Il Cile conquista la semifinale della Copa America 2015 al termine di una battaglia durata quasi cento minuti contro l'Uruguay del Maestro Tabarez. Il gol di Isla è storico, e regala un sogno alla squadra padrona di casa, che adesso aspetta martedì, sempre all'Estadio Nacional di Santiago la vincente tra Bolivia e Perù, mantenendo intatti i favori del pronostico.

Una vittoria storica, che cancella le ultime tre sconfitte della Roja contro gli uruguagio nel 1999, nel 2007 e nel 2011. "Battendo l'Uruguay abbiamo superato uno scoglio molto importante - ammette Sampaoli a fine gara - perché superare la Celeste in una partita del genere non è da tutti. Il Cile ha superato una squadra ostica, dimostrando di non rassegnarsi mai all'idea del pareggio, ma puntando sempre alla vittoria finale".

L'allenatore della Roja è ovviamente esaltato dal successo che ha portato i suoi uomini nella semifinale della manifestazione che il Cile tutto brama all'idea di vincere: "Abbiamo battuto un'ottima squadra giocando anche un buon calcio per quanto possibile. Sebbene non abbiamo creato molte occasioni da rete, abbiamo dominato il gioco e ci siamo divertiti nel provare ad imporre il nostro calcio. La gara è stata ciò che ci aspettavamo. Complicata se non l'avessimo sbloccata subito, e così è stato".

Sampaoli rende omaggio anche al match-winner Mauricio Isla, autore del gol vittoria: "Ha giocato alla grande in tutte e quattro gare. E' stato decisivo in attacco con il gol quanto in difesa. Sono contento della sua evoluzione tattica ed anche del livello che ha raggiunto".

Il selezionatore della squadra padrona di casa ha successivamente spostato l'attenzione sull'episodio forse chiave del match: l'espulsione combinata ad Edinson Cavani. "Sapevamo che sarabbe diventato un match durissimo se non l'avessimo sbloccata. Abbiamo provato a fare di tutto per riuscirci il prima possibile, provando a cambiare anche in corso d'opera qualcosa. Ma il cartellino rosso ci ha spianato la strada".

Infine, il ringraziamento del Cile va ai tifosi, che non hanno mai smesso di supportare la squadra: "E' stato emozionante. Ed i giocatori sono orgogliosi della spinta che ci da il pubblico. Sono parte di un'unica cosa, i giocatori sono con la Nazione e viceversa. Lo stadio Nacional ci fa sentire a casa. E' un vantaggio non da poco, perché la fiducia che ci trasmette la gente ci aiuta ad essere nella posizione nella quale siamo adesso. Non ci vogliamo fermare".