Ormai siamo a pochissimi giorni dal draft, che si svolgerà il 21 giugno, e dall'America fioccano continuamente news sulle probabili scelte delle varie franchigie. Andiamo a vedere insieme chi è salito prepotentemente di posizione nei mock delle ultime ore e chi invece potrebbe scendere, con una delle poche certezze che pare sia DeAndre Ayton alla numero 1.

MOHAMMED BAMBA

I suoi allenamenti con le squadre NBA hanno prodotto dei risultati più che soddisfacenti e in diversi ci stanno facendo un pensierino già alla numero 3. Le sue doti fisiche combinate alla dolcezza delle mani e alla rapidità lo rendono uno dei tanti lunghi atipici pronti ad approdare nella massima lega, ma deve ancora migliorare con le percentuali da oltre l'arco. Vista la qualità presente in questa classe draft, anche squadre che hanno già un lungo forte potrebbero prenderlo e successivamente esplorare qualche trade (Memphis e Orlando su tutte).

TRAE YOUNG

Il talentino di Oklahoma ha impressionato durante tutta la stagione e ha scalato piano piano molte posizioni. Nonostante sia uscito subito al torneo NCAA le squadre NBA non si sono dimenticate di quello che è definito come "il nuovo Stephen Curry", ma quel fisico non va a genio a diversi GM. Anche per lui si va da una possibile terza scelta (che sarebbe surreale visti i talenti prima di lui) a una settima/ottava, con Cleveland che spera ma anche con i Magic in evidente carenza di pointguard.

LUKA DONCIC

Obbligatorio affrontare la questione dello sloveno che, in quanto europeo, non incontra il piacere degli esperti oltreoceano, ma per talento non è secondo a nessuno. Tante delle squadre in prima fila potrebbero prediligere un lungo visto che i piccoli non mancano, ma skipparlo potrebbe essere davvero un suicidio. Impossibile che Dallas e Orlando lo lascino andare, ma difficilmente rientrerà fra i primi.

MIKAL BRIDGES

L'esterno di Villanova che ha vinto il titolo NCAA scala piano piano diverse posizioni. Il più classico dei 3&D che potrete trovare nel draft è il giocatore perfetto da inserire in un sistema funzionante. Inoltre Chicago con la settima scelta potrebbe essere davvero la sua destinazione perfetta, considerando anche che non è giovanissimo e già da questa stagione può dire la sua. Anche in questo caso Cleveland potrebbe farci un pensierino, ma solo se LeBron dovesse rimanere, altrimenti il suo talento sarebbe praticamente sprecato.

DONTE DIVINCENZO

Restando sempre in ottica Wildcats, da quando l'MVP delle Finali del torneo NCAA si è dichiarato eleggibile al draft con un agente le sue quotazioni si sono alzate sempre di più. Ad essere sinceri, vederlo alla sedicesima scelta con i Suns (qualche sito lo immagina anche più avanti), sembra esagerato, visto che per il momento non è adatto al gioco NBA. Attenzione al possibile flop.

WENDELL CARTER

Verrebbe da chiedersi se Carter sarebbe stato previsto alla decima scelta circa anche se non avesse giocato a Duke, ma purtroppo non avremo una risposta. Il lungo della Georgia ha sicuramente l'esplosività e l'energia (ma non la rapidità) fra le sue doti migliori, ma pochissimo altro nel bagaglio tecnico. Piano piano sta scendendo e non sorprendetevi se il 22 giugno lo dovessimo vedere oltre la dieci.

MORITZ WAGNER

In evidente rialzo dopo la super prestazione nel torneo NCAA, in tanti si sono accorti che la sua strada in NBA sarà piena di ostacoli. L'evidenza attesta moltissimi problemi nella fase difensiva ma non solo: in attacco tira benissimo da tre punti (non più una novità per i lunghi) ma gli sarà difficilissimo concludere da dentro l'area con tutte le insidie dell'NBA. Pazzia sceglierlo al primo giro, ma probabilmente non andrà troppo in basso grazie alla rendita della March Madness.

MICHAEL PORTER

Chiudiamo con l'incognita più grande del draft. Michael Porter infatti sarebbe stato quasi sicuramente la prima scelta assoluta se non avesse avuto un grave infortunio durante questa stagione che lo ha rallentato e non di poco. Il suo rientro è avvenuto ma a quanto pare i problemi alla schiena lo perseguitano ancora, visto che nei giorni scorsi ha dovuto cancellare alcuni workout proprio per tali problemi. Insomma, da una parte il rischio di sceglierlo e vederlo diventare il nuovo Oden. Dall'altra però se tornasse al 100% della forma fisica siamo certi che sarebbe una steal assoluta. A voi la scelta: per ora oscilla intorno alla sesta/settima posizione nel draft.