Già dichiaratosi eleggibile per il prossimo Draft e probabilissima scelta di punta, Luka Doncic compie, almeno a parole, un piccolo passo indietro riguardo al proprio approdo tra i professionisti americani. Messosi in luce lo scorso settembre agli europei vinti con la nazionale slovena e successivamente in una stagione straordinaria tra Liga ACB ed Eurolega, il diciannovenne nativo di Lubiana ha dichiarato di non essere ancora sicuro del suo approdo in NBA per la prossima stagione, cosa ormai data per scontata, per un giocatore che ormai da qualche stagione pare essere un predestinato. “Non sono sicuro che queste saranno le mie ultime due partite in Europa – ha dichiarato Doncic riferendosi alle Final Four di Eurolega - dobbiamo ancora prendere una decisione e lo faremo al termine della stagione”. Dichiarazioni che hanno destato non poco stupore e preoccupazione tra gli appassionati e addetti ai lavori di tutto il mondo, per un approdo NBA dell’enfant prodige attesissimo da tutto il panorama cestistico internazionale.

Molteplici sono le opinioni e le interpretazioni che queste parole hanno suscitato, che potrebbero essere condensate in due visioni di fondo opposte: da una parte la prospettiva di non voler sovrapporre le aspettative di un draft attesissimo, ad un finale di stagione in maglia Blanca da cardiopalma, con una equilibratissima Final Four (semifinale contro il CSKA Mosca prevista per questa sera a Belgrado alle ore 21) ancora da giocare e dei playoff di Liga ACB che potrebbero consegnare ai madrileni il loro trentaquattresimo titolo nazionale. D’altro canto potrebbe prendere piede la volontà del diciannovenne sloveno di intraprendere un percorso, già battuto tra gli altri da Riky Rubio e Dario Saric, di rimanere ancora per qualche anno a Madrid anche dopo il draft, per poi accasarsi in NBA con qualche anno in più di esperienza a livello europeo e maggior consapevolezza per un percorso oltre oceano, che storicamente non rappresenta una passeggiata per gli atleti europei, di fatto catapultati in un contesto tecnico ed atletico di tutt’altro livello, con tutto ancora da dimostrare.

fonte: NBA.com

Diversa la posizione assunta da un altro dei prospetti più interessanti dell’ NBA Draft 2018, ovvero Michael Porter Junior. L’ala grande ex Missouri Tigers, reduce da una stagione collegiale molto problematica a causa di un infortunio alla schiena e conseguente operazione, ha preso la parola ai microfoni di ESPN dichiarando: “Sono convinto di essere il miglior giocatore del draft, ho giocato contro gli altri ragazzi e sono tutti grandi giocatori, ma credo di essere il migliore e non vedo l’ora di mostrare di cosa sono capace”. Il giovane nativo di Columbia, Missouri, era considerato, fino alla scorsa estate, il prospetto di maggior interesse dell’intera classe 2018, MVP dell’All American Game del 2017 e considerato semplicemente il miglior giocatore a livello liceale della nazione. Una combo forward moderna, capace, nonostante la stazza (211 cm) di mettere la palla per terra con proprietà di palleggio notevoli e un tiro dalla distanza davvero preciso, che ne farebbe il profilo ideale del giocatore del presente e del futuro NBA, che cerca più di ogni altra cosa versatilità, offensiva e difensiva, tra le proprie stelle. A causa del grave infortunio che ne ha compromesso l’unico anno universitario e potrebbe avere ripercussioni sul resto della carriera, Porter Jr. ha perso posizioni tra le primissime scelte della prossima lotteria, tuttavia mantenendosi come prospetto appetibile e desiderato da molte franchigie NBA, che vedono in lui un profilo analogo a quello di un Kevin Durant.

Doncic e Porter Jr. rappresentano solo due dei molti giovani attesissimi al prossimo NBA Draft, uno dei più attesi degli ultimi anni per la ricchezza di talento che sembra annoverare tra le sue file. Due giovani dal percorso estremamente diverso e con un approccio all’NBA che al momento pare diametralmente opposto, ma che in ogni caso li vedrà come sicuri protagonisti il prossimo 22 di giugno al Barclays Center di Brooklyn, New York, dove avverrà il tanto atteso NBA Draft 2018, dove si porranno le basi di una nuova stagione all’insegna della palla spicchi ai suoi massimi livelli planetari.