L'Europa, per la prima volta da molto tempo a questa parte, sorride all'Italia. Mentre Juve e Roma si giocano, con legittime ambizioni, il passaggio del turno in Champions, le quattro squadre impegnate nella Uefa Europa League guardano con fiducia al doppio turno finale. Il giovedì di Coppa consegna all'Italia un successo, due pari e un unico stop, quello del Torino in Finlandia.
Già qualificata ai sedicesimi la Fiorentina. In casa, con il Paok, un punto, quanto basta per chiudere il discorso della fase a gironi. Montella ritrova Gomez - lontano dalla forma migliore - e si gode la buona vena di Vargas e Pasqual. I viola salgono in classifica a quota 10, 3 punti sopra il Guingamp, prossimo avversario. Situazione di assoluto controllo, in un gruppo che contiene anche i citati greci del Paok (4) e i bielorussi della Dinamo Minsk (1).
Può sorridere anche Mazzarri. In Francia, l'Inter mantiene l'imbattibilità e, pur rimontata da Sall, continua a costruire mattone su mattone la sua avventura europea. I nerazzurri hanno un buon margine sul terzetto che insegue, formato da Saint Etienne, Dnipro e Qarabag - tutte e tre le compagini a quota 4, con l'Inter a 8 - a due turni dal termine. Nella prossima uscita, Inter attesa dal match casalingo con il Dnipro. Un pari per l'aritmetica qualificazione.
Vittoria fondamentale invece per il Napoli. Il 3-0 rifilato allo Young Boys rilancia la squadra di Benitez in un girone complesso, guidato a pari punti proprio dai partenopei e dallo Sparta Praga. Lo scontro diretto il 27 novembre a Praga. In caso di vittoria, Napoli qualificato. Ancora in corsa anche gli svizzeri, fermi a 6 punti, a meno 3 dalla vetta.
Si fa invece più arduo il compito del Torino. La furia di Ventura, al termine della gara a Helsinki, racconta di una sconfitta pesante, contro la cenerentola del girone. Il Torino resta secondo, a un punto dal Bruges, ma serve ora un successo nelle ultime due apparizioni per continuare la corsa in Europa League, fino alla partita di ieri sera una formalità.