Il volto di Guardiola è tirato. Persa la Coppa di Germania, il Bayern cade in Bundesliga. Conta poco per i numeri, il titolo è in Baviera da tempo, conta se si pesano le sensazioni in vista della semifinale di Champions. Il Barcellona vola, senza limiti, il Bayern si lecca le ferite e il ritorno al Camp Nou è immerso nel pericoloso mare del dubbio.
Senza i migliori, Pep deve inventare un undici privo di tanti nomi altisonanti, risparmiando i pochi "salvati" dalla sorte, al meglio della condizione. La difesa a tre rispolvera Javi Martinez, Lahm e Gaudino in mezzo al campo, Schweinsteiger in un'inedita veste offensiva, con Goetze e il ripescato Pizarro. Lewandowski investe forze e tempo per puntare al Barca, Ribery e Robben sono ai box. Tra giovani dal futuro radioso e vecchietti qua e là trovati nel fondo della rosa, Guardiola mette insieme una squadra che ovviamente concede qualcosa a un buon team come il Bayer, eppure i bavaresi potrebbero passare, ma Goetze è murato da Jedvaj.
A indirizzare l'incontro un gioiello di Calhanoglu dal piazzato. Palla che gira, con un effetto splendido, e si abbassa al cospetto di Neuer, incolpevole. Raddoppio con una veloce ripartenza, Bellarabi imbecca Brandt, botta di prima intenzione e 2-0. A Leverkusen è festa grande, a Monaco segnali di nervosismo. Battibecco sull'asse Bayern - Borussia, scatti d'ira, momenti di tensione. Non è il miglior momento di Guardiola e dei campioni di Germania.