Il Borussia è pronto alla ricostruzione. I giorni che conducono al termine della stagione agonistica sanciscono l'ultima cavalcata della banda giallonera forgiata da Jurgen Klopp. La Coppa di Germania è il naturale epilogo - Wolfsburg permettendo - per celebrare un gruppo straordinario, per doti umane e di campo. Il Borussia è un modello, da studiare e seguire. I cicli, però, soprattutto nel calcio hanno un inizio e una fine. Quest'anno i primi scricchiolii, fermate rumorose, qualche diatriba. Il giocattolo, complice anche un pizzico di sfortuna, non funziona come in passato e la primavera porta le scelte più dolorose. Klopp annuncia l'addio e i simboli del Borussia decidono il futuro.
Reus rinnova, con clausola, sposando di fatto il Borussia, mandando un segnale forte sul rapporto che lega il campione tedesco al club. Cessione non impossibile, ma a peso d'oro. Scelta diversa per Ilkay Gundogan, uno dei segreti del Borussia del maestro Jurgen. Il contratto del nativo di Gelsernkirchen scade a giugno 2016 e l'annuncio di mancato rinnovo, tramite profilo twitter della società, apre l'asta per un pezzo pregiato del prossimo mercato.
Dopo mesi di trattative e offerte, la sentenza. Gundogan è pronto a svestire la maglia del Borussia. In estate l'addio, per evitare di perdere poi il giocatore a parametro zero. Le qualità del ragazzo, cresciuto in Bundes prima al Bochum e poi al Norimberga, incuriosiscono molti. In pole il ricco Manchester United, a ruota le grandi d'Europa, nella nebbia avanza anche il Bayern, che ama far razzia di stelle dalle parti di Dortmund.
Per Gundogan oltre 100 presenze al Borussia, un segno indelebile nella storia del club, ora una scelta professionale e economica, pronti per lui un contratto faraonico, e una platea a cinque stelle, forse non le "sensazioni" di Dortmund e del Borussia.