Alla fine di un match senza storia (per qualità di gioco ed occasioni create) il Benfica di Jorge Jesus batte il Fenerbahce 3-1 e conquista un biglietto per Amsterdam, un posto per la finale di Europa League 2012/'13. L'uomo copertina della splendida serata del da Luz è il paraguaiano Oscar Cardozo, autore della doppietta decisiva con la quale porta il suo totale di reti in stagione a quota 31! Brutta, invece, l'interpretazione della gara dei turchi, il cui sogno di arrivare alla prima finale europea della loro storia si frantuma a pochi metri dal traguardo, complici anche le troppe assenze. Il gol di Kuyt dal dischetto aveva illuso i gialloneri, ma il Benfica non si è mai arreso ed ha avuto la forza per non far pesare quell'episodio negativo. Per quanto visto, giusto così.
SCELTE - Jorge Jesus deve rinunciare al giovane esterno americano Ola John, squalificato. Al suo posto spazio al doppio centravanti, con Lima che si sacrifica sull'out destro, lasciando il paraguaiano Cardozo al centro. Problemi maggiori per l'allenatore dei turchi Kocaman: per squalifica sono assenti Mehmet Topal e Webò, mentre Raul Meireles è fuori per infortunio. Mediana da inventare dunque (vi entrano Sahin ed Erkin), con Moussa Sow schierato da attaccante puro.
BOTTA E RISPOSTA - L'inizio del match è tutto a favore del Benfica, che costringe da subito nella propria area di rigore il Fenerbahce. I turchi sono timidi, si abbassano troppo e al 9' arriva inevitabile il gol che pareggia i conti rispetto alla gara d'andata: inserimento perfetto di Lima sulla fascia destra, assist raso terra all'indietro verso l'accorrente Gaitan, che con l'esterno sinistro batte Demirel sul secondo palo.
I padroni di casa continuano a spingere, la sfida sembra essere a senso unico, ma al 22' ecco l'episodio inatteso: nell'area di rigore dei portoghesi Garay sfiora il pallone con le mani e l'arbitro francese Lannoy decide per il rigore. Dal dischetto l'olandese Kuyt trasforma spiazzando l'ex romanista Artur. Una mazzata per le "aquile" di Lisbona; il gol in trasferta sposta nettamente gli equilibri della qualificazione.
RISCHI E REAZIONE - La sfida si innervosisce attorno alla mezzora, i padroni di casa protestano per due calci di rigore e il Fenerbahce ha una buona occasione in ripartenza con Moussa Sow. Il senegalese va via da solo sull'out sinistro, ma davanti ad Artur calcia malamente a lato da posizione comunque defilata. Dall'altra parte Cardozo scalda il mancino con un bellissimo tiro a volo che finisce di poco alto e pochi minuti dopo trova la rete del nuovo vantaggio Benfica: punizione battuta a sorpresa dalla trequarti, il paraguaiano riceve palla a limite dell'area, si libera con una finta e beffa Demirel in controtempo. E' il 35'. Poi, a pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco è il Fenerbahce ad avere l'occasione del 2-2, ad avere la chance per riprendere sicurezza in chiave qualificazione. Su un fendente dalla sinistra è Garay a compiere un miracolo nel cuore dell'area piccola, impedendo a Moussa Sow di arrivare sul pallone; la sfera comunque passa e defilato, sul secondo palo, Kuyt non trova lo specchio della porta ormai sguarnita.
VERSO AMSTERDAM - Il Fenerbahce deve cercare un gol ed inevitabilmente si scopre. Gli uomini di Jorge Jesus si esaltano negli spazi larghi ed entusiasmano il proprio pubblico, anche se sprecano qualche occasione di troppo. L'ultimo quarto d'ora diventa poi sfida solo con il cronometro, con infortuni più o meno seri, cambi e perdite di tempo varie. Ma l'obiettivo è ottenuto: finisce 3-1 e il Benfica vola ad Amsterdam. Ad aspettarlo ci sarà il Chelsea.