Dall'Olimpico di Torino al Giuseppe Meazza di Milano. Torino e Inter a caccia della qualificazione europea. La fase a gironi è a un passo, 90 minuti per confermare quanto di buono fatto fino ad ora. Inevitabile che l'attenzione sia posta in special modo sugli uomini di Ventura, reduci da una trasferta senza reti in quel di Spalato. Lo 0-0 resta risultato buono, ma insidioso, e il tecnico prova a caricare la sqaudra, senza mettere eccessiva pressione su ragazzi non abituati a determinati palcoscenici.
Luci della ribalta su Fabio Quagliarella, granata di scuola, tornato all'ovile dopo la chiusura dell'esperienza bianconera. Il primo vero Quagliarella di Ventura, dopo qualche assaggio di campo e molto allenamento. Per carisma e personalità è l'uomo a cui affidare il peso della qualificazione, il ruolo di guida in un gruppo condizionato per forza di cose dalle sirene del mercato.
Darmian è corteggiato dalla Roma di Garcia, mentre Cerci, anche per la gara di ritorno, non rientra nei piani di Ventura. Troppe le voci intorno all'esterno per pensare a un utilizzo con profitto. Il Milan si è defilato, ma Arsenal e Atletico Madrid monitorano con attenzione la situazione.
Queste le parole del tecnico verso il match di Coppa "Lo Spalato sarà un ostacolo duro da superare. All'andata hanno preparato molto bene la partita, disputando un'ottima gara. Hanno dimostrato di possedere un'ottima organizzazione, oltre ad una preparazione fisica ovviamente più avanzata rispetto a noi. Quagliarella? Non è ancora al meglio, ma mi aspetto che dia il suo contributo, meglio se riuscirà a buttarla dentro. Non ci sarà nessun turnover in vista dell'Inter"
Torino con il classico 3-5-2, con difesa a tre guidata da Glik, in regia Vives, spinta sulle fasce garantita da Darmian e Molinaro e duo d'attacco composto da Barreto e Quagliarella, in assenza di Larrondo.
INTER - Discorso diverso per l'Inter. Il 3-0 rifilato in Islanda allo Stjarnan induce all'ottimismo e lo sguardo di Mazzarri vola oltre la partita di questa sera. Domenica è previsto l'esordio in campionato, proprio contro il Torino, e inevitabilmente qualche pedina di rilievo questa sera non calcherà il prato di San Siro. I due estremi dello scacchiere nerazzurro, Vidic - Icardi, sempre impiegati, guarderanno il match dalla panchina.
Inizialmente era previsto riposo anche per Hernanes, ma la cessione di Alvarez al Sunderland, nella serata di ieri, ha cambiato i piani del tecnico. Il brasiliano è pronto a supportare Osvaldo, chiamato a sfruttare la chance europea. Confermato al centro del campo Jonathan, con Nagatomo e D'Ambrosio sugli esterni. Tra i pali Carrizo. Convocato anche Guarin, ma l'utilizzo del colombiano resta in dubbio, vista la trattativa in corso con lo Zenit.
Davanti alla difesa test chiave per M'Vila, alla ricerca di una buona condizione fisica dopo l'esilio dorato in Russia. Chi è in rampa di lancio è invece Gary Medel. Il cileno sta bruciando le tappe e punta addirittura a una maglia da titolare per la gara del week-end.
Mazzarri "Festeggeremo il primo obiettivo stagionale solo dopo la vittoria, per ora dobbiamo pensare a fare una bella partita. Chi ha responsabilità non dà nulla per scontato. Prendo ad esempio Trapattoni che ha sempre detto "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Ho tre dubbi che scioglierò oggi, ma devo valutare anche il Torino, le indicazioni di Pondrelli, valutazioni prettamente tecnico-fisiche. I ragazzi sanno che verranno scelti se staranno meglio del collega di ruolo. Giocheranno di sicuro Carrizo, Osvaldo che ha bisogno di minutaggio seguendo i ritmi della squadra. Stesso discorso per Nagatomo, quindi D'Ambrosio o Jonathan che valuterò oggi. In difesa merita di giocare Andreolli".
Questa la probabile Inter: