L'NBA dà un ultimo sguardo alla stagione cestistica appena conclusa con gli "awards" che aprono definitivamente a una nuova annata. Andiamo però nel dettaglio a vedere tutti i vincitori.

Il premio più importante va, finalmente, a James Harden, che corona il suo sogno di vincere l'MVP. "Gli ultimi quattro anni ho bussato alla porta, adesso è finalmente arrivato il mio momento. Ogni anno cerchi soltanto di tornare e giocare meglio di quanto tu abbia fatto l'anno prima, e poter stringere questo trofeo significa tanto per me. Ma non mi fermerò qui, abbiamo ancora tanto da fare comunque questo mi fa sentire bene." Queste le prime parole di chi l'anno scorso era arrivato secondo, dietro soltanto a un superbo Russell Westbrook, ma che l'anno successivo è esploso definitivamente con gli Houston Rockets.

James Harden batte LeBron James e Anthony Davis, con il secondo che per alcuni avrebbe meritato di più, ma siamo certi che sia stato un fattore decisivo il primo posto nella combattuta Western Conference a convincere i giudici una volta per tutte. Il "Barba" diventa così il terzo rocket della storia a vincere quest'ambito trofeo, e lo ha guadagnato realizzando la bellezza di 30.4 punti  di media in questa stagione.

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Per quanto riguarda gli altri premi, ha destato molto interesse lo scontro tra Ben Simmons e Donovan Mitchell per il ROTY. Alla fine l'ha spuntata il primo, autore di una prima parte di stagione davvero memorabile, mentre il secondo è esploso soprattutto nei playoffs. Dietro di loro c'è un Jayson Tatum che non ha mai demeritato ma è stato forse dimenticato per non essere mai entrato nella diatriba con gli altri due.

Nessuna sorpresa neanche negli altri premi, in cui Lou Williams conquista il sesto uomo dell'anno, anche se ha passato gran parte del tempo in quintetto. Dwane Casey si prende il premio di coach dell'anno nonostante il licenziamento in seguito allo sweep con i Cleveland Cavaliers al secondo turno. Il primo posto ad Est è stato un grande risultato per la franchigia dei dinosauri ma non è bastato a portarli più avanti nella post-season. Bel risultato anche per Victor Oladipo che porta a casa il MIP contro avversari del calibro di Spencer Dinwiddie e Clint Capela. Chiude il cerchio Rudy Gobert, che vince il DPOY superando Anthony Davis, per un premio che va ancora una volta al giocatore che stoppa di più, ignorando qualsiasi altro carattere difensivo.