Se la Copa America fosse a girone unico, probabilmente staremmo parlando di un testa-coda: già, perchè stasera, nell'ultima giornata del girone B, si affrontano quella che è ritenuta la favorita alla vittoria finale e la meno quotata del lotto delle 12 squadre. Argentina-Giamaica, un match mai visto prima d'ora in Copa America, essendo i centramericani alla prima partecipazione. Solo un miracolo però li può rimettere in gioco, e contro l'Albiceleste sarà difficile per i Reggae Boys fare punti, ma mai dire mai in un trofeo come questo.

Certamente la situazione nel girone favorisce la squadra di Martino, prima con 4 punti alla pari con il Paraguay: le due compagini, che avevano pareggiato 2-2 nel match d'esordio, sono già matematicamente sicure del passaggio del turno, da capire resta solo la posizione: certo, la giornata senza dubbio favorisce l'Argentina, mentre la squadra di Ramon Diaz sarà impegnata contro l'Uruguay, alla disperata ricerca di punti. Una sconfitta troppo aspra potrebbe addirittura compromettere il passaggio del turno, e i campioni in carica non vogliono dire addio alla competizione così prematuramente. Questa la situazione e il programma del gruppo:

I PRECEDENTI

Argentina e Giamaica si sono già affrontate per due volte nella loro storia: il primo incrocio tra queste due squadre avvenne al Mondiale del 1998, giocato in Francia. Per la precisione, il match si giocò al Parc des Princes di Parigi: terminò con un rotondo 5-0 in favore dell'Albiceleste. Aprì le marcature el Burrito Ortega con una doppietta, poi nel finale si scatenò Gabriel Omar Batistuta, che segnò tre reti nel giro di 11 minuti. L'Argentina si qualificò agli ottavi come prima, mentre la Giamaica dovette dire addio alla competizione. Le due compagini si ritrovarono di fronte in un amichevole del 2010, giocata a Mar de la Plata: non cambiò l'esito finale, vinse ancora l'Argentina per 2-1.

QUI ARGENTINA

L'obiettivo del passaggio del turno è stato raggiunto, ma sarebbe sbagliato dire che la squadra del Tata Martino stia convincendo nel suo cammino in questa Copa America: il pareggio della prima giornata per 2-2 contro il Paraguay, con tanto di rimonda Albirroja nel secondo tempo firmata da Valdez e Barrios, ha aperto varie discussioni sul reale spessore dell'Argentina, che si è trovata a un certo punto della gara sostanzialmente senza centrocampo. Non basta giocare solo un tempo per vincere in Copa America. Il riscatto è arrivato nella scorsa giornata, quando nella classica contro l'Uruguay il gol di Aguero è bastato per accaparrarsi tre preziosissimi punti che han significato la qualificazione. Contro la Giamaica ci si aspetta però tanta brillantezza e tanto spettacolo: una vittoria importante darebbe morale alla squadra, che affronterebbe le prossime partite con molta più fiducia.

QUI GIAMAICA

Per essere la prima partecipazione ad una competizione così importante, c'è da dire che i centramericani non hanno nemmeno sfigurato: l'esordio contro l'Uruguay è stato brillante, una sconfitta per 1-0 per certi versi immeritata, vista l'ottima mole di gioco prodotta dalla squadra di Schafer. Certo, il bilancio ci parla comunque di zero punti e zero gol segnati in due partite, ma non si può comunque parlare di brutta figura per la Giamaica, squadra tra le meno quotate ai nastri di partenza. Aver già evitato di subir goleade è un buon punto di partenza per una squadra comunque interessante, anche se non ricca di fenomeni: tanta Premier League e tanta MLS per la squadra centramericana. Occhio a Mattocks, centravanti molto interessante e da seguire. Ritroveremo i Reggae Boys nella Gold Cup di Luglio, e sarà molto più interessante vederli in quel contesto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Sembra che Gerardo Martino possa effettuare qualche cambiamento nell'undici iniziale della sua Argentina. Certo, parlare di turnover e vedere in campo gente come Tevez e Lavezzi sembra quasi assurdo, però la rosa dell'Albiceleste è a un livello tale da poter permettere anche questo tipo di rotazioni. El tata comunque non sarà in panchina per squalifica: ci sarà il suo vice Pautasso a dare indicazioni alla squadra, che dovrebbe schierarsi con il classico 4-3-3. Tra i pali va Romero, con davanti a lui la difesa a quattro formata da Zabaleta, Garay, Demichelis (che dovrebbe sostituire Otamendi) e Rojo, ancora in ballottaggio con Casco ma comunque favorito. Mediana con l'irrinunciabile Jefecito Mascherano affiancato da Biglia e Banega, con il tridente formato da Tevez, Messi ed Ezequiel Lavezzi. Fuori Aguero per infortunio.

Non dovrebbero esserci grandi cambiamenti invece nella Giamaica, almeno per quanto riguarda gli uomini: restano ancora dubbi sul modulo con cui saranno disposti in campo gli uomini di Schafer. Probabile un compatto 4-4-2, con le due punte Barnes e Mattocks a guidare i contropiedi eventuali. Dietro linea a quattro che non dovrebbe variare, mentre in mediana potrebbe essere Dawkins il sacrificato. Si va con McAnuff e McCleary sugli esterni, con Watson e Austin in mezzo. Difesa davanti a Kerr formata da Mariappa, Hector, Morgan e Lawrence. Chiara l'idea di rimanere compatti senza concedere spazi e cercare di far male con la velocità soprattutto dei due esterni.

LE PAROLE DELLA VIGILIA

Un Tata Martino speranzoso di vedere un'Argentina competitiva per 90 minuti: questo il tema principale della conferenza stampa della vigilia: "Probabilmente non siamo al top fisicamente ed è il motivo per cui non giochiamo tutte le partite al massimo fino alla fine, i giocatori hanno disputato 50 o 70 partite in stagione e abbiamo avuto solo una settimana per preparare la competizione. Possiam fare poco oltre che prenderci cura di loro. Quando l'idea di gioco è quella di tenere la palla, si spendono molte energie sul pressing alto avversario. Mi piacerebbe che giocassimo come i primi 60 minuti contro il Paraguay e i primi 70 contro l'Uruguay".

Temi d'attualità sono anche la squalifica per 4 giornate di Neymar e il caso Vidal: "Difficile dare un parere sul caso Neymar se non si è visto cosa è successo nel tunnel, posso solo dire che il primo giallo era evitabile. Vidal? So che scelta avrei preso, ma non la direi perchè se mi trovassi in quella situazione non so realmente cosa farei". E infine, un responso sulla formazione: "Aguero non sarà a disposizione".

"Non possiamo fermare Messi, bisogna impedirgli di prendere la palla. Dobbiamo fermare i giocatori che passano la palla a Messi". Chiaro sin da subito il tema tattico difensivo di Winfried Schafer, allenatore della Giamaica. Nella conferenza stampa di rito si è concentrato molto sulla partita: "Vogliamo giocare a calcio, non combattere, non faremo interventi duri. E non giochiamo solo contro Messi, Abbiamo una buona squadra, entreremo in campo e proveremo a dire la nostra, mettendo pressione su di loro. Abbiamo ricevuto una standing ovation dopo il secondo tempo con il Paraguay ad Antofagasta, e questo è quel che vogliamo succeda anche questa volta".

A motivare i suoi compagni ci ha pensato capitan Austin, che ha chiaramente detto che la sua squadra non deve entrare in campo pensando di aver già perso: "A un certo livello ci si prepara in maniera differente, dobbiamo prepararci bene perchè loro hanno giocatori del livello di Tevez, Di Maria, Aguero, ma la cosa importante è rimanere concentrati e fare una bella figura, non chinarsi ed essere sconfitti".

Ha parlato anche il centrocampista della Lazio Lucas Biglia, che dovrebbe partire titolare in questa gara, ai microfoni di lmcordoba.com: "Dobbiamo stare molto attenti, perché non possiamo vincere tutte le partite con cinque gol di scarto. Siamo i primi a volerlo, così come i nostri tifosi, la qualità dei nostri giocatori lì davanti è impressionante. Ma nel calcio spesso avviene l’imprevedibile, guardate quello che è successo al Cile in questi giorni. Abbiamo pazienza e ordine. E’ normale che gli avversari non ci aspettino, ma tentiamo sempre di mantenere un buon possesso palla. Bisogna però evitare di pensare che con la squadra che abbiamo le partite debbano finire sempre in goleada".

LO STADIO

La partita si giocherà all'Estadio Sausalito di Vina del Mar, città di 325mila abitanti che si trova nella regione del Valparaiso. Lo stadio è uno degli storici del Cile: ha ospitato 8 partite del mondiale del 1962, tra cui la semifinale tra Jugoslavia e Cecoslovacchia, terminata per 1-3. In questa edizione della Copa, ha ospitato la sfida tra Messico e Bolivia, terminata con uno scialbo 0-0. Lo stadio conta pochi posti, 22mila: è stato costruito nel 1929 e rinnovato successivamente nei mesi scorsi.