L'Europeo U19 che si è svolto quest'estate in Ungheria e che ha visto, indovinate un po' chi?, la Germania laurearsi campione, ha messo in mostra nella vetrina del calcio internazionale molti talenti. Di alcuni abbiamo già parlato (Davie Selke, MVP della finale e capocannoniere del torneo con sei reti), di altri ne parleremo certamente (lo stesso portiere dell'Ungheria si è dimostrato abile), alcuni però trepidano e non possiamo lasciare che altro tempo passi.
Una di quelle giovani stelle da conoscere assolutamente é Luis Rafael Soares Alves, o meglio, Rafa. Terzino sinistro, nazionale portoghese, finalista dell'Europeo U19 ma non vincitore. Dove gioca? Chi se lo ritrova in casa è il Porto, una delle squadre più intelligenti, economicamente parlando, che certamente saprà come – in un futuro – far fruttare in monete d'oro il talento di questo giovanotto.
Rafa non è il tipico terzino che dà importanza solo alla fase offensiva, che spinge e bazzica costantemente nella metà campo avversaria, quanto uno abilissimo anche nella fase difensiva, e ciò non può non renderlo – nonostante la giovane età – un giocatore completo. E' bravo nell'anticipo e non è facile da saltare nell'uno contro uno. Ma ovviamente il calcio moderno richiede soprattutto terzini offensivi, così Rafa ha dovuto adattarsi (soprattutto giocando con la Nazionale) e non potendo contare sul suo corpo (non ha un fisico possente) ha deciso di sviluppare ed affidarsi alla sua intelligenza, alla sua visione e lettura di gioco (che sembra quella di uno dei centrocampi più esperti).
Ciononostante, il vero punto di forza di questo giocatore è la bravura, la maestria e precisione con cui crossa o detta il passaggio-chiave per un gol. Nel Porto B viene considerato – pubblicamente ed ufficialmente – il migliore della rosa. Può passare la palla dove vuole. E' il sogno di ogni attaccante che usa efficientemente la sua testa per segnare. Queste abilità le ha messe in mostra facilmente all'Euro U19, dove ha sfornato grandi assist per Marcos Lopes (altro prospetto interessante, di proprietà del City) e André Gomes (attualmente in forza al Valencia). Soprattutto nella partita contro l'Olanda, Rafa ha vinto il premio “Man of the Match” ed ha assistito due gol. Ancora, in Nazionale, gli è stato affidato anche il compito di tirare le punizioni.
Ovviamente non lasciatevi prendere dall'entusiasmo, il ragazzo ha 19 anni e deve ancora continuare il suo percorso di cresciuta e sviluppare al massimo le sue abilità. In prima squadra probabilmente non troverà molto spazio perché il suo ruolo è occupato da un altro giocatore che merita attenzioni, Alex Sandro. Potrebbe però essere un ricambio di lusso (ne vale la pena?). Ma come già detto, il Porto saprà sicuramente valorizzarlo e poi venderlo.
Ora arriva il mesto momento di elencare i difetti del giocatore ma in realtà in Rafa difetti non se ne trovano e non siamo esagerati. Certo, un po' di velocità in più non farebbe male, ma in fondo non c'è bisogno di trovargliene per forza...
Come calcia le punizioni Rafa:
Rafa é nato il 9 Maggio 1995 a Marco de Canaveses, una città che si trova nei pressi del distretto di Porto, al Nord del Portogallo, nonché città natale della grande Carmen Miranda (cantante e ballerina amata dai portoghesi). E' una città molto fredda, spesso si sfiorano gli zero gradi, raramente si arriva ai dieci, e c'è molta nebbia durante il giorno. A volte sono i contenitori a fare ciò che li contiene, a volte sono le città a plasmare i propri cittadini: Rafa è molto sorridente ma sempre riservato, quasi come se il paesaggio di Canaveses fosse riflesso nei suoi occhi, silenzioso come la nebbia ma letale come il freddo. A volte la storia di alcune persone è talmente semplice che viene sottovaluta, ma è nella semplicità che risiede l'unicità.