei primi cinque perché come tutti sapete ha sbagliato quello della Copa America precedente e non ero sicuro della sua reazione che avrebbe avuto. Abbiamo provato a fare di tutto per evitare di arrivare a quel momento, ma inevitabilmente siamo arrivati a quel momeento. Questo è il calcio, e domani si parlerà soltanto della sua redenzione".
Martino passa all'analisi della gara, dominata in lungo ed in largo dall'Albiceleste: "Abbiamo spinto per 90 minuti. Li abbiamo neutralizzati pressandoli dal primo all'ultimo minuto. Credo abbiano avuto una sola occasione da un calcio d'angolo e niente più. Non a caso Ospina è stato il man of the match. Non è la prima volta che accade, a volte non raggiungi ciò che ti sei prefissato, non raccogli tutto quello che hai creato. Abbiamo dominato e non posso immaginare se fossi stato qui a parlare di una sconfitta".
Infine, Martino analizza gli aspetti negativi del match: "Se c'è una cosa sulla quale possiamo recriminare è non aver segnato, ma fa parte del gioco. Nonostante questo abbiamo giocato bene e di certo non posso dire nulla alla squadra. E' un fatto più che positivo".