24 ore e sarà guerra! Sportiva, certo, ma la Copa America che apre i battenti questa sera con la sfida tra i padroni di casa di Sampaoli e Vidal contro l'Ecuador, sarà una delle manifestazioni continentali sudamericane più belle ed equilibrate degli ultimi anni. Uruguay detentore del titolo, Brasile con la voglia di riemergere dopo il Mineirazo, l'Argentina col dente avvelenato per la finale del Mondiale persa, il Cile che gioca in casa e non vuole andar via dalla manifestazione senza motivi d'orgoglio Nazionale. Insomma, si alza il sipario, si inizia. 

La gara d’esordio, come detto è Cile-Ecuador, con la squadra di Sampaoli nettamente favorita che però non dovrà pensare alla pressione dell'ambiente e del fattore casa, ma soltanto alla gara. Ieri, nella classica conferenza stampa, il c.t. Sampaoli ha detto che non farà esperimenti: il suo Cile scenderà in campo con il classico 4-3-1-2, con Bravo e Vidal recuperati, Valdivia dietro le due punte e Sanchez a rompere gli indugi davanti. 

Queste le parole del mister cileno: "Il ritardo dei big non ci porterà problemi e con l’Ecuador sarà di sicuro una bella partita perché loro hanno caratteristiche molto diverse da noi".

Successivamente passa all'analisi tecnica degli avversari: "Loro attaccano molto gli spazi, sono duri, veloci. Quanto a noi, abbiamo due diverse situazioni mentali in cui entrare: la paura di perdere e l’attesa del successo. Se entriamo nella seconda settimana, questa Coppa ce la godremo. Ci servirà solo freddezza nel segnare".

Certezze che derivano da una Coppa del Mondo fantastica, giocata benissimo dove la Roja eliminò la Spagna ai gironi e stava per fare il colpo grosso contro il Brasile. Queste le motivazioni di Sampaoli: "Ma ho ottime sensazioni, non vedo l’ora che venga domani: vedrete un Cile diverso da quello del Mondiale, possiamo approcciare ogni partita in vari modi".