Girone di ferro per gli Azzurri di Prandelli che esordiranno il 14 giugno alle 22:00 brasiliane (le 3:00 del mattino del 15 in Italia) contro l’Inghilterra. Cinque giorni dopo sfida contro la Costa Rica alle 13:00 (le 18:00 nel nostro Paese). Il 24 si chiude il Gruppo D con Italia-Uruguay allo stesso orario di Inghilterra-Costa Rica (18:00 in Italia, le 13:00 in Brasile).

L’Italia se la vedrà contro l’Inghilterra di Roy Hodgson, ex allenatore dell’Inter dal 1995 al 1997 e, poi, per un breve periodo nel 1999. Gli inglesi sono dal 1966 alla ricerca del secondo successo nella Coppa del Mondo. Si tratterà di una rivincita, dopo la vittoria azzurra a Euro 2012 ai calci di rigore. Non c’è bisogno di alcuna presentazione per Gerrard e compagni, completi e temibili in ogni zona del campo, soprattutto in attacco con Rooney. Qualche problema, ancora una volta, forse solo in porta dove né Hart né le sue riserve garantiscono un’autentica saracinesca.

La Costa Rica è arrivata seconda nel girone centroamericano alle spalle degli Stati Uniti e davanti all’Honduras.  Il più temibile della formazione ispanica è Alvaro Saborio, attaccante classe ’82 che milita nel Fulham. In Italia gioca un giovane costaricano: Erick Cabalceta, difensore di vent'anni in forza al Catania e che, probabilmente, a gennaio andrà in prestito in Serie B per fare esperienza. Chissà che non riesca a convincere il selezionatore Jorge Luis Pinto a portarlo con sé in Brasile.

Il terzo avversario degli Azzurri sarà l’Uruguay, vincitore dell’ultima Copa América, disputata in Argentina, e terzo in classifica ai Mondiali sudafricani. Edinson Cavani, capocannoniere uscente del campionato di Serie A e adesso in forza al Paris Saint-Germain, è, insieme a Luis Suarez del Liverpool, il pericolo numero uno per gli uomini di Cesare Prandelli. Occhio anche al capitano Lugano e al portiere Muslera, colonne del reparto arretratro della formazione allenata da Oscar Tabarez, ex allenatore del Milan nel 1996. L'ultimo incontro ufficiale con l'Italia risale alla scorsa estate, nella finale per il terzo e quarto posto dell'ultima Confederations Cup: anche in quel caso gli Azzurri hanno avuto la meglio ai tiri dagli undici metri.