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3.34 - Ed è proprio ricordandovi questo appuntamento che vi lasciamo. Da Giorgio Dusi e da tutta la redazione di Vavel Italia un augurio per una serena notte.

3.33 - Ed ora per la Roja si spalancano le porte delle semifinali: affronterà la vincente di Bolivia-Perù, gara in programma tra circa 22 ore.

3.32 - Ecco il gol di Isla:

3.30 - Festa grande a Santiago, boato dello stadio per il Cile che vince una partita complicatissima grazie al gol di Mauricio Isla, meritando per aver proposto un calcio sicuramente migliore. Due espulsioni per la Celeste, pesa soprattutto quella di Cavani al 63': da lì la gara è cambiata.

3.29 - FINISCE QUI, FINISCE QUI, FINISCE QUI, FINISCE QUI!!!!!!!!!!!! IL CILE VOLA IN SEMIFINALE DI COPA AMERICA!!!! DECIDE IL GOL DI MAURICIO ISLA!!!! FESTA AL MUNICIPAL!!!

90+7' - MUSLERA CHE MIRACOLO!!!! MUSLERA CHE MIRACOLO SU VIDAL!!!! DESTRO A BOTTA SICURA DAL LIMITE, SALVA TUTTO MUSLERA!!

90+6' - Palla quasi in banca con Mati Fernandez!!! Pronta a esplodere la festa Cilena....

90+5' - Ogni volta che Bravo ha la palla tra i guantoni parte l'ovazione. Ora il Cile porta la palla lontana.

90+4' - L'Uruguay ridotto in 9 ci prova con la palla lunga!!

Nel frattempo, i minuti di recupero sono 4. Partiranno ora, si giocherà fino al 97'.

90+3' - Tabarez è stato espulso da Ricci nel frattempo. Si attende anche la segnalazione del recupero. Uruguay in 9 per il finale, sotto di un gol.

90+2' - Altro parapiglia, proteste generali anche di Tabarez. Non se ne capisce il reale motivo, il secondo giallo era nettissimo, fallo davvero brutto su Sanchez. Forse si può riprendere a giocare dopo 4 minuti.

88' - ROSSO ANCHE PER FUCILE!!! Arrabbiatissimi tutti i giocaotri dell'Uruguay, zuffa serissima. Anche per Fucile, come per Cavani, è doppio giallo.

87' - Hernandez prova a risolverla da solo, ma si trascina palla sul fondo.

85' - Anche Tabarez effettua una sostituzione: dentro Johnathan Rodriguez, fuori Carlos Sanchez.

85' - Lascia il campo il Mago Valdivia! Dentro David Pizarro al suo posto. Si sposta avanti Mati Fernandez.

84' - Ed ora il Cile la vuole fare girare, la deve gestire!! Intanto giallo anche per Pinilla per un presunto colpo su Gimenez!

Muslera esce male su un cross dalla sinistra, la palla finisce tra i piedi di Valdivia che la tocca corta per il numero 4: destro rasoterra che coglie impreparata la difesa della Celeste e palla in rete!!! ESPLODE IL MUNICIPAL!!!! Terzo gol in 64 partite con il Cile, questo potrebbe essere il più importante!!! Segna il migliore in campo!!!!

81' - MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAUUUUUUUUUUUUUUUUURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIICIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIISLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! MAURICIO ISLA!!!! MAURICIO ISLA!!!!!!!!!! MAURICIO ISLA!!!!!! IL VANTAGGIO DEL CILE!!!!!!!! IL VANTAGGIO DEL CILE!!!!!!!!!! IL VANTAGGIO DEL CILEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!

80' - Angolo battuto da Mati che attraversa tutto lo specchio della porta!!! Non era uscito Muslera, ma nessuno ci si è avventato!!! OCCASIONISSIMA!!

78' - Sinistro del Cebolla da fuori: palla alta!! Poteva calciare molto meglio dal limite, aveva spazio.

77' - COSA HA SFIORATO CARLOS SANCHEZ!!!! DESTRO VOLANTE DEL PATO LARGO DI POCHISSIMO!!! CALCIO DA FERMO DA BRIVIDI DAI 25 METRI!!!!

75' - SANCHEZ NON RIESCE A CALCIARE!!! Valdivia dentro per Isla, cross di prima per Alexis che non la controlla benissimo e ritarda troppo il tiro. Poi gliela soffia Godin!

73' - SINISTRO STROZZATO DI VIDAL, ma c'era un fallo su Pinilla!! Ricci non lo segnale (sarebbe stato rigore) perchè la palla finisce tra i piedi del numero 8, il cui tiro è innocuo.

71' - Doppio cambio per Sampaoli: dentro Mati Fernandez e Pinilla, fuori Marcelo Diaz ed Edu Vargas! Si resta col 4-3-1-2, ma più offensivo.

70' - Adesso la partita è quasi attacco contro difesa, tutto dietro l'Uruguay ad eccezione di Hernandez, unico riferimento offensivo.

67' - Altro cartellino giallo, bruttissimo fallo di Maxi Pereira su Sanchez. Questo era da arancione...

66' - Ed ora il Cile prova a riversarsi in avanti mentre Godin cerca di prender per mano i suoi!

63' - AAAAAAAAAAAATTENZIONE!!!!!!!!!!!! CARTELLINO ROSSO PER EDINSON CAVANI!!!! E PARTE UN'ALTRA ZUFFA!!! Si stava dicendo qualcosa con Jara, poi forse anche un buffetto. Ricci vede tutto ed espelle l'attaccante del PSG che perde la testa!!!!

60' - Cross lungo sul secondo palo per l'accorrente Vidal, che stacca di testa centralmente e senza essere pericoloso. Muslera in presa la tiene. Giocata classica del guerriero.

60' - NON CONTROLLA PROPRIO HERNANDEZ!! Cavani spizza la palla di testa per il neo-entrato che però, causa un rimbalzo infame sul terreno, non riesce a gestir la palla.

58' - Primo cambio della gara, lo effettua Tabarez: dentro Abel Hernandez, fuori Diego Rolan, un po' in ombra ma non solo per demeriti suoi. Non cambia nulla tatticamente.

56' - Altro destro di Sanchez da fuori, palla larga. Sembra nervoso il Nino Maravilla.

54' - ROLAN LA TOCCA APPENA!!!! Punizione tesa con la classica sponda in mezzo, l'attaccante del Bordeaux arriva sul pallone vagante ma la sua deviazione è morbida e innocua per Bravo!!!

52' - Sinistro sgangheratissimo di Marcelo Diaz dopo uno schema da corner. Isla e Sanchez sono i giocatori che cercano di più di creare occasioni sulla destra. Il terzino sembra un altro giocatore rispetto a quello visto negli ultimi due anni, incredibile.

50' - Cavani fa partire un destro terrificante alto di poco, ma a gioco fermo per un fallo di Rolan. In ogni caso, botta pazzesca quella del Matador!

48' - VIDAL COL MANCINO!!! Non il suo piede preferito, prova il tiro a giro da posizione defilata che termina tra le braccia di Muslera.

47' - Rientrato benissimo il Cile in campo, spirito d'iniziativa e voglia di vincere, ma l'Uruguay si difende con le unghie e con i denti.

2.37 - E RICCI FISCHIA, SI RICOMINCIA!!!! PALLA PER L'URUGUAY!!!

2.36 - In ritardo arriva anche l'Uruguay al completo. Intervallo un po' più lungo del solito, ma tra poco si ricomincia a giocare.

2.34 - Si rivedono finalmente in campo le due squadre! Secondo tempo che ricomincerà tra pochissimo, non sembrano esserci cambi per il momento. Anche Vidal è in campo.

2.28 - Qualche scatto della prima frazione di gioco.

2.24 - Ovviamente non stanno mancando i calci e i pestoni vari: per ora Ricci è stato fin troppo buono ed ha estratto solo 4 gialli, ma sarebbero potuti essere molti di più. La prima vittima di questa partita dura potrebbe essere Vidal, che nel finale di primo tempo ha preso un colpo al ginocchio ed è uscito dal campo zoppicando. Vedremo se ce la farà.

2.21 - Potremmo dire che per ora è stata la partita perfetta pr l'Uruguay: ha subito pochissimo, ha picchiato tantissimo e ne ha prese altrettante. Alla fin fine l'idea di Tabarez era proprio questa: con le buone (e se necessario con le cattive) non far giocare il Cile, che a sprazzi si è visto, concludendo anche in porta un paio di volte con un destro molle di Aranguiz e uno potente ma centrale di Vidal. Uruguay vicino al gol all'inizio con Rodriguez: in fase offensiva si è visto molto poco, ma è dietro che sta facendo la differenza.

2.18 - RICCI MANDA TUTTI NEGLI SPOGLIATOI!!! TERMINA 0-0 IL PRIMO TEMPO TRA CILE E URUGUAY!!!

UN SOLO MINUTO DI RECUPERO!

45' - Ancora Vidal a terra, tacchettata di Arevalo Rios sul suo ginocchio non vista da Ricci.

43' - E arriva il giallo anche per Isla, in ritardo su Carlos Sanchez. Punizione interessantissima dall'out di destra.

42' - A terra Vidal che ha ricevuto un dito nell'occhio da Rodriguez. L'Uruguay ora è salito, Cile meno pericoloso.

40' - Arriva il giallo per Fucile, altro fallo su Vargas, colpo da dietro gratuito.

39' - Ci prova anche da corner l'Uruguay, arma pericolosissima: Bravo in uscita alta col pugno allontana la sfera dalla zona calda. Tanto per cambiare, qualche botta in area.

36' - VIDAL PROVA LA POTENZA!!! Destro dai 25 metri secco ma centrale, Muslera coi pugni la respinge!

35' - Eccesso di altruismo di Valdivia!!! Servito al limite ha cercato l'uno-due, ma poteva anche optare per la conclusione!!

34' - Cerca l'iniziativa personale Alexis Sanchez: destro da fuori con palla che esce di abbastanza.

33' - Azione insistita del Cile!! Tre cross messi fuori dalla difesa, al quarto ci arriva Sanchez (assist intelligentissimo di Valdivia), ma in tuffo non trova la porta!! Difficile comunque trovar la coordinazione.

31' - Altra entrataccia, stavolta di Fucile su Isla. Ricci lo grazia. Più calci che calcio, e altra punizione per il Cile.

29' - Giallo anche per Cavani, colpo su Vidal seguito da proteste altrettanto evitabili.

26' - SINISTRO DI ARANGUIZ TROPPO MORBIDO!!!! Isla innescato dalla destra, palla al centro dove Valdivia fa il velo per l'interno dell'Internacional, che si gira e calcia troppo lento e centrale!!! Ottima occasione, poteva e doveva fare meglio!!!

25' - Partita scorbutica e non spettacolare in questi primi 25 minuti. Tante botte e poche giocate, per ora funziona il piano-partita dell'Uruguay.

22' - Scatta la mini-rissa, subito sedata e conclusa senza troppi provvedimenti. Solo richiami verbali, Ricci sta gestendo bene la gara per ora, fischiando poco e cercando di estrarre pochi cartellini.

21' - CI PROVA CARLOS SANCHEZ!!! Ottimo esterno destro del giocatore del River Plate, palla che esce di poco sotto gli occhi vigili di Bravo.

19' - Valdivia croce e delizia, stavolta sceglie il suo lato migliore: palla geniale in profondità per Vargas che per poco non la tiene. Era riuscito a crossare, ma la sfera era finita sul fondo.

17' - MAMMA MIA. Altro bruttissimo fallo di Valdivia, pestone plateale su Gimenez. Primo giallo della gara, proprio all'indirizzo del Mago. Partita dura.

15' - Pereira abbandonato a destra mette al centro un pallone intelligente per Rolan, che arriva in ritardo di un nulla!!!! Bravo riesce a farla sua. Brividi.

15' - Altro fallo evitabile, stavolta pestone di Diaz su Cavani. Ancora niente cartellini.

14' - OTTIMA AZIONE DEL CILE!!! Sta crescendo la squadra di Sampaoli, ancora una volta l'azione parte da destra! Per ora in area però fa da padrone l'Uruguay, che non permette agli avversari di concludere in agilità.

12' - Ancora ottima combinazione tra Valdivia e Isla sulla destra, ora attacca con insistenza la Roja!!

11' - SI ACCENDE VALDIVIA!! Eccellente dribbling su Fucile, poi palla filtrante deviata in corner!!

9' - Di nuovo un colpo abbastanza proibito, Gonzalez dritto coi tacchetti sullo stinco di Aranguiz. Ricci decide di non estrarre cartellini per ora.

8' - ...come non detto! Valdivia e Isla scambiano a destra, cross del terzino deviato che finisce in zona Vargas: girata spettacolare ma palla che termina alta sopra la traversa!

7' - Inizio complicato per il Cile che non riesce a giocare come vorrebbe, merito della Celeste e dello schieramento tattico.

5' - Subito richiamo duro per Aranguiz, autore di un fallo abbastanza duro su Godin. Lo grazia Ricci.

4' - Attenzione, grinta e tanta fisicità in quest'inizio dell'Uruguay che prova a contenere le sfuriate della Roja pressando alto e cercando di spezzettare il gioco.

3' - BRAVO SUBITO CHIAMATO IN CAUSA!!! Rimessa lunga di Fucile, inizialmente il portiere del Barcellona la perde, poi sulla conclusione di Rodriguez si oppone col petto!!! Poi sul prosieguo dell'azione ci riprova il Cebolla col sinistro da fuori, palla alta.

2' - Prima il terzino destro, poi il terzino sinistro: scatta Mena, ma il lancio di Jara non è precisissimo e la palla finisce in fallo laterale.

1' - Si cerca subito Isla sulla destra, ma il suo controllo non è preciso e la palla è dell'Uruguay.

1.32 - ECCO IL MOMENTO!!!!! ARRIVA IL FISCHIO DI RICCI, E' COMINCIATA CILE - URUGUAY!!!! SONO COMINCIATI I QUARTI DI COPA AMERICA!!! PRIMO PALLONE GIOCATO DAL CILE!!!

1.29 - Il boato al termine dell'inno cileno vale più di mille parole: una nazione in campo contro una squadra ostica come davvero poche. Cominciano a prender posizione in campo la Roja e la Celeste!

1.26 - C'è anche Cavani tra gli uruguagi, nonostante gli avvenimenti in patria, un incidente che ha coinvolto il padre e si è concluso con il tragico epilogo: la morte di un ragazzo di 19 anni. Commozione agli inni.

1.24 - CI SIAMO!! Scendono in campo le squadre nella bolgia del Municipal. I padroni di casa contro i più classici dei guastafeste: innumerevoli volte la Celeste ha vinto in casa degli avversari... Ce la farà anche stasera?

1.20 - DIECI MINUTI AL FISCHIO D'INIZIO! Scaldiamo i motori, al Nacional intanto si preannuncia un tutto esaurito...

1.15 - Cile e Uruguay al lavoro. Manca sempre meno al calcio d'inizio, che sarà all'1.30.

1.10 - Un'altra panoramica dal Municipal.

1.05 - Per dirigere la gara è stato designato uno dei migliori arbitri del Sudamerica, Sandro Ricci: il brasiliano ha diretto la finale di ritorno dell'ultima edizione della Copa Libertadores giocata tra il San Lorenzo e il Nacional.

1.00 - La sfida si gioca anche sugli spalti, festival di colori e cori al Municipal, con probabile maggioranza dei tifosi della Roja, giocando loro in casa.

0.55 - Il riscaldamento delle squadre è cominciato: ecco Claudio Bravo all'opera.

0.50 - Un paio di modifiche anche per quanto riguarda l'undici dell'Uruguay: Tabarez non ha ancora trovato un vero e proprio equilibrio a centrocampo, oggi nel 4-4-2 prova El Tata Gonzalez in mezzo vicino a Rios, con l'inserimento di Sanchez a destra. In avanti confermato Rolan vicino a Cavani.

(4-4-2) Muslera; Maxi Pereira, Godin, Gimenez, Fucile; Sanchez, Gonzalez, Arevalo Rios, Rodriguez; Cavani, Rolan. Allenatore: Oscar Tabarez.

0.45 - Un cambio nel Cile, mezzo annunciato alla vigilia ma non certo fino all'ultimo minuto: ora è ufficiale però, a sinistra ci sarà Eugenio Mena, che vince la sfida a tre con Beausejour e Albornoz. Per il resto è confermato il classico 4-3-1-2 con Valdivia sulla trequarti dietro alle due punte. Sampaoli non rivoluziona la squadra.

(4-3-1-2) Bravo; Isla, Medel, Jara, Mena; Aranguiz, Diaz, Vidal; Valdivia, Vargas, Sanchez. Allenatore: Jorge Sampaoli.

0.40 - E possiamo anche comunicare le FORMAZIONI UFFICIALI della gara!

0.35 - Lo stadio Municipal di Santiago è pronto a esplodere. Ecco qualche istantanea, clima stupendo:

0.30 - ...e quelli dell'Uruguay, con anche lo squalificato Alvaro Pereira al seguito!

0.25 - I sorrisi dei giocatori del Cile nel pre-gara...

Buonanotte a tutti gli appassionati (e non) del calcio sudamericano, e benvenuti a questa diretta live di Copa America da Giorgio Dusi e da tutta la redazione di Vavel Italia. Cominciano i quarti di finale, continua lo spettacolo di questo meraviglioso torneo: ad aprire le danze ci pensano i padroni di casa del Cile, che all'Estadio Municipal di Santiago ospitano un avversario ostico come l'Uruguay.

La gara apre il ghiottissimo e golosissimo programma dei quarti di finale di questa edizione della Copa America: domani notte si giocherà la sfida tra le due underdog Bolivia e Perù, la cui vincente affronterà proprio chi avrà la meglio nel match di questa notte. Tra venerdì e sabato scenderanno invece in campo Argentina e Colombia, mentre nella serata di Sabato, alle 23.30, sarà il turno del Brasile, che si troverà di fronte il Paraguay. Ecco il programma completo:

Cile-Uruguay è ormai diventata una classica del calcio sudamericano: basti pensare che solamente in Copa America le due squadre si sono trovate di fronte per ben 28 volte su un totale di 44 edizioni. Un bilancio generale che sorride decisamente alla Celeste che ha vinto ben 18 volte, a fronte di 4 pareggi e solamente 6 vittorie della Roja. L'ultimo incrocio nella competizione risale a quattro anni fa, nella gara valevole per il girone di primo turno, conclusasi con un pareggio per 1-1. Le due squadre si sono anche trovate di fronte nel girone di qualificazioni ai Mondiali in Brasile, facendo prevalere il fattore campo: 4-0 in Uruguay e 2-0 in Cile.

L'ultimo precedente è però quello che fa più paura in un certo senso alla Roja, perchè il 19 novembre 2014, proprio all'Estadio Nacional di Santiago, quello che ospiterà la partita anche questa notte, l'Uruguay ha strappato una vittoria per 2-1 firmata da Alvaro Gonzalez e Rolan, mentre per i padroni di casa era andato in rete Sanchez. In quel caso si trattava però solo un'amichevole. Stavolta c'è qualcosa di più grande in palio.

PUNTI DI FORZA

Il Cile è sicuramente la squadra che ha espresso nelle prime tre gare il miglior calcio della manifestazione. Sampaoli ha confermato i progressi effettuati nello scorso Mondiale, quando la Roja cilena aveva eliminato i campioni del Mondo in carica della Spagna. Dopo la prima fase il Cile si è attestato, con pieno merito, come una delle candidate al trono. Vidal e compagni hanno collezionato fin qui sette punti, frutto delle vittorie con Ecuador e Bolivia e del pareggio contro il Messico, hanno l'attacco più prolifico della manifestazione (unica squadra in doppia cifra), ed il capocannoniere in solitaria della Copa (Vidal, a quota tre e Vargas ed Aranguiz, secondi a due). Certo, il livello delle avversarie non era elevatissimo, ma la Roja ha evidenziato un gioco arioso e propositivo, fatto sì delle scorribande di Sanchez e Vidal, ma anche di trame offensive ben costruite che passano sempre dai sapienti piedi del Mago Valdivia, abile a trovare imbeccate centrali o creare la superiorità per la sovrapposizione sulle fasce di Isla, che in queste prime tre gare è sembrato il motorino instancabile dei tempi di Udine.

L'Uruguay ha mantenuto più o meno stabilmente i soliti punti cardine delle squadre di Tabarez: difesa solidissima, tanta applicazione in fase difensiva ed una spiccata propensione alle ripartenze e ai gol da situazione da calci da fermo. Qualità che potrebbero tornare utilissime, dato che il Cile dovrà fare la gara per forza di cose e gli uruguagi potranno arroccarsi in difesa per poi ripartire in contropiede. Si è vista in queste gare, in particolare contro Argentina e Paraguay, la predisposizione a difendere l'area ed a ripartire velocemente anche con gli esterni di difesa: i due Pereira sono sempre puntuali nelle sovrapposizioni e, qualora dovesse giocare Rodriguez sulla sinistra, l'asse con Alvaro potrebbe essere potenzialmente devastante per cogliere impreparato Isla sulla destra e presentarsi al cross nelle migliori condizioni. Altro punto forte della celeste sono ovviamente i calci da fermo. Da angoli e punizioni sono arrivati i maggiori pericoli creati dalla squadra di Tabares, che sfrutta come suo solito le torri (Godin e Gimenez) in fase aerea: la scarsa altezza dei cileni potrebbe essere un valore aggiunto nello scacchiere tattico della gara.

PUNTI DEBOLI

Seppur inserita nel girone più facile di tutta la manifestazione, il Cile ha mostrato alcune lacune strutturali, particolarmente nel reparto arretrato. L'anello debole della squadra di Sampaoli è, da sempre, la statura. La Roja è la squadra con la media in centimetri più bassa della Copa intera e, come spesso accade, paga dazio in situazioni di calcio piazzato (angoli o punizioni che siano). Caratteristica che potrebbe pagare negativamente contro l'Uruguay, squadra poco spettacolare che fa dei calci piazzati (l'abbiamo visto sabato contro il Paraguay con il gol di Gimenez, ma anche in passato con Godin) la sua arma e prerogativa principale. Inoltre Medel e compagni hanno mostrato una terribile fragilità nel coprire gli spazi nella transizione difensiva. Le coperture preventive alle discese di Isla e Mena o Beausejour potrebbero lasciare ampi spazi alle ripartenze, altra arma che Tabares potrebbe sfruttare con la velocità di Cavani e Rolan. Da non sottovalutare, infine, l'aspetto legato alla pressione esterna: il Cile sembra obbligato a vincere, con i proclami dei giocatori che portano ovviamente in quella direzione e con un paese intero che smania all'idea di alzare la prima Copa America in casa.

Un percorso tutt'altro che esaltante nel girone fa della celeste una delle squadre più brutte da vedere. Lo stesso Tabares è conscio dei limiti della sua squadra e ha parlato così dopo il pareggio contro il Paraguay: "Se giochiamo così sarà dura contro il Cile. Andremo avanti con le nostre idee. Non esiste una formula magica per risolvere tutti i problemi". La vittoria dell'esordio contro la Giamaica ha messo in mostra tutte le difficoltà della squadra di Tabarez nella costruzione della manovra in mezzo al campo, con Rios e Sanchez che sono più falegnami che esteti. Contro le squadre che si chiudono l'Uruguay fa fatica, ma contro quelle che si sbilanciano ed attaccano (come potrebbe fare il Cile), il discorso si capovolge. Chi sta soffrendo particolarmente di questo atteggiamento tattico poco propositivo è Edinson Cavani, che in 270 minuti in campo raramente si è visto in zona gol (fatta eccezione per un paio di occasioni con il Paraguay). L'attaccante principe della squadra è più impegnato in compiti di ripiegamento e copertura, ma se non segna lui le cose si complicano terribilmente visto che Rolan è sembrato poco cinico in fase realizzativa.

CHIAVE TATTICA

Sampaoli era partito, nel primo tempo della gara contro l'Ecuador, con il classico 3-4-2-1, con Vidal e Valdivia sulle fasce e Sanchez che apriva gli spazi agli inserimenti dello juventino centralmente e degli esterni sulle fasce. Nonostante la buona mole di gioco creata, le occasioni non sono state finalizzate e c'è stato bisogno dell'ingresso di Vargas, ed il conseguente passaggio al 4-3-1-2, per sbloccare il match e liberare la testa dei giocatori dalla pressione del risultato che non arrivava. Vargas ha dato, anche nella seconda partita, un motivo di riflessione in più a Sampaoli: nei primi 45 minuti contro il Messico, l'attaccante del Napoli è partito largo sulla sinistra alternandosi con Sanchez, ma i risultati non sono arrivati, con i due troppo distanti dalla porta. Altro cambio tattico in corso, con il ritorno alle due punte e maggiore presenza in area di rigore, anche se si è evidenziato lo squilibrio tattico di cui sopra.

Tabarez ha ruotato molto i suoi uomini cercando in base all'avversaria che incontrava di volta in volta di trovare la soluzione migliore per la sua squadra. L'assetto tattico non si scosta però dall'utilizzo della difesa a quattro, che fornisce sempre le maggiori certezze all'allenatore di Montevideo. I due Pereira sulle fasce, con Gimenez e Godin centrali, hanno offerto agli avversari poche palle gol e le due reti subite dalla celeste rappresentano una delle migliori retroguardie della competizione (solo la Colombia con uno ha fatto meglio). Davanti Tabares ha alternato alla coppia fissa Rolan-Cavani prima Lodeiro dietro le due punte contro l'Argentina, anche se in quel caso il Matador partiva largo sulla sinistra, poi Hernandez contro il Paraguay, con l'ex Palermo che agiva con l'ex Napoli davanti e Rolan che partiva più defilato. Contro il Cile potremmo vedere il classico schieramento con due mediani per fronteggiare gli inserimenti di Vidal e l'estro di Valdivia.

GIOCATORI CHIAVE

Per quanto riguarda il cile, quasi tutto ruota attorno alle prestazioni di Sanchez e di Vidal. L'ex Udinese e Barcellona ha fatto vedere nelle prime tre gare tutte le sue abilità, sia a campo aperto che a difesa schierata. Le maggiori attenzioni delle difese avversarie sono per lui e spesso si sono visti raddoppi ed addirittura tre o quattro avversari attorno al Nino Maravilla per fermarlo. Il catalizzare l'attenzione di Sanchez ha permesso a Vidal e compagni di trovare spazi apertissimi centralmente per colpire. Molte delle azioni cilene partono da questo presupposto per aprire delle praterie centrali che i mediani cileni sono bravissimi a leggere e percorrere. Il piano alternativo ha un nome ed un cognome: Jorge Valdivia. L'estro, la genialità, il talento del Mago sono sempre al servizio della squadra, ed anche se non ha inciso particolarmente in queste prime partite, la mano di Valdivia c'è sempre, in ogni azione ragionata con la difesa schierata. Non c'è azione che non passi dai suoi piedi.

La muraglia difensiva uruguagia è sicuramente il punto di partenza della Seleccion: Godin e Gimenez sono una coppia più che affidabile per arginare le offensive cilene, anche se potrebbero pagare dazio rispetto alla velocità ed alla reattività degli attaccanti avversari. In avanti, chi è chiamato al sacrificio, ma anche ad un miglioramento delle sue prestazioni è senza dubbio Edinson Cavani, ancora a secco nelle prime tre gare, che potrebbe scatenarsi in questa fase di torneo e tornare ad essere lo spietato bomber visto nelle ultime annate con Napoli e Paris Saint Germain. L'uomo barometro di questo Uruguay, però, sembra essere Cristian Rodriguez, fondamentale in fase di ripiegamento ma anche anello di congiunzione tra fase difensiva ed offensiva: importantissime le sue scorribande sulla sinistra, che hanno creato non pochi grattacapi alle difese di Argentina e Paraguay. Da non sottovalutare affatto, infine, il lavoro di Rios davanti alla difesa: la rottura delle trame offensive avversarie e la ripartenza veloce potrebbe essere la chiave vincente dell'Uruguay per impensierire il Cile.

FORMA DELLA SQUADRA

Il Cile si presenta in grandissima forma dal punto di vista fisico, ma principalmente è l'aspetto psicologico, unito alla spinta dell'Estadio Nacional di Santiago del Chile, a fare della Roja una squadra temibilissima per il resto della competizione. Chi ha sorpreso più di tutti, al di là degli strappi di Sanchez, dei gol e degli inserimenti di Vidal, e dello spirito di sacrificio di tutta la squadra, è la condizione messa in mostra da Mauricio Isla, stantuffo della fascia destra che è stato l'oggetto misterioso di casa Juventus per due anni, prima di essere ceduto in prestito. Il terzino è è la fotografia perfetta dello stato mentale della squadra di Sampaoli, che potrebbe sfruttare le sgroppate del huaso per cogliere impreparata la difesa uruguagia sul lato di Pereira, non esattamente il miglior terzino sinistro in fase difensiva.

Da non sottovalutare affatto l'aspetto legato ai padroni di casa, che hanno tutto da perdere. Quattro anni fa, in occasione della Copa in Argentina, gli uruguagi sconfissero proprio i padroni di casa dell'Albiceleste ai calci di rigore, ancora ai quarti di finale. L'errore di Tevez condannò gli argentini, lanciando i cugini uruguagi verso la vittoria finale. Da Santa Fè a Santiago il cammino è lungo, certo, soprattutto perché sono passati quattro lunghissimi anni, ma l'Uruguay ha sempre lo spirito battagliero e mai domo che caratterizza la Seleccion. La pressione sarà tutta sui cileni, con gli uruguagi pronti ad approfittarne.

OBIETTIVI

La fortuna sembra sorridere alla Roja. I cileni si trovano nella parte sinistra del tabellone con Uruguay, che affronteranno nei quarti, e Bolivia e Perù, che sfideranno qualora i cileni battessero la celeste di Tabares. Una strada che sembra spianata verso la finale, con Brasile, Argentina e Colombia che si contenderanno dalla parte opposta l'accesso all'ultimo ballo. La finale non è un miraggio, anzi. La Roja è la favorita della parte sinistra per arrivare, anzi restare, a Santiago per disputare la finalissima. A quel punto, sognare non costerà niente. La Copa è più vicina che mai.

Essere arrivati terzi nel girone compromette, in parte, il cammino degli uruguagi, chiamati all'impresa contro il Cile. Tuttavia, la squadra di Tabares non è nuova a queste sorprese, anche se quest'anno sembra la Seleccion paghi qualche assenza di troppo. Alla vigilia di questa Copa America, infatti, complice anche l'assenza di Suarez, era prevedibile un ridimensionamento rispetto alla vittoria del 2011, ma non ci si aspettava affatto una celeste con queste difficoltà. Cavani e compagni hanno di fronte l'ostacolo più difficile da superare in vista della finale, che a questo punto rappresenterebbe un altro autentico miracolo dopo quello del 2011.

Sampaoli continuerà sulla stessa linea delle ultime due gare e proporrà il 4-3-1-2 come modulo di partenza, visti gli ottimi risultati che ha portato. Nessuna defezione per il Cile, tutti sono a disposizione e il tecnico potrà dunque scherare la formazione migliore, che prevede dunque Bravo in porta, la linea a quattro di difesa con Isla e Beausejour (favorito su Albornoz) larghi, con Medel e Jara al centro. In mezzo al campo Diaz a dettare i tempi, Aranguiz e Vidal a dare copertura ma soprattutto a inserirsi, con il Mago Valdivia sulla trequarti a inventare. Davanti ancora Edu Vargas vicino ad Alexis Sanchez.

(4-3-1-2) Bravo; Isla, Medel, Jara, Beausejour; Aranguiz, Diaz, Vidal; Valdivia, Vargas, Sanchez. Allenatore: Jorge Sampaoli.

Qualche problema in più invece per Oscar Tabarez, che non ha una squadra in gran forma e deve rinunciare ad Alvaro Pereira sulla fascia sinistra di difesa per squalifica. L'assenza di Suarez si sta facendo sentire eccome, e Rolan non lo sta degnamente sostituendo, anche se dovrebbe ancora avere fiducia trovando spazio a fianco di Cavani in quello che dovrebbe essere un 4-4-2. Sugli esterni Alvaro Gonzalez e Cristian Rodriguez, con Lodeiro che scalerebbe in mezzo a fianco di Arevalo Rios. Il posto del terzino ex Inter dovrebbe prenderlo Gaston Silva, con Maxi Pereira a destra e la coppia centrale solidissima formata da Gimenez e da Godin. Tra i pali ovviamente Muslera.

(4-4-2) Muslera; Maxi Pereira, Godin, Gimenez, Gaston Silva; Gonzalez, Lodeiro, Arevalo Rios, Rodriguez; Cavani, Rolan. Allenatore: Oscar Tabarez.

Jorge Sampaoli crede che l'Uruguay causerà non pochi problemi alla Roja per contestargli un posto in semifinale che sembra oramai di diritto riservato al Cile, che spera di alzare quella Copa che in 100 anni di storia (99 per l'esattezza) non è mai riuscito a conquistare. "Credo che la gara di stasera sia come una finale per noi e sarà davvero complicata a causa delle caratteristiche dei nostri avversari. Giochiamo contro una squadra che conosce come giocare questo tipo di partite. Ci sono delle gare che richiedono un fattore mentale ben definito, e questa è una di quelle partite e loro sono abituati ad averlo".

Tuttavia Sampaoli parla anche del tipo di gara che i suoi dovranno impostare e sul tipo di preparazione che hanno effettuato: "Sappiamo che partita giocare, sappiamo cosa dobbiamo fare di squadra ed infine sappiamo che i nostri avversari vogliono neutralizzare alcune caratteristiche nostre ben definite. Abbiamo giocato contro recentemente a Santiago e sebbene abbiamo dominato tutta la gara, abbiamo chiuso con una sconfitta". L'allenatore della Roja non si fida affatto del girone dell'Uruguay e tiene ovviamente alta la concentrazione vista l'importanza della posta in palio ed analizza le caratteristiche principali della Celeste che potrebbero impensierire i suoi: "Il gioco aereo dell'Uruguay potrebbe essere un fattore per loro. Sono specialisti in questo tipo di situazioni e sanno bene che contro di noi possono sfruttarlo in determinate situazioni. Hanno giocato contro squadre ben più alte di noi ed hanno comunque segnato gol di testa perché hanno degli ottimi giocatori in questo fondamentale".

Il Cile è arrivato a questa gara superando un girone non difficilissimo, anche se la forza della Roja s'è vista soprattutto nel reparto avanzato. 10 gol, migliore attacco del torneo. A tal proposito Sampaoli analizza così l'operato: "Il gruppo è andato bene. Conoscevamo le nostre potenzialità ma anche le difficoltà che avremmo potuto avere e le abbiamo affrontate bene. La Copa? Si sente il desiderio che il Cile ha di conquistarla e credo che abbiamo buone chance di superare il turno, ma al di là del risultato penso che la squadra giocherà una buona partita stasera. Stasera è un'altra di quelle partite che ci possono attestare come una delle migliori squadre del Sud America". Infine, l'investitura sul giocatore chiave del match: Sanchez. "Alexis gioca in un ruolo chiave per il nostro attacco e deve imporre sé stesso al servizio della squadra e mettere in mostra tutte le sue immense qualità".

Marcelo Diaz, centrocampista dell'Amburgo, non usa mezzi termini per definire la sua squadra: "La Roja è la squadra più forte della competizione. Le statistiche parlano chiaro, il Cile è stato la miglior squadra dei gironi preliminari. Le nostre prestazioni sono migliorate di partita in partita. Siamo un gruppo consolidato e affiatato, e questo ha fatto di noi la miglior squadra della fase a gironi. Adesso siamo ai quarti di finale, ed inizia un nuovo torneo. Ogni partita è decisiva, e noi dobbiamo essere pronti a tutto".

Favoriti sì, ma guai a sottovalutare la partita. Il mediano ci tiene inoltre a mettere in guardia la sua squadra dalle insidie dell’Uruguay, campione in carica della competizione: "E' una squadra molto insidiosa, ma noi sappiamo bene come giocano. Hanno uno stile di gioco totalmente diverso dal nostro, ma ciò non significa che sia migliore o peggiore del nostro. Conosciamo bene i loro punti di forza e stiamo lavorando per contenerli al meglio. Ma sappiamo bene anche quali sono le nostre potenzialità, e dovremo usarle al meglio per complicare la vita ad una squadra che difensivamente è davvero ben organizzata”.

Dopo quattro anni la Celeste di Tabarez si ritrova nella stessa condizione di affrontare in quarti di finale la squadra padrona di casa. Dopo lo scalpo eccellente ottenuto in Argentina nel 2011, che poi lanciò Suarez e compagni al titolo, quest'anno Cavani e compagni cercano la nuova impresa. Ma Oscar Washington Tabarez ci crede. Il terzo posto nel Gruppo B oramai è storia, con l'Uruguay che vuole dimenticare le difficoltà e pensare soltanto alla gara contro il Cile: "E' una gara speciale per i ragazzi che alleno. E' una finale. L'ho detto anche ai ragazzi che si sono allenati nel modo migliore, con la giusta attitudine, in vista del match".

Tabarez teme ovviamente il Cile, ma è anche forte del titolo da difendere, un motivo d'orgoglio in più per mettere ancora più attenzione e maggiore carica adrenalinica in campo stasera. Tuttavia, l'allenatore della Celeste conosce bene i pericoli della gara, e parla così del miglior giocatore della Roja: "Vidal è uno dei migliori giocatori che io abbia mai visto. E' incredibile". Assieme al Maestro, in conferenza stampa, c'è Alvaro Gonzalez, che parla poco della gara, ma si concentra maggiormente sul tipo di atteggiamento che la sua squadra dovrà avere nella gara di questa sera: "Quando si scende in campo per gare come questa, ognuno gioca con la consapevolezza di avere dieci compagni al proprio fianco pronti a dare tutto per la vittoria. Io conosco bene i miei compagni, quelli che ho al mio fianco, e so bene che tutti daranno tutto quello che hanno dentro in mezzo al campo così come lo farò io". ​