Tre reti, in Europa, non sono uno scherzo. Montella carica il gruppo, la Fiorentina ha il dovere di provarci, per il pubblico, per l'importanza della gara. Un gol in avvio, per accendere il Franchi e insinuare il tarlo del dubbio nell'undici di Emery. Il piano gara è chiaro, affondare il colpo per garantirsi un'opportunità. Fondamentali in questo senso le scelte del tecnico, orientato a proporre una squadra simile a quella vista in Spagna.
La Fiorentina deve ripartire dalle difficoltà del Siviglia nell'arginare le folate degli esterni, Joaquin in primis. Tante le occasioni viola prima del crollo, da Gomez a Mati Fernandez, imprecisioni poi fatali. Il Siviglia si può "bucare", occorre però non scoprirsi eccessivamente, prestando il fianco alle ripartenze degli ospiti.
Davanti a Neto, confermato nonostante le recenti difficoltà, Savic a destra, Alonso a sinistra, G.Rodriguez e Basanta al centro. Pizarro in regia, con Borja Valero e Mati Fernandez mezzali, Joaquin e Salah ai lati di Gomez. La tentazione Ilicic "vive" nella mente del tecnico, perché l'ex Palermo è uno dei giocatori più in forma in casa Fiorentina.
Nell'undici proposto qui sotto, in campo Tomovic e non Basanta, con conseguente spostamento nel mezzo di Savic. Decisione dell'ultima ora.
4-2-3-1 per Emery. Coke, Carrico, Kolo e Tremoulinas a coprire Rico, Mbia (o Iborra) e Krychowiak a protezione della retroguardia, Banega alle spalle di Bacca, con due frecce sugli esterni, Aleix Vidal e Vitolo. Il Siviglia giunge al Franchi riposato, perché nell'ultimo turno di Liga massiccio turnover per gli spagnoli, chiaramente concentrati sull'impegno in Europa League, aldilà della lotta per la quarta piazza in campionato.
Arbitralo sloveno Skomina, fischio d'inizio ore 21.05.