Una gara tanto sentita quanto sorprendente: il Venezuela fa il colpo grosso e sconfigge i rivali della Colombia per 1-0, con gol di uno strepitoso Rondon. Delude la costruzione di manovra della squadra di Pekerman, più volte imprecisa. La Vinotinto stupisce in positivo, per ordine e tenacia, e si candida a sorpresa di questo Gruppo C.
LE SCELTE - La Colombia di Pekerman scioglie l'unico ballottaggio affiancando al Tigre Falcao Carlos Bacca, nel 4-4-2 consueto dei Cafeteros. Anche Armero in campo contro i pronostici che vedevano Andrade titolare nel ruolo di terzino sinistro. Sanvicente risponde con un 4-2-3-1, con capitan Arango alle spalle dell'unica punta Josè Salomon Rondon. Parte dalla panchina Josef Martinez, mentre Tomas Rincon sarà il mediano di riferimento.
PRIMO TEMPO - La Vinotinto parte con un piglio deciso, degno di una gara tanto sentita: il centrocampo viene subito monopolizzato da Rincon, che non lascia ragionare Carlos Sanchez in fase di impostazione. Per il centrocampista dell'Aston Villa, il compito di costruzione non appartiene alle caratteristiche principali e spesso spezza sul nascere le azioni della Cafetera con passaggi al cemento. Al contrario, la linea a doble-cinco del Venezuela occupa bene la mediana e chiude tutti gli spazi, ripartendo con ordine. Al 10' Rondon innesca Guerra, che scende sulla sinistra e prova un tiro respinto in angolo. La Colombia prosegue il proprio momento di difficoltà, e al 26' uno scatenato Vargas trova in area di rigore Juan Arango, che, spalle alla porta e con un difensore dietro di sè, completa il triangolo lanciando in area il numero 10 della Vinotinto: tiro di prima respinto in angolo da Ospina. Tre minuti più tardi si affaccia in avanti la Colombia, con Falcao, che supera Vizcarrondo con un movimento senza palla e raccoglie un lancio lungo con un pallonetto alto sopra la traversa. Nel finale della prima metà i Cafeteros provano a rendersi pericolosi, con Cuadrado che viene a prendere palla basso, vista l'assoluta mancanza di qualità sulla mediana, ma l'ultimo dei pochi lampi del primo tempo è targato Venezuela, con Guerra che raccoglie un passaggio dalla destra, se lo alza e tira in volèe. Ospina si distende e mette in angolo.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa i Cafeteros partono con un piglio aggressivo e al 49' cercano subito la porta con James, ma la palla termina sul fondo. Ancora il 10 della Colombia a rendersi pericoloso poco dopo, sugli sviluppi di un tacco di Falcao, ma la sua conclusione è deviata. Al 55' è la Vinotinto a farsi vedere in avanti, con Rondon che in contropiede apre sulla sinistra per Arango: il capitano serve al centro dell'area il 9, che colpisce la traversa con un'incornata, ma l'arbitro ferma tutto per fallo in attacco. La Colombia mantiene il proprio ritmo sostenuto, in questa fase maggiormente con Cuadrado, ostico come pochi nell'uno-contro-uno. Allo scoccare dell'ora di gioco, però, arriva la doccia fredda per i Cafeteros: rimessa lunga per Arango, che sul versante destro dell'area di rigore rovescia un pallone sul lato opposto, dove Guerra è completamente libero. La linea difensiva degli uomini di Pekerman è totalmente sfilacciata, il numero 15 del Venezuela allunga di testa per José Salomon Rondon, che dal centro dell'area incorna con precisione e batte Ospina all'angolino: 1-0 Vinotinto. Il Ct della Colombia decide di aumentare il tasso tecnico dei suoi e inserisce Edwin Cardona al posto di un goffo Carlos Sanchez, ma la partita cambia quando, al 73', si gioca la carta Gutierrez: al posto di un isolato Bacca, Teo si fa vedere subito in profondità, ma viene murato da un'attenta retroguardia avversaria. La Colombia incalza, Sanvicente cambia Seijas con Lucena per creare densità in mezzo, Pekerman risponde con Jackson Martinez, al posto di Pablo Armero: è assedio Cafetero. Cardona si rende pericoloso su punizione, poi Cuadrado va in volée su sponda del Cha-Cha-Cha, ma sbuccia e manca il gol. Nel finale tra le fila della Vinotinto entra anche Cichero al posto di Arango, per chiudere ogni possibile spazio: dopo 5 minuti di recupero l'arbitro Cunha fischia e sancisce la prima vittoria del Venezuela in questa Copa America, che inizia la propria avventura cilena nelle stesso modo con cui aveva terminato quella argentina: con l'intento di stupire. Sorpresa anche la Colombia, ma in negativo, che non crea gioco con precisione e si affida alle folate dei singoli che non sempre si dimostrano efficaci. La Vinotinto in testa al girone crea scenari interessanti: ora ogni punto per la Cafetera è indispensabile. In attesa di Brasile e Perù.