Gare 3 iniziate con i fattori campo di casa violati in due casi su tre. Una nottata di NBA ricca di spunti da analizzare. Partiamo dal Barclays Center, con i Nets chiamati a trovare la giusta quadra dopo la grande e pesante sconfitta di gara due. I Sixers dimostrano subito di voler restituire la sconfitta subita a Philadelphia in gara uno e controllano la partita nettamente. Il primo e il quarto periodo sono simboli della forza e della determinazione di una squadra che vuole ambire a sfidare i Bucks e i Raptors per il dominio dell'Est. I Nets si arrendono e lasciano troppi spazi ai terribili di Philadelphia, non riuscendo a portare a casa la loro prima gara davanti al proprio pubblico, nonostante un secondo e terzo quarto davvero equilibrato.

In casa Sixers, dominio di Simmons da 31 punti (eccolo il giocatore fenomenale che volevamo vedere da gara uno), 29 di Harris con 16 rimbalzi e 26 di Redick, a cui aggiungere 13 rimbalzi di Monroe dalla panchina e non dimentichiamoci dell'assenza di Embiid abbastanza pesante. In casa Nets,26 punti della coppia Russell-LeVert, con il secondo partito dalla panchina, ma il problema rimane una squadra che segna poco e che sembra pagare un po di inesperienza. 131-115 Philadelphia il finale di gara.

Spostiamoci ad Ovest: AT&T Center di San Antonio in Texas, fa da teatro alla gara tre tra Spurs e Denver. 118-108 il finale per i padroni di casa: gara equilibrata in ogni aspetto, la vittoria di dieci punti in NBA è sinonimo di una partita davvero senza un protagonista reale. Equilibrio che regna sovrano, una serie che si preannuncia davvero lunga, se si considerano le premesse. La forza reale di San Antonio rimane nei numeri: 36 punti di White, 18 punti e 11 rimbalzi targati Aldridge, 25 di DeRozan (a Toronto si mangiano le mani, nonostante la trade con Leonard) e 11-10 per Gay, mentre solo 6 punti targati Belinelli in 16 minuti. In casa Nuggets, 22 punti per Jokic e 20 di Beasley dalla panchina, male se non malissimo il resto della squadra troppo timorosa di provare a sbancare il Texas. I Warriors decidono di mostrare i muscoli e la loro forza nettamente superiore e surclassano i Clippers allo Staples Center.

Los Angeles si ammutolisce, la prova di Golden State è da squadra assolutamente forte e il 132-105 finale lo dimostra. La Golden State che ci piace e ammiriamo è questa: il 41-24 di solo primo periodo fa capire la forza e la tranquillità dei più forti e, stavolta, dominano e la portano a casa, al contrario di gara due. Diamo i numeri degli Warriors, per divertirci un po: 38 di Durant, 21 di Curry e 12 di Thompson in attacco, ma è in difesa con 14 rimbalzi di Bogut la grande novità e 10 assist di Green. Clippers con 18 punti e 15 rimbalzi di Zubac, 16 di Williams e 15 della coppia Green-Harrell non bastano, Gallinari davvero sottotono con solo 9 punti in 26 minuti. Ma occhio a dare queste serie per concluse, questa è l'NBA e può accadere di tutto.

RISULTATI DELLA NOTTE

NETS-PHILADELPHIA 115-131

SAN ANTONIO-DENVER 118-108

CLIPPERS-WARRIORS 105-132

PROGRAMMA DI OGGI

1:00 ORLANDO-TORONTO (1-1 NELLA SERIE)

2:30 INDIANA-BOSTON (2-0 BOSTON NELLE SERIE)

3:30 OKLAHOMA-PORTLAND (2-0 PORTLAND NELLA SERIE)