Dopo aver salutato gli Atlanta Hawks, squadra con cui nel 2015 ha raggiunto anche una finale di Conference, Mike Budenholzer riparte dai Milwaukee Bucks, eliminati quest'anno ai playoffs dai Boston Celtics, in gara-7 al TD Garden al primo turno. Un matrimonio che, nelle intenzioni della franchigia del Wisconsin, serve a rilanciare le ambizioni dei Bucks, che hanno in Giannis Antetokounmpo la loro stella, e che non vogliono smettere di crescere nella Eastern Conference.
Corteggiato anche dai Toronto Raptors, coach Bud è ora soddisfatto di poter avere dalla sua parte The Greak Freak, uomo da cui ripartire: "E' stato difficile allenare contro di lui - dice l'ex assistente di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs, durante la conferenza stampa di presentazione, come riportato da Espn - ora sono felice di poter dire che il ragazzo con il numero trentaquattro gioca nella mia squadra. E' davvero entusiasmante. Preparare un piano partita contro di lui, tenerlo lontano dal ferro, è stato un vero e proprio incubo". Ma Milwaukee non è solo Antetokounmpo, e Budenholzer punta sulle potenzialità inespresse dei Bucks, soprattutto in difesa: "Abbiamo tanto talento individuale, quando mi hanno contattato mi sono chiesto come fosse possibile sbloccarlo dal punto di vista difensivo. Penso solo che ci sia molto da lavorare". Coach Bud ha già avuto modo di parlare con Giannis e Khris Middleton, i due migliori giocatori della squadra: "In queste conversazioni ho parlato a Giannis, ma l'ho anche ascoltato. E' un giocatore intelligente. Penso che potremo aiutarci a vicenda. Ma ora tocca a me dargli la giusta spinta. Ci crediamo entrambi, diventerà un giocatore molto migliore". Spiega infine così la scelta di Budenholzer il general manager Jon Horst: "Trovare la persona giusta, l'innesto giusto per questa squadra, per aiutare questo gruppo a fare il passo successivo era qualcosa di prioritario per noi. Al termine dell'intero processo di ricerca dell'allenatore, è stato chiaro che Bud fosse la persona giusta per fare tutto ciò".