Ci siamo, mancano solo due giorni all'inizio dell'Europeo Under 21, una delle più prestigiose vetrine per il calcio giovanile. Un Europeo Under 21 che, quest'anno, permetterà di staccare anche il pass per le Olimpiadi di Rio 2016, ed a cui l'Italia si presenta piena di speranze, con una rosa assortita di prospetti interessanti e in attesa di consacrazione. Dopo che la controversa formula dei playoff di qualificazione, a cui devono partecipare anche le prime dei gironi, ha mietuto vittime del calibro di Olanda, Francia, Norvegia e Spagna, bi-campione in carica e quindi assente in Repubblica Ceca, in un'edizione che somiglierà tanto a una corsa impazzita, l'Italia deve dire la sua in quella che assomiglia ad una pazza corsa aperta a tutti. I ragazzi di Di Biagio sono finiti nel Gruppo B, in compagnia di Inghilterra, forse la Nazionale che ha qualcosa in più rispetto alla concorrenza, Svezia e del sempre insidioso Portogallo. Andiamo a conoscerle.

Italia:

Gli azzurrini hanno dovuto sudarsela non poco la qualificazione, in un girone tra i più complicati, con la fortissima Serbia, presente nel Girone A in Repubblica Ceca, e con il Belgio, un'altra selezione che, se inserita in un altro girone, avremmo potuto benissimo ritrovarci in questo Europeo. Dalla sconfitta casalinga contro lo stesso Belgio, a cui si rimediò con l'eroica vittoria in casa dei diavoli rossi, al 3-2 casalingo contro la Serbia, in una gara che aveva visto gli azzurrini sotto di 2 e sull'orlo del baratro, prima che Berardi ed un super Belotti si scatenassero e ribaltassero il match. Il percorso degli azzurrini fa ben sperare per un motivo: oltre a tanto talento questi ragazzi hanno anche un cuore enorme. Tra i pali ci sarà Bardi, che dovrebbe essere preferito a Sportiello. Reduce da una stagione in chiaroscuro a Verona, il portiere di scuola Inter fu comunque, insieme a De Gea, il miglior estremo difensore dell'ultima edizione. I centrali difensivi saranno Rugani e Romagnoli, considerati due fenomeni destinati a raggiungere presto il gruppo di Conte, con capitan Bianchetti ottima alternativa. Difficile trovare di meglio. In mezzo i vari Sturaro, Cataldi, Benassi, Baselli e Crisetig portano qualità e un'ottimo minuttaggio in Serie A, una rarità per la selezione giovanile azzurra. In avanti la duttilità di Battocchio, jolly apprezzatissimo da Di Biagio, le magie di Berardi e Bernardeschi, e i gol e la capacità di sgobbare per la squadra di bomber Belotti, prossimo gioiellino di casa Palermo. Non male, no? A loro il compito di dimostrare di essere già pronti. Conte li osserverà.

Portieri:
Bardi (Chievo Verona), Leali (Cesena), Sportiello (Atalanta);

Difensori:
Zappacosta (Atalanta); Barba (Empoli), Bianchetti (Spezia), , Izzo (Genoa), Romagnoli (Sampdoria), Rugani (Empoli); Sabelli (Bari), Biraghi (Chievo Verona)

Centrocampisti:
​Baselli (Atalanta), Benassi (Torino), Cataldi (Lazio), Crisetig (Cagliari), Sturaro (Juventus), Viviani (Latina); Battocchio (Virtus Entella);

Attaccanti:
Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Fiorentina), Trotta (Avellino), Verdi (Empoli); ​Belotti (Palermo).

Inghilterra:

Se non fosse stato per l'1-1 in terra finlandese, arrivato a qualificazione raggiunta, i Leoni di sua Maestà avrebbero vinto tutte le gare di qualificazione. Con questo score e con una rosa impressionante, i ragazzi di Southgate sbarcano in Repubblica Ceca, nel ruolo di favorita e nel girone dell'Italia, che contro gli inglesi potrà subito dimostrare di che pasta è fatta. Per far capire di cosa stiamo parlando basterebbero anche solo i numeri e i nomi dell'attacco atomico inglese: Berahino del West Bromwich si presenta con un bagaglio di 14 gol e dopo aver incantato tutti per la capacità di saltare l'uomo e di disegnare calcio. La punta centrale è semplicemente Harry Kane, HurriKane, 22 gol nelle file del Tottenham, il '93 più prolifico d'Europa insieme a Mauro Icardi, attaccante totale. Insomma, una sorta di tesi di laurea per i difensori azzurri. In più c'è il fresco acquisto del Liverpool Danny Ings, autentica rivelazione in maglia Burnley. A centrocampo muscoli e qualità, con i blues Loftus-Cheek e Chalobah, coadiuvati dai creativi Ward-Prowse e Tom Carroll, questa stagione titolari con Southampton e Swansea . In difesa, davanti a Butland, la certezza Stones capace di giocare anche a destra, oltre a Micheal Keane, Liam Moore e Chambers.

Portieri:
Marcus Bettinelli (Fulham), Jonathan Bond (Watford), Jack Butland (Stoke City);

Difensori:
Luke Garbutt (Everton), Carl Jenkinson (Arsenal); Calum Chambers (Arsenal), Ben Gibson (Middlesbrough), Liam Moore (Leicester), Michael Keane (Burnley), John Stones (Everton); Matt Targett (Southampton);

Centrocampisti:
Tom Carroll (Tottenham Hotspur), Nathaniel Chalobah (Chelsea), Jake Forster-Caskey (Brighton), Will Hughes (Derby County), Ruben Loftus-Cheek (Chelsea); Jesse Lingard (Manchester United),Alex Pritchard (Tottenham Hotspur), Nathan Redmond (Norwich City); James Ward-Prowse (Southampton);

Attaccanti:
Saido Berahino (West Bromwich Albion), Danny Ings (Burnley), Harry Kane (Tottenham Hotspur).

Portogallo:

Chi ha fatto bottino pieno nel girone eliminatorio è il Portogallo, storicamente una big europea a livello giovanile. Ma l'impresa dei lusitani non è tanto quella di aver dominato un girone non impossibile, quanto quella di aver fatto fuori la quotatissima Olanda nel playoff di qualificazione, rifilandole uno 0-2 a domicilio seguito dallo scoppiettante 5-4 casalingo. Sarà una Under 21 portoghese sul solco della tradizione: non irresistibile dietro, come testimonia il 5-4 a cui abbiamo appena accennato, e con il cronico problema del centravanti, visto che Ivan Cavaleiro, la punta designata, ha segnato solo 3 reti in tutte le qualificazioni, giocando tutte le gare a disposizione. Occhio però a centrocampo, perchè è difficile trovare di meglio in Europa: Ruben Neves del Porto e William Carvalho dello Sporting hanno già gettoni europei all'attivo, garantiscono qualità e quantità, saranno sotto l'occhio di tutti gli osservatori europei e hanno già dei cartellini carissimi. In bocca al lupo a chi ci dovrà giocare di fronte. Sugli esterni la nazionale lusitana è sempre garanzia di dribbling, sprint e tantissima qualità: Bernando Silva del Monaco è già noto agli appassionati di calcio, ma attenzione anche a Ricardo Pereira, ex terzino trasformato da Rui Jorge, in esterno d'attacco capace di 6 gol in 14 presenze, una media superiore a quella della punta centrale Cavaleiro.

Portieri:
Bruno Varela (Benfica), Daniel Fernandes (VFL Osnabruck), José Sá (Marítimo);

Difensori:
João Cancelo (Valencia CF), Ricardo Esgaio (Académica de Coimbra); Frederico Venâncio (Vitória FC), Paulo Oliveira (Sporting), Tiago Ilori (FCG Bordeaux), Tobias Figueiredo (Sporting); Raphael Guerreiro (FC Lorient);

Centrocampisti:
William Carvalho (Sporting), Sérgio Oliveira (FC Paços de Ferreira), Rúben Neves (FC Porto), João Mário (Sporting); Tozé (Estoril Praia), Bernardo Silva (AS Monaco);

Attaccanti:
Carlos Mané (Sporting), Ricardo Pereira (FC Porto), Ricardo Horta (Malaga CF), Iuri Medeiros (FC Arouca); Gonçalo Paciência (FC Porto), Ivan Cavaleiro (Deportivo de la Coruña); Rafa (SC Braga).

Svezia:

Gli scandinavi arrivano in Repubblica Ceca dopo un girone abbordabile superato con sorprendente fatica, ma anche dopo un playoff vinto eroicamente contro i più quotati francesi. Dopo il 2-0 subito a Le Mans, in una gara dominata dai transalpini ben oltre quanto dica il risultato finale, ad Halmstad la Svezia ha dato vita una rimonta di quelle da raccontare ai nipotini: in vantaggio 3-0 subiscono il gol di Kurzawa che sembra condannarli all'eliminazione. Ma è un'amarezza che dura solo un minuto, il tempo impiegato da Lewicki per segnare il quarto e mandare la Svezia in Repubblica Ceca. Il centrocampo degli svedesi è di ottima fattura: lo stesso Lewicki nel 2013 fu votato come miglior talento in patria, prima di subire un grave infortunio e di diventare l'eroe della notte di Halmstad. C'è anche Hilijemark, talento di scuola PSV, e una conoscenza del calcio italiano: Robin Quaison, che nel Palermo di Iachini, nella parte finale della stagione ha mostrato di meritare una maglia da titolare per il prossimo campionato. Dietro la coppia Helander-Milosevic è garanzia di solidità, mentre i gol sono affidati all'eterna promessa dei gialloblu: l'italo-svedese John Guidetti, reduce da una dignitosa stagione al Celtic, e chiamato a dimostrare di non essere una solo una meteora.

Portieri:
Patrik Carlgren (AIK), Jacob Rinne (Örebro), Andreas Linde (Molde);

Difensori:
Emil Krafth (Helsingborgs); Joseph Baffo (Halmstads), Alexander Milošević (Beşiktaş), Filip Helander (Malmö), Sebastian Holmén (Elfsborg); Pa Konate (Malmö), Ludwig Augustinsson (Copenhagen);

Centrocampisti:
Oscar Lewicki (Malmö), Oscar Hiljemark (PSV Eindhoven), Simon Tibbling (Groningen); Robin Quaison (Palermo), Simon Gustafson (Häcken), Abdul Khalili (Mersin İdmanyurdu), Kristoffer Olsson (Midtjylland), ; Arber Zeneli (Elfsborg);

Attaccanti:
John Guidetti (Manchester City), Branimir Hrgota (Borussia Mönchengladbach), Mikael Ishak (Randers), Isaac Kiese Thelin (Bordeaux); Sam Larsson (Heerenveen)