Fuori dalla porta della Champions League, si rientra dalla finestra alla conquista dell'Europa di Serie B. Questo il destino per le due grandi deluse della massima competizione europea, Juventus e Napoli. Il calcio italiano uscito declassato e ridimensionato dall'Europa che conta ha subito la possibilità di rialzarsi vendicando l'esclusione dalle migliori sedici dell'Europa, per così dire, di Seria A. Sognare una finale tutta italiana è sì, prematuro ma lecito. Per un calcio come il nostro in crisi nera, sarebbe una vera manna dal cielo. C'è onestamente bisogno di ripartire da zero, puntare obiettivi "minori", raggiungerli e da lì ricominciare la scalata all'Europa di vertice. Con queste premesse parte la seconda avventura europea di Juventus e Napoli. En marche!
Lunedì a Nyon (ore 12) infatti Juventus e Napoli, insieme a Fiorentina e Lazio conosceranno il nome delle rispettive avversarie in Europa League. Le italiane (che non s’incontreranno fino agli ottavi quando non ci saranno più restrizioni per i club della stessa federazione) potrebbero incrociare lo Shakhtar Donetsk (vincitore della Uefa 2009), il Basilea (semifinalista nel 2013) o il Benfica e l’Ajax, due club storici. La squadra di Benitez potrebbe magari prendersi la rivincita sul Viktoria Plzen, che eliminò gli azzurri nei 16esimi un anno fa. Per il club partenopeo la mina vagante è il Porto, che quest’anno era nei sorteggi di Champions in prima fascia.
Diverso è il discorso per i bianconeri di Conte e i bancocelesti di Pektovic: Juventus e Lazio non saranno teste di serie e rischiano anche di pescare formazioni come Tottenham o Benfica. I sedicesimi di finale di Europa League, vinta nell’ultima edizione dal Chelsea allenato da Rafa Benitez, si disputeranno il 20 e il 27 febbraio. La finale di Europa League si giocherà il 14 maggio, ironia della sorte, allo Juventus Stadium di Torino.
Il Napoli affronterà il sorteggio da testa di serie, così come la Fiorentina, ma potrà comunque affrontare le quattro peggiori terze eliminate dalla Champions. Sono quattordici le possibili avversarie del Napoli nei sedicesimi di finale di Europa League che si giocheranno il 20 e 27 febbraio 2014. Gli azzurri avranno, quindi, il vantaggio di disputere la gara di ritorno al San Paolo. Questo, dunque, il lotto delle squadre che potrebbero essere accoppiate al club partenopeo: Swansea, Chornomorets, Esbjerg, Maribor, Dnipro, Maccabi Tel Aviv, Dynamo Kiev, Slovan Liberec, Betis Siviglia, Anzhi, Paok, Ajax, Porto, Viktoria Plzen.
La Juventus dopo un girone di Champions League da dimenticare al più presto, come già detto, non avrà neppure la sicurezza di essere testa di serie ai prossimi sorteggi che si disputeranno il prossimo lunedì in terra svizzera. Squadra padrone della Serie A e squadra fantasma in Europa per i bianconeri sono tante le incognite e le squadre che sarebbe meglio evitare per provare ad arrivare a quella finale tra le mura di casa, unico vero obiettivo in grado di salvare la spedizione europea bianconera. Queste le quattordici compagini tra le quali la Juventus pescherà la sua prossima avversaria: Benfica, Shakhtar Donetsk, Basilea, Valencia, Ludogorets, Salisburgo, Rubin Kazan, Eintracht Francoforte, Genk, Siviglia, Lione, Trabzonspor, Tottenham, Az Alkmaar.
EUROPA LEAGUE NAPOLI
Per una squadra che ha dovuto dare l'addio alla Champions con quattro vittorie in classifica, tra cui due arrivate contro Borussia Dortmund e Arsenal, i sedicesimi di Europa League non dovrebbero rappresentare un problema. La squadra di Benitez ha una rosa temutissima in Europa che la rende di fatto una delle favorite alla vittoria finale e sa come trasformarsi a dovere quando gioca in Europa, stile Milan. Vediamo adesso quali sono quelle squadre, tra le quattordici inserite con il club partenopeo, che rappresentano maggiormente un'insidia al proseguio in questa competizione di Higuain e compagni.
AJAX
La squadra olandese è un osso duro. Frank De Boer, giovane tecnico degli uomini di Amsterdam, passato alla guida dell'Ajax dopo le dimissioni di Martin Jol nel 2010 ha riportato in auge una squadra che sotto la guida di Jol sembrava aver smarrito il suo appeal europeo nonché la sua fame di vittorie in campionato. L'Ajax come tre anni fa però sarà costretta a continuare la sua avventura europea nella più piccola Europa League dopo essere stato eliminato dal pareggio a reti bianche a San Siro contro il Milan. L'Ajax 2013/14, sebbene tri-campione d’Olanda in carica, è tecnicamente il più debole degli ultimi cinque anni, per puri valori tecnici ma gioca un calcio molto concreto e pratico grazie alla personale interpretazione del modulo 4-3-3 (marchio di fabbrica dei biancorossi di Amsterdam sin dai tempi di Rinus Michels) fatta dall'ex difensore centrale dell'Olanda che dopo aver alzato un polverone sulla mancata qualificazione agli ottavi di Champions ("Avremmo meritato la qualificazione, stasera ha vinto l'anti-calcio" ha detto il tecnico olandese alla fine della gara contro il Milan) proverà a portare i suoi uomini il più lontano possibile cercando di riportare ad Amstedarm un trofeo che manca dal 1995 anno in cui l'Ajax vinse la sua ultima Champions League e la Supercoppa europea.
PORTO
La squadra portoghese arriva dal Girone F di Champions League chiuso a quota cinque punti. Alla squadra di Paulo Fonseca serviva l'impresa contro l'Atletico Madrid di Diego Simeone per passare agli ottavi ma la sconfitta per 2-0 ha di fatto sbarrato la strada ai lusitani che così sono stati retrocessi in Europa League. I due volte Campioni d'Europa, inseriti ai sorteggi di Champions in prima fascia, hanno miseramente fallito la qualificazione al turno successivo nonostante un gruppo abbordabile e la sensazione è quella che gli anni d'oro del Porto ai massimi livelli, capace anche di conquistare due Europa League nel 2003 e nel 2011, sia al tramonto. Certo è che però i lusatini saranno squadra ostica per tutti in questa competizione. In attacco con Jakson Martinez e Lica la squadra portoghese potrà dire la sua e pensare di impensierire seriamente le difese avversarie. L'obiettivo del Porto è quello di passare un colpo di spugna sulla recente apparizione nella massima competizione europea dove il loro bilancio finale di una vittoria, due sconfitte e tre pareggi ha lasciato molto a desiderare.
EUROPA LEAGUE JUVENTUS
I bianconeri hanno un occasione unica: dimostrare che il loro gioco così devastante in Italia può essere altrettanto letale in Europa dopo aver clamorosamente fallito la qualificazione agli ottavi di Champions League. E' una seconda chance per gli uomini di Conte che dovranno trovare il modo di far fruttare il vantaggio di avere a disposizione giocatori di assoluto livello evitando ulteriori passi falsi. L'eventuale finale da giocare in casa allo Juventus Stadium è uno stimolo in più ma dovrebbe bastare anche soltanto la voglia di rivalsa dopo aver concluso il girone di Champions con una sola vittoria. Gli uomini di Conte si faranno le ossa in Europa, almeno a livello mentale e si prepareranno così a tornare alla ribalta nell'Europa che conta già dall'anno prossimo. Vediamo adesso quali sono le squadre che potranno dare maggiormente fastidio alla Juventus in caso di sorteggio negativo. Le possibilità di un accoppiamento sfavorevole ci sono visto che i bianconeri non saranno teste di serie.
TOTTENHAM
Adesso arriva il difficile per i bianconeri. Pescare il Tottenham porrebbe gli uomini di Conte di fronte ad una delle squadre più forti della Premier League e una delle contendenti a vincere l'Europa League. Villas Boas, allenatore degli Spurs, non ha dubbi riguardo agli obiettivi della sua squadra: "Sorteggio? Lo aspettiamo con impazienza, vedremo quale squadra affrontare. Sarà certamente complicato, il nostro obiettivo è quello di arrivare in finale". Il Tottenham ha chiuso a punteggio pieno il suo girone e fatto capire a tutti che in EL non scherza. In Premier al sesto posto la squadra di Boas non sta di certo brillando ma dopo due brutte sconfitte consecutive sono arrivati tre risultati utili, un pareggio contro i Red Devils di Manchester e due vittorie. Gli Spurs non sono di certo imbattibili ma rappresenterebbero un osso duro da affrontare soprattutto per la Juventus che in Europa deve ancora trovare le giuste misure per esprimere tutto l'enorme potenziale della sua rosa.
BASILEA
La squadra svizzera arriva in Europa League dalla Champions League con il sangue agli occhi. Scavalcati ed eliminati all'ultima giornata dai tedeschi dello Shalke vittoriosi contro di loro per 2-0 l'allenatore del Basilea Yakin ha accusato l'arbitro italiano Tagliavento di aver condizionato la partita con il suo errore in occasione del gol del secondo vantaggio dello Schalke 04. Ma resta comunque il fatto che la squadra svizzera è uscita dalla CL a testa altissima riuscendo a battere il blasonato Chelsea di Mourinho sia all'andata che al ritorno. Il Basilea quindi ha tutte le carte in regole per rappresentare una minaccia per tutte le sedici squadre rimaste a contendersi l'Europa League. Evitare uno scontro con gli svizzeri per il bianconeri sarebbe un sollievo non da poco.
BENFICA
Altra squadra che arriva dalla Champions League ad avere come il Basilea una vittoria illustre sul curriculum. Infatti i lusitani hanno costretto i marziani del Paris Saint Germain alla prima sconfitta stagionale (2-1) in Champions League alla sesta e ultima giornata prima della chiusura dei gironi che hanno visto comunque il Benfica chiudere al terzo posto e quindi costretti a salutare in anticipo il palcoscenico più prestigioso d'Europa. Come per il Napoli, anche se rispetto ai partenopei il girone dei lusitani era molto più abbordabile, il Benfica si è visto fare fuori dalla differenza gol negativa rispetto a quella dell'Olympiacos che a parità di punteggio (10 punti a testa) ha staccato il pass per gli ottavi. La formazione di Jorge Jesus comunque è di primo livello e darà sicuramente del filo da torcere a chiunque incrocerà la loro strada.
SHAKHTAR DONETSK
Tre premesse: la squadra ucraina ha vinto l'Europa League nel 2009, sulla sua panchina dal 2004 siede un certo Mircea Lucescu, vincitore anche di una Supercoppa europea nel 2000 col Galatasaray e quest'anno in Champions League lo Shaktar è riuscito perfino ad impattare 1-1 contro il Manchester United alla seconda giornata. Non male per la sqadra di Lucescu che però l'anno scorso aveva centrato l'obiettivo ottavi di finale persi poi contro i futuri vicecampioni d'Europa, quel Borussia Dortmund che due giorni fa ha soffiato all'ultimo minuto un posto nelle migliori sedici di Champions al Napoli. Gli ucraini comunque non hanno la fama di essere particolarmente fortunati contro le squadre italiane: il bilancio dei "Minatori" contro le squadre tricolore infatti parla di 11 sconfitte in 16 occasioni. Precedenti a parte, se i bianconeri dovessero essere sorteggiati con lo Shakthar quella con gli ucraini sarebbe certamente una bella sfida ma il maggior tasso tecnico dei bianconeri giocherebbe sicuramente a suo favore.