I primi due episodi della serie avevano illuso i tifosi dei Boston Celtics, avanti 2-0 sui Cleveland Cavaliers nella Finale playoff della Eastern Conference. Ma i limiti tecnici dei giovani biancoverdi sono emersi in maniera evidente nelle due trasferte alla Quicken Loans Arena, vinte dalla squadra di LeBron James. Stanotte i Celtics si giocano in casa una pivotal game-5, sul parquet incrociato del TD Garden. Sfida cruciale per Boston, che non ha margine d'errore: perdere significherebbe salutare ogni speranza di giungere alle Finals. Ecco perchè:
- La prima considerazione riguarda il talento a disposizione delle due squadre. I Boston Celtics hanno superato le più rosee aspettative, superando due turni di playoffs contro squadre attrezzate come Milwaukee Bucks e Philadelphia 76ers. Lo hanno fatto grazie alla loro organizzazione, all'entusiasmo dei giovani, alla fisicità e all'energia. Ma, quando l'aria si fa rarefatta, il sistema NBA è predicato sulle superstar, assenti nel roster attuale dei biancoverdi, che devono fare a meno di Kyrie Irving e Gordon Hayward.
- Il fattore LeBron. "Non mi interessa arrivare quarto, quinto o sesto in regular season. I miei avversari sanno comunque che arriverò nel loro palazzo e dovranno battermi". Parole profetiche di LeBron James che, dopo una gara-1 esplorativa al Garden, ha dato spettacolo nella partita successiva, per poi trascinare Cleveland fino al 2-2. L'inerzia è dalla parte dei Cavs, e LeBron non vorrà perdere l'occasione di espugnare il fortino del Garden (mai violato in questa postseason) in un momento tanto importante.
- Il supporting cast dei Cavs. Salutato Kyrie Irving, fallito l'esperimento Thomas, tutto ciò che ruota intorno a James è definito supporting cast. Da Kevin Love a J.R. Smith, da Kyle Korver a Tristan Thompson, passando per il fondamentale George Hill. Giocatori entrati nella serie a Cleveland, e che ora sembrano in grado di dare il giusto supporto a James, che gradisce particolarmente il ruolo di unica stella della squadra, con gli altri a seguirlo.
- Horford, la chiave dei Celtics. Al Horford è il giocatore più importante dei Boston Celtics, non solo per l'esperienza accumulata negli anni di NBA, ma per il suo ruolo di facilitatore in attacco e di ottimo difensore. L'inserimento nella serie di Tristan Thompson ha spento il cervello dei biancoverdi, costretti a inventare con i loro giovani, di talento (come Terry Rozier, Jaylen Brown e Jayson Tatum), ma pur sempre giovani e ancora non formati pienamente dal punto di vista cestistico.
- L'intensità. Per avere una chance, Boston dovrà ritrovare l'intensità delle prime due gare, quella di Marcus Smart per intenderci, per ripartire dalla difesa e sperare di eseguire bene in attacco, con la complicità della mai inappuntabile difesa di Cleveland. Condizione necessaria, ma non sufficiente, perchè LeBron James è assolutamente intrattabile in questi playoffs.
- Pivotal game. Una sconfitta dei Celtics chiuderebbe con ogni probabilità la serie. Una vittoria la allungherebbe forse fino a gara-7. Insomma, se vincessero i Cavs le NBA Finals sarebbero a un passo per Cleveland, mentre Boston non sembra comunque poter prescindere da una gara-7 per passare il turno.