Davanti a 56615 spettatori ci si poteva anche aspettare uno spettacolo diverso da quello che l'Amburgo ha saputo mettere in mostra nella gara d'andata del Playout di Bundesliga, che mette di fronte la terzultima del massimo campionato, appunto la squadra di Labbadia, e la terza classificata della seconda divisione, il Karlsruher. Se non lo si sapesse, si sarebbe però detto che era quest'ultima la squadra di Bundesliga, visto l'1-1 strappato alla Imtech Arena, e anche con merito.

Il gol che apre le marcature arriva dopo soli 4 minuti e porta la firma di Hennings: sinistro fulminante e Adler battuto, per mettere subito in chiaro le cose. Una reazione dei padroni di casa che non arriva, le carenze offensive sono veramente enormi: pochissime azioni costruite dall'Amburgo, che fatica a fare gioco. Il 4-2-3-1 di Kauczinski invece funziona eccome, e la difesa avversaria è sempre al lavoro per evitare imbarcate. La prima vera occasione degna di nota creata dai padroni di casa è un tiro a giro di Lasogga che esce non di molto. Uno dei pochissimi spunti buoni dell'attaccante.

La ripresa non cambia le cose, anche se quantomeno i padroni di casa provano a proporsi con più insistenza, ma la sostanza non cambia: Orlishausen non deve mai fare miracoli. Ad andare vicinissimo al gol è ancora il Karlsruher: clamorosa la doppia traversa colpita prima da Torres e poi da Nazarov, armeno che ha seminato il panico per più di una volta nella difesa di Labbadia. I due legni arrivano a distanza di circa 10 secondi l'uno dall'altro.

All'unica reale azione costruita nella partita l'Amburgo trova il gol che vale il pareggio: Diekmeier la tocca centralmente per il taglio di Ilicevic, che incrocia sul palo lontano. Il Karlsruher non accelera più il ritmo nel finale, accontentandosi del pareggio, ma rischia tantissimo su due tiri da fuori, uno di Lasogga che Orlishausen tiene in due tempi (rischiando la papera colossale) e uno al volo di Diaz di pregevolissima fattura, sul quale però il portiere si esibisce in una buona parata. Termina 1-1, Holtby e compagni dovranno sudarsela al ritorno.