Equilibrio, tensione, ritmo alto, squadre che sembrano equivalersi. Se in campo nessuno fa la differenza per davvero, allora è il caso di dare un'occhiata in panchina. Due cambi, e la vince Unai Emery. La gara d'andata tra Siviglia e Zenit termina 2-1 per i padroni di casa, con due reti di due giocatori inseriti a partita in corso dal tecnico spagnolo: Bacca e Denis Suarez. Rimonta completata nel secondo tempo, dopo che era stato Ryazantsev a portare in vantaggio la squadra di Villas Boas, molto rimaneggata, nel primo tempo. Un 2-1 che avvantaggia il giusto gli andalusi in vista del ritorno: al Petrovski sarà un'altra battaglia, degna del nome di queste due squadre.
LE SCELTE - Qualche sorpresa di formazione per Emery, che effettua qualche variazione sul solito tema, ovvero il 4-2-3-1: sempre assente Beto tra i pali, come anche Daniel Carriço in difesa, sostituito da Kolodzieczak, mentre sulla destra Coke vince il ballottaggio su Figueiras. Sacrificato in mediana M'Bia, inizialmente in panchina, come anche Vitolo: al suo posto c'è Reyes. Cambio anche in attacco, Gameiro è preferito a Bacca. Villas Boas deve fare i conti con le assenze di Danny, Criscito e Hulk, elementi fondamentali per la squadra, che sono squalificati, come anche Smolnikov, mentre Fayzulin deve fare i conti con un problema al ginocchio. Il posto dell'azzurro lo prende Lombaerts, con Neto largo a sinistra, mentre sulla trequarti alle spalle di Rondon agiscono Shatov, Ryazantsev e Rodic.
PRIMO TEMPO - La prima fase di gara è prettamente di studio, anche se il Siviglia prova qualche incursione già nei minuti iniziali, senza troppo successo: lo Zenit appare ben messo in campo e soffre molto poco, proponendosi anche con una certa insistenza. L'uomo più pericoloso per i russi è Ryazantsev, che svaria molto e si fa trovare quasi ovunque, anche a centro area, come accade al 18', quando di testa colpisce la base del palo a Rico battuto. Le risposte offensive degli andalusi arrivano soprattutto da destra, dove Coke e Vidal hanno un'ottima intesa, e Neto fatica in un ruolo propriamente non suo. Al 28' però è ancora Ryazantsev a farsi vedere nell'area avversaria, e stavolta trova il gol: entra in area dalla sinistra e salta Pareja, ma la sua prima conclusione è respinta dal Rico, mentre la seconda è quella buona, e si insacca sotto la traversa per lo 0-1 che gela il Pizjuan. Un attimo di sbandamento per la squadra di Emery in campo, che fatica a pungere nei minuti immediatamente successivi al gol, anche perchè deve fare i conti con uno Zenit in fiducia dopo il gol del vantaggio, che prende campo. I palloni buoni in area (pochi) arrivano sempre dalla destra per gli spagnoli, ma all'intervallo i russi sono in vantaggio per 1-0.
SECONDO TEMPO - Rientra in campo iper-offensivo il Siviglia, con Denis Suarez e M'Bia al posto di Coke e Iborra, ed Emery comincia a raccogliere subito i primi frutti, perchè la squadra è decisamente più pericolosa con la fantasia del canterano del Barcellona sulla trequarti. Le fasce abbondano di palloni interessanti, messi fuori in continuazione dalla coppia Garay-Lombaerts, attenti a non farsi sorprendere soprattutto alle loro spalle dai palloni tagliati. Dopo un quarto d'ora di mezzo assedio, ma senza nitide occasioni, riprova a uscire lo Zenit, guidato dal solito Ryazantsev e da Witsel, che al 61' impegna Rico con un buon destro, ma troppo centrale. Nella seconda