Carrizo sv: il vice-Handanovic non compie mezza parata. Accarezza il primo pallone al 60’, ma lo Stjarnan non si avvicina mai dalle sue parti. Spettatore non pagante.
Andreolli 6: cresciuto nel vivaio dell’Inter, per i tifosi è un piacere vederlo in campo. Lui, cuore nerazzurro, ci mette l’impegno e mostra sicurezza, nonostante gli avversari non fossero di primo livello.
Ranocchia 6.5: la prima al ‘Meazza’ da capitano. Leader della difesa, gioca da centrale vista l’assenza di Vidic. Non sbaglia praticamente mai, mantenendo la concentrazione per tutti i 90’.
Juan Jesus 6: in difesa non ha così tanto da fare, tanto che a volte si proietta in avanti e tenta il tiro verso la porta avversaria, senza mai però impensierire l’estremo difensore avversario.
D’Ambrosio 6: non una gran partita per l’ex esterno del Torino. Sbaglia tanti passaggi semplici, spinge – a differenza di Nagatomo – poco. Passo indietro, ma prestazione sufficiente.
Hernanes 6.5: da lui ci si aspetta di più, le finte e i dribbling non bastano. A volte tenta incursioni solitarie complicate, anziché scambiare il pallone con l’attaccante (spesso Osvaldo) che si libera e gli va incontro. Tenta conclusioni da posizioni discutibili, ma mette in mezzo al campo fisicità e qualità (dal 67’ Jonathan 6: il ruolo di centrocampista interno non è il suo ruolo e non è neppure adattabile – le amichevoli estive lo dimostrano –. Bello, però, l’assist per il 6-0 di Icardi).
M’Vila 7: ha perso peso e si vede. Tiene bene la posizione, mediano puro. C’è ancora qualcosina da sistemare per quanto riguarda la precisione, ma Mazzarri da lui vuole quantità e l’ex Rubin non si tira mai indietro. Sarà la riserva di Medel: ma siamo sicuri?!
Obi 5.5: sbaglia appoggi e sventagliate, non una grande serata per il nigeriano che poi è costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa dei crampi (dal 58’ Kuzmanovic 6: anche lui mette fisicità in mezzo al campo, ma entra ormai a risultato acquisito).
Nagatomo 6.5: nel primo tempo si vede poco. Poi cresce e si sovrappone con il passare dei minuti. Perde spesso l’attimo giusto per crossare, rientrando a volte anche inutilmente. Partita nel complesso sufficiente.
Kovacic 9: parte bene, ispirato e lo si vede. I compagni lo cercano, lui salta gli avversari come fossero birilli e tenta le imbucate per i compagni. Sembra la classica partita da assist-man per il croato che, invece, si trasforma in vero e proprio man of the match, realizzando prima il suo primo gol da quando è sbarcato a Milano e poi rifilandone altri due, uno (il secondo, ndr) meraviglioso. Magico, una delizia per gli occhi. (dal 53’ Icardi 8: entra e realizza una doppietta, due gol da bomber vero sotto gli occhi della sua Wanda Nara. E’ lui il nuovo Cavani di Mazzarri? Letale!)
Osvaldo 7.5: si dà da fare e parecchio. Non aspetta mai il pallone, preferisce andargli incontro e attaccare gli spazi. Centra, come all’andata, una traversa, regala un assist di tacco a Kovacic per il raddoppio e chiude il match. L’impressione è che l’Inter abbia fatto un affarone. Concreto e decisivo.
Mazzarri (allenatore) 8: Bravo a non far abbassare la guardia ai propri calciatori, che regalano una bella prestazione agli oltre 40.000 presenti, ma soprattutto al patron Thohir. La mano si vede e finalmente anche qualche inserimento dei centrocampisti. Regala a Kovacic la standing-ovation, ma allo stesso tempo prova il tandem Osvaldo-Icardi in vista dell’inizio del campionato.