Il primo girone si è concluso con il triplice fischio di Cile-Bolivia: un terzo della fase a gruppi va in archivio e con esso anche i primi verdetti di questa Copa América 2015. Ripercorriamo i match disputati nel Gruppo A:

La Copa América Chile 2015 si apre all'Estadio Nacional di Santiago, nella bolgia della tifoseria Roja che avvolge i suoi undici leoni prima della gara inaugurale, tra Cile ed Ecuador. Jorge Sampaoli ritorna nello stadio che lo ha reso grande ai tempi della U. de Chile, questa volta con un compito ancora più difficile della vittoria in Copa Sudamericana del 2011 o del Tricampeonato vinto nello stesso periodo: la vittoria del primo trofeo internazionale nella storia del Cile. Dall'altra parte l'Ecuador, movimento calcistico in grande crescita, che cercherà di inserirsi nella lotta per un posto ai quarti. L'esordio viene deciso da un calcio di rigore di Arturo Vidal e da un gol di Edu Vargas, sempre brillante in maglia Roja.

La seconda partita ella prima giornata è un incontro tra le due sfavorite del girone, due squdre che, per cause e circostanze diverse, si ritrovano a partire senza pronostici benauguranti: Messico e Bolivia. El Tricolor del Piojo Herrera è una squadra totalmente diversa da quella che ha saputo stupire a Brasile 2014. Le stelle messicane, come Chicharito Hernandez, Giovani dos Santos, Hector Herrera, Carlos Vela e Guillermo Ochoa, vengono lasciate a casa, per recuperare le forze dopo una stagione dispendiosa, e prepararsi al meglio alla Gold Cup, la competizione della CONCACAF, la federazione a cui il Messico appartiene. Per quel che riguarda la Verde, la situazione rimane la stessa, dopo svariati anni di storia: il calcio Boliviano non ha fatto il salto di qualità degli altri movimenti calcistici sudamericani, complici anche le situazioni geografiche del territorio, tanto da ritrovarsi ultimo nel ranking tra le squadre dell'America del Sud. L'incontro tra le due squadre termina 0-0, in una gara che entrambe le squadre avrebbero potuto vincere, ma che, tutto sommato, non concede grandi emozioni e termina giustamente in parità.

La seconda giornata si apre con lo scontro tra Ecuador e Bolivia, due nazionali dalle ottime caratteristiche fisiche. Nella sola prima metà, la Verde infligge agli avversari il pesantissimo parziale di 3-0, con le reti del capitano Raldes, e degli oriundi Smedberg-Dalence e Marcelo Moreno. Quinteros, ct della Trì, nel secondo tempo decide di giocarsi il tutto per tutto e si getta in una rimonta disperata, accesa dai gol di Bolaños ed Enner Valencia, ma fermata in parte dal tempo e in parte dal 6-4-0 di Soria, che chiude ogni spazio e porta a casa tre punti meritatissimi. Da segnalare anche un rigore parato a Valencia dalla figura del partido, Romel Quinonez.

Dopo questa sorta di derby delle Ande, tocca al Cile rinconfermarsi contro il Messico, ma la gara a cui le due selezioni danno vita è spumeggiante e spettacolare, e termina con il punteggio di 3-3, la doppietta di un Vidal sempre più trascinatore e il gol di Edu Vargas. Per il Tricolor in rete Vuoso con una doppietta e Jimenez.

L'ultima giornata si avvicina con delle premesse interessanti: il Cile e la Bolivia sono prime a pari punti, e il mondo della Roja è stata sconvolta dall'incidente in stato di ebbrezza di Arturo Vidal, uscito fortunatamente indenne. Tra mille polemiche, il campo deve tornare a parlare, e il Cile non si dimostra deconcentrato, anzi, dopo le vicende extra-calcistiche avvenute nelle ore precedenti al match, è ancora più coeso. Infine Messico ed Ecuador si giocano il terzo posto con la speranza di risultare tra le due migliori terze classificate del torneo. La gara dell'Estadio Nacional termina con un sonoro 5-0 per la Roja, vince grazie le reti di Aranguiz (2), Sanchez, Medel e all'autogol di Raldes.

Anche l'Ecuador trionfa con le reti dei soliti Bolaños e Valencia, liquidando il Messico, ma forse svegliandosi troppo tardi: 3 punti sono pochi per una terza classificata, forse troppo. Alla Trì di Quinteros non resta che attendere i verdetti degli altri gruppi in un surreale limbo, al termine del quale il popolo ecuadioriano saprà se il cammino della sua Nazionale potrà continuare. Per Cile e Bolivia, invece, la festa puù cominciare fin da subito: la notizia del passaggio aritmetico ai quarti è arrivata già prima del fischio d'inzio del match del Nacional, e lo scontro diretto è di fatto diventato una sfida per stabilire i primi due piazzamenti. Roja e Verde attendono così i propri avversari, con la certezza di proseguire la competizione. Per il Cile il sogno vittoria continua, per la Bolivia l'obiettivo storico è stato già raggiunto, ma nel fútbol tutto può accadere.