Sorride Klopp, sorride il Borussia. Per oltre un'ora l'orchestra giallonera torna a essere sinfonica, un concerto di tenori perfettamente in sincronia, un undici in grado di muoversi contemporaneamente senza mai una stonatura. In quell'ora, l'Augsburg è vittima scelta, quasi dimessa, travolta da un'ondata senza freni, da una veemente rappresentazione di calcio totale. La tecnica sopraffina si abbina alla velocità del calcio moderno e quel che ne esce è un 3-0 senza se e senza ma.
Sorride il Borussia, perché Marco Reus si riprende la scena della Bundesliga e del calcio europeo, dopo l'infortunio e il mondiale da spettatore. Il fenomeno tedesco apre la scatola, dopo una combinazione con Grosskreutz, prima di imbeccare, dal corner, Papastathopoulos. Il greco, in orbita Arsenal, chiude in sostanza i conti. Aubameyang e Mhkitaryan spezzano ogni tentativo di muro avversario e nella ripresa arriva anche la gioia personale per il neo-acquisto Ramos.
L'ex Hertha timbra il cartellino pochi minuti dopo l'ingresso in campo. Gloria, da spettatore, invece per Ciro Immobile. Klopp sceglie il passato per tornare alla vittoria e il campo sembra dar ragione all'istrionico tecnico. L'unico brivido nei dieci minuti conclusivi. L'ingresso di Bobadilla restituisce animo all'Augsburg e, quando la pressione del Dortmund cala, arrivano due reti, di Bobadilla prima e Matavz poi.
Finisce 3-2, a Dortmund sorridono tutti.