Una vittoria e il pass per il Brasile sarà cosa fatta. Stasera, sotto il cielo stellato dello Juventus Stadium, “lo stadio più bello d'Italia, forse d'Europa” per Prandelli, gli azzurri cercheranno di chiudere la partita qualificazione contro la Repubblica Ceca, in modo da rendere inutili i due ultimi incontri in Danimarca e a Napoli contro l'Armenia. La nazionale ritrova due pedine importanti come Montolivo e Osvaldo, e una fondamentale come Mario Balotelli. Prandelli non si è esposto più di tanto per l'ufficializzazione della formazione, ma ci dovrebbe essere un cambio di modulo sostanziale dal 4-3-2-1 al 3-5-2. Mossa fondamentale dello scacchiere azzurro è l'arretramento di De Rossi in difesa al fianco della coppia juventina formata da Bonucci e Chiellini. A centrocampo Pirlo, Montolivo e Candreva, con Maggio e Giaccherini sulle fasce. In attacco Balotelli e ballottaggio Osvaldo/Gilardino, con l'italo argentino nettamente favorito.

Prandelli, in conferenza stampa, non ha lasciato grandi spiragli nella scelta di chi andrà in campo stasera, chiudendo poi alle domande sul suo futuro, tutto questo per “tenere alta la concentrazione prima di una sfida così importante”. Sul fronte ceco, invece, il tecnico Bilek dovrebbe schierare il classico 4-4-2, che in fase offensiva può diventare tranquillamente un 4-2-3-1, grazie alla mobilità del fantasista dell'Arsenal Rosicky e all'ottima duttilità di Rabusic. Ci sarà l'attaccante ex laziale Kozak, supportato sulle fasce da Selassie e Limbersky. “La Repubblica Ceca si gioca le ultime opportunità per agguantare il secondo, ma noi voglio liquidare la pratica, ottenendo già stasera la qualificazione”. “Il mio futuro? Ripeto, come ho già detto, che dopo la qualificazione potremo essere più chiari”.

Ma stasera, oltre all'ottica Mondiale, è anche un'altra serata speciale, perchè Gigi Buffon agguanterà Fabio Cannavaro nella classifica presenze in Nazionale, con ben 136 gettoni. Dodici anni da titolare con la maglia azzurra, partendo dalla delusione del mondiale di Corea e Giappone, passando dalla gioia per la vittoria in Germania nel 2006, con Buffon assoluto protagonista, fino alla clamoroso eliminazione al primo turno in Sudafrica. Per il capitano della nazionale il Brasile potrebbe essere così il quarto e forse ultimo Mondiale.

Per questo bisogna essere protagonisti, partendo in punta di piedi da non favoriti, come nell'ultimo Europeo in Polonia e Ucraina, per poi sprigionare forza, qualità ed energia, in modo da arrivare fino in fondo. Prandelli sta amalgamando un gruppo solido, con perni importanti come la difesa della Juventus, la qualità a centrocampo e l'esuberanza in attacco sprigionata dai bad boys Balotelli e Osvaldo. Per concretizzare questo duro lavoro del commissario tecnico bisogna staccare il biglietto per Rio de Janeiro, e per farlo serve una vittoria stasera a Torino contro la Repubblica Ceca.

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