Fiorentina e Torino belle realtà del nostro calcio, ora in affanno. Ammirate nella scorsa stagione, studiate in questa. Motivi differenti per un comune inizio balbettante. Montella maledice la sorte, che ha tolto dal suo arsenale le due principali bocche da fuoco. Giuseppe Rossi è il simbolo della viola. Caduto, per l'ennesima volta, è chiamato alla rinascita. A lui si è affiancato Gomez, prima apatico in campo, poi alle prese con problemi fisici. Con il solo Babacar, il gol diventa impresa difficile e le certezze accumulate in passato si sgretolano con il passare delle settimane.
In casa Torino la situazione è diversa. L'Europa League è giunta in ritardo, causa squalifica del Parma, e il mercato ha sì portato Quagliarella e Amauri, ma ha anche visto Cerci e Immobile lasciare Torino. Difficile per Ventura coniugare il doppio impegno, con una rosa che, per esigenze di bilancio, non può essere ampia.
Fiorentina e Torino hanno conquistato una sola vittoria nelle prime cinque uscite di campionato e vengono dallo scontro diretto, terminato guarda caso in parità. In Coppa, Ventura e Montella studiano il turnover, in parte obbligato. Il tecnico della viola deve rinunciare anche alla coppia difensiva Savic - Gonzalo Rodriguez e pensa a un inedito tridente con Bernardeschi, Vargas e Ilicic, mentre Ventura studia il modulo a una sola punta, con El Kaddouri a sostegno di Amauri.
La Fiorentina, dopo il vittorioso esordio, è chiamata a confermarsi sul campo della Dinamo Minsk (travolta con 6 reti dal Paok nel primo match), mentre il Torino - buon 0-0 a Bruges per aprire la competizione - ospita il Copenaghen, visto l'anno scorso in Champions di fronte alla Juventus.
Montella usa, in confererenza stampa, toni distensivi "Di gambe stiamo molto bene, di testa credo anche. Abbiamo bisogno di giocare con più spensieratezza senza troppi obblighi, per ottenere quello che meritiamo. Ci serve più entusiasmo, magari una vittoria ci aiuterebbe. Le tensioni? Non ci vorrei tornare, dico solo che mi sembravano attacchi esagerati, volevo difendere la mia squadra e certo non me stesso, ricevere critiche fa parte del mio mestiere", mentre Ventura sogna addirittura la Champions "Tra qualche anno l'Olimpico potrebbe sentire una musica diversa.."
Questo il probabile undici viola a Minsk:
Le scelte di Ventura per la sfida con il Copenaghen: