Bene ma non benissimo. L'Argentina del Tata Martino esce vincitrice dalla sfida contro l'Uruguay e compie un passo avanti rispetto al pareggio contro il Paraguay, quantomeno nel risultato, a dir poco fondamentale in vista del passaggio del turno e dei possibili accoppiamenti nella seconda fase. Tuttavia l'allenatore dell'Albiceleste non è ancora del tutto soddisfatto della prestazione della sua squadra, apparsa ancora troppo poco matura e cinica dopo aver essere passata in vantaggio.
"Una volta avanti perdiamo la qualità dei passaggi e la velocità del fraseggio, offrendo troppe occasioni agli avversari ed arretrando troppo col baricentro. E' un aspetto da migliorare. L'Uruguay ha avuto due occasioni nette per pareggiare. Abbiamo giocato bene nella prima fase, ma quando poi proviamo a gestire i ritmi ed il vantaggio non riusciamo ad essere precisi e fare il nostro calcio. E' una cosa sulla quale lavoreremo".
Per puntare in alto è necessario analizzare tutti gli aspetti negativi che nel corso del tragitto verso l'obiettivo potrebbero far inciampare nuovamente la sua squadra, ma l'ex Barcellona è ben conscio di quanto di buono fatto dalla sua squadra: "Siamo riusciti a tenere bene il possesso della palla, cercando di sviluppare la nostra idea di gioco nel muovere la difesa dell'Uruguay che era ben posizionata. Abbiamo giocato molto bene tra le linee di centrocampo e difesa avversarie, è stata la chiave per giungere al successo".
Infine, Martino ha analizzato due aspetti che potrebbero condizionare il cammino della sua Argentina: la condizione fisica dei giocatori e la qualità del gioco. "La condizione dei calciatori non è perfetta, ma non è colpa nostra, dipende dalle condizioni metereologiche. Il nostro obiettivo è quello di vincere la Copa, e per farlo abbiamo bisogno del gioco per tutta la durata della gara. Non possiamo lasciare nulla al caso, e non posso scommettere troppo sulle individualità, perché nella seconda fase se perdi vai a casa. E' sempre il gioco che deve reggere le nostre prestazioni".