L'aveva detto alla vigilia Ramon Diaz, tecnico del Paraguay: "Non ci sentiamo inferiori, abbiamo la giusta determinazione". Proprio lui che ha tanto a cuore il numero 13, in baffo alla superstizione in pieno stile Loco Abreu, il giorno 13 di giugno vede la sua squadra strappare un incredibile pareggio contro una squadra molto più quotata come l'Argentina, probabilmente la migliore del lotto di questa edizione della Copa America. Il risultato finale all'Estadio La Portada di La Serena è di 2-2, e ha dell'incredibile lo sviluppo della gara.

La partenza è tutta di marca Albiceleste, padrona del campo sin dai primissimi minuti, nonostante la momentanea latitanza del suo asso Lionel Messi, che va anche vicinissimo al gol del vantaggio deviando un tiro di Mascherano. Solo una questione di attimi però: al 22' Samudio ferma Aguero lanciato a rete, ma pochi minuti dopo lo mette davanti al portiere con un folle retropassaggio e El Kun certo non si fa pregare per battere Silva, secondo portiere che ha giocato per rimpiazzare l'infortunato Villar. L'incubo del terzino sinistro però continua, perchè al 36' stende Di Maria (che cerca molto il contatto) in piena area causando il rigore che poi Messi trasforma, segnando il suo primo gol in Copa America. La Pulce aveva cominciato a farsi vedere già da diversi minuti, e la difesa del Paraguay era andata in panico.

Le occasioni da gol nel primo tempo certamente non piovono, ma il giropalla dell'Argentina e la sicurezza con cui gioca la squadra di Martino lasciano pochi dubbi su chi vincerà la partita. Diaz ci prova inserendo Derlis Gonzalez nella ripresa: cambio che si verificherà vincente, ma non all'inizio, visto che il gioiellino del Basilea rischia di farsi espellere per due gialli in cinque minuti, ma Roldan lo grazia, regalandoci una partita avvincente. Protagonista dopo 5 minuti è Samudio, stavolta ancora in positivo, come sarà per tutta la ripresa: si immola per respingere un tiro di Messi, a tratti incontenibile e pericolosissimo anche al 57', quando trova Silva pronto a respingere sul primo palo.

All'ora di gioco la gara comincia a cambiare: Nelson Haedo Valdez si vede prima respingere un gran tiro di prima da un super Romero, autore di vari miracoli, ma un minuto dopo lo pesca leggermente fuori dai pali e con il destro da oltre 20 metri lo batte, mandando il pallone sotto la traversa. La reazione Argentina c'è ed è immediata: Messi salta mezza difesa ma conclude fuori di poco, poi anche Pastore ha la chance sul destro, ma Silva è reattivissimo e con un prodigioso intervento mette in corner. Ancora Valdez ci prova, cercando un gol spettacolare di tacco sull'assist di un Gonzalez finalemente in partita, ma sfiorando solamente il palo lontano.

Oramai è cominciata una specie di partita a basket: attacco da una parte e attacco dall'altra. Inaugura Benitez, subentrato a uno spento Bobadilla, ma sul suo tiro si immola Otamendi; ripartenza Argentina con Messi che combina splendidamente con Pastore ma sulla sua strada trova ancora Silva che respinge d'istinto. Ci prova anche Samudio con un sinistro secco su una sponda intelligente di Santa Cruz, ma Romero è provvidenziale ancora una volta. Nel frattempo i due allenatori cambiano le carte in tavola: Martino inserisce Higuain e Tevez, che si vedono pochissimo, mentre Diaz sceglie Barrios al posto di un esausto Santa Cruz.

La mossa azzeccata è quella della leggenda del River Plate, perchè al 90' l'attaccante del Montpellier trova il gol che vale il pareggio: Ortigoza batte lunga una punizione, sponda perfetta di Da Silva per il sinistro di prima del numero 8, bravissimo a tenerla bassa e a beffare clamorosamente Romero, incolpevole. 2-2 del Paraguay nell'incredulità generale. L'Albiceleste cerca di reagire, ma produce solo un colpo di testa di Tevez che termina largo. E al fischio finale solo gioia Albirroja. L'Argentina accoglie il pareggio come una sconfitta, come è normale che sia: la rottura prolungata a centrocampo e le troppe occasioni concesse e sciupate sono moniti importanti e pesanti per Martino, che dovrà rivedere qualcosa. In tutto questo, festeggia anche l'Uruguay, momentaneamente primo nel suo girone. E dopo due giorni un po' deludenti, finalmente la vera Copa America è cominciata.