Nonostante la stagione calda e il clima torrido anche in Argentina si chiude il 2013, anno di tante sorprese e rivelazioni. Il 2013 argentino si apre con il nuovo Torneo Final, il primo della storia del fùtbol pampero che sostituisce il vecchio Torneo di Clausura. Il campionato, come consuetudine in Argentina, è molto equilibrato e vede una lotta a tre per il titolo tra Newell’s Old Boys, Lanus ed un ritrovato River Plate con il San Lorenzo leggermente indietro. Il Velez campione del Torneo Inicial stenta a decollare e occupa clamorosamente i bassi fondi della classifica riuscendo a conquistare qualche punto solo nelle ultime giornate; il Boca Juniors invece, nonostante il gradito ritorno al calcio giocato della sua bandiera Juan Romàn Riquelme, è la grande delusione del campionato e chiude in penultima posizione con appena 3 vittorie.

Nella volata finale per il titolo a spuntarla è il Newell’s Old Boys di Gerardo el Tata Martino, futuro entrenador del Barcellona trascinato dai gol e dall’estro di un formidabile Nacho Scocco che vince la classifica marcatori assieme al bomber del Colon Emanuel Gigliotti. Il Newell’s è la squadra che gioca meglio al calcio grazie all’impronta di stampo europeo proposta dal suo allenatore e ben figura anche in campo internazionale.

La prima squadra a retrocedere è l’Union de Santa Fe del “Colorado” Sava. Il Tatengue è infatti condannato da un Promedio bassissimo causato da una serie negativa di ben 23 partite senza successi che costa la retrocessione in Primera B Nacional. A fare compagnia all’Union sono il San Martin de San Juan, al quale non è bastato un ottimo Final da 26 punti e l’Independiente. La retrocessione dell’Independiente segna una tappa storica per il calcio argentino: el Diablo infatti era l’unica squadra assieme al Boca Juniors a non essere mai scesa in seconda divisione; una stagione da soli 39 punti tra Inicial e Final è stata fatale. Dalla Primera B Nacional intanto salgono l’Olimpo de Bahia Blanca, il Gimnasia La Plata e la nobile decaduta Rosario Central.

In Copa Libertadores le argentine ben figurano ma non riescono a riportare a casa il trofeo che da qualche stagione ha residenza fissa in Brasile. Nella fase a gironi esce solamente l’Arsenal de Sarandì, complice un girone di ferro con i campioni in carica del Corinthians e i campioni della Copa Sudamericana del San Paolo. Agli ottavi di finale va in scena il primo derby argentino, quello tra Newell’s Old Boys e Velez dove a spuntarla è la Lepra del Tata Martino grazie ai gol in trasferta; esce anche il Tigre agli ottavi, eliminato dall’Olimpia de Asuncion rivelazione del torneo; infine il Boca Juniors elimina i campioni del Corinthians vendicando la sconfitta in finale dell’anno precedente. Ai quarti di finale rimangono solo Boca Juniors e Newell’s Old Boys ed un destino avverso alle argentine decide di farle scontrare. Il doppio confronto è entusiasmante e si chiude dopo un’infinita serie di calci di rigore (alcuni calciatori hanno addirittura tirato due rigori nella serie) con la vittoria del Newell’s per 10-9. In semifinale la Lepra trova l’Atletico Mineiro e, dopo un incoraggiante successo per 2-0 nella gara d’andata, esce sconfitto ai rigori al Mineirao dopo esser stato raggiunto al 90’ dal gol di Guillherme. L’Atletico Mineiro alzerà poi la Copa Libertadores battendo ancora ai rigori l’Olimpia.

A fine giugno si gioca la prima edizione del Superfinal, trofeo di fine anno in cui si affrontano la vincente del Torneo Inicial, il Velez, e la vincente del Torneo Final, il Newell’s. La partita si gioca in campo neutro, al Malvinas Argentinas di Mendoza, casa del Godoy Cruz. L’incontro termina sul punteggio di 1-0 in favore del Velez grazie al gol dell’ex Genoa Lucas Pratto, vero trascinatore del Fortìn con i suoi gol. Il Velez di Gareca chiude con questo successo un ciclo importante di vittorie che lo ha portato ad essere la squadra argentina più titolata degli ultimi anni.

L’estate è caratterizzata da importanti movimenti di mercato: il Newell’s perde l’allenatore Martino direzione Barcellona e il bomber Scocco rimpiazzandoli con Alfredo Berti, fedele vice del Tata e David Trezeguet reduce da un semestre poco fortunato con il River Plate. Il Boca Juniors per riscattare una stagione deludente si regala Fernando Gago e il goleador dell’ultimo semestre Emanuel Gigliotti lasciando partire il Tanque Silva verso Lanus; il River Plate riporta a casa Teo Gutierrez e il San Lorenzo compra Martin Cauteruccio per l’attacco.

La stagione successiva comincia nel mese di agosto con la seconda edizione del Torneo Inicial. Lo sviluppo di questo campionato è a dir poco controverso: in testa non scappa nessuno e a giocarsi il titolo sono addirittura sei squadre. Intanto Racing e River Plate occupano le parti basse della classifica disputando un pessimo semestre in compagnia di Olimpo e Colon. La volata finale perde alla penultima giornata Boca Juniors e Arsenàl e vede uno strepitoso epilogo all’ultima giornata con San Lorenzo, Velez, Lanus e Newell’s racchiuse in 2 punti a 90’ dal termine. A spuntarla è il San Lorenzo, graziato dal palo colpito da Allione nello scontro diretto contro il Velez dell’ultimo turno. Il Ciclon di Juan Antonio Pizzi mette un trofeo in bacheca dopo essere rimasto a secco per ben 6 anni e dal prossimo gennaio comincerà la caccia alla Copa Libertadores.

Nel frattempo l’Arsenàl de Sarandì vince la prima edizione della Copa de Argentina in finale contro l’All Boys aggiudicandosi un pass per la Libertadores 2014.

Il trofeo intercontinentale della seconda metà dell’anno è la Copa Sudamericana, equivalente della Europa League. Finalmente un trofeo internazionale torna in Argentina grazie al successo del Lanus. Il Granate di Guillermo Barros Schelotto ha eliminato prima i connazionali del Racing, poi ha spazzato via la U de Chile agli ottavi, ai quarti ha eliminato un’altra argentina, il River Plate; infine sono arrivati i successi in semifinale contro il Libertad e la vittoria nella finalissima contro la Ponte Preta. Decisive in questo torneo sono risultate le prestazioni di capitan Goltz, autore di 3 reti oltre che eccellente difensore, e del Tanque Silva, goleador e implacabile lottatore d’area di rigore.

Chiudiamo l’excursus sul 2013 con un punto sulla Seleccion di Sabella. L’Albiceleste ha dominato il girone di qualificazione del Sudamerica aggiudicandosi un biglietto per i Mondiale di Brasile 2014 con ben due turni d’anticipo dopo il 5-2 rifilato al Paraguay. La nazionale argentina ha totalizzato 3 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, del tutto inutile all’ultima giornata contro l’Uruguay, nelle partite ufficiali di questo 2013. Il sorteggio dei gironi mondiali è stato assolutamente favorevole per l’Argentina che nel gruppo F incontrerà le poco temibili Bosnia, Nigeria ed Iran.

Così si chiude anche il 2013 d’Argentina, passionale e focoso come da tradizione sudamericana. Il grande fùtbol pampero torna nel mese di febbraio con il Torneo Final ma già da gennaio ci saranno i turni preliminari della Copa Libertadores.

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