Seconda partita della serie di primo turno di playoffs della Western Conference tra Golden State Warriors e San Antonio Spurs e seconda vittoria degli uomini di Steve Kerr alla Oracle Arena. Gara-2 è più equilibrata di quella di apertura, ma si conclude ancora con la vittoria dei Dubs, che vengono a capo della banda di Gregg Popovich grazie a un sontuoso secondo tempo, in cui il talento di Klay Thompson (31 punti, 12/20 al tiro) e di Kevin Durant (32 punti, 10/19 al tiro) fa la differenza. Ai neroargento non basta una prestazione d'orgoglio e di organizzazione, nè la risposta di LaMarcus Aldridge (34 punti e 12 rimbalzi): serie sul 2-0 e già ipotecata, date le forze in campo. 

Per gara-2 della serie contro Golden State, Gregg Popovich presenta in quintetto Rudy Gay al posto di Kyle Anderson, mentre è tutto confermato per Steve Kerr. San Antonio difende con un ardore diverso, prova subito a testare Aldridge contro McGee, ma deve subire tre triple importanti del veterano Andre Iguodala. Kevin Durant si fa beffe di Danny Green, McGee rimane fastidioso per i lunghi neroargento, e la gara sembra prendere subito la via dei ragazzi della Baia. Ma gli Spurs non sono in gita alla Oracle Arena: Rudy Gay suona la carica con un paio di giocate in uno contro uno, Ginobili arriva al ferro appena uscito dalla panchina, Patty Mills spara da tre, e la difesa ospite limita i Warriors, con Klay Thompson costretto a inventarsi canestri in uscita dai blocchi. Alla prima pausa lo score è di 23-25, e la second unit di San Antonio fa ancora meglio: Davis Bertans lotta e apre il campo, Pau Gasol ha un'altra faccia rispetto a gara-1, Ginobili è il solito eterno passatore. I californiani soffrono un lungo passaggio a vuoto offensivo, ma vengono mantenuti a galla dall'esperienza di David West, il migliore della second unit di Kerr. Il rientro in campo di Aldridge coincide con un nuovo mini-allungo Spurs: LMA lavora bene con Pau Gasol, poi è Rudy Gay a segnare nuovamente per San Antonio. Il finale di primo tempo è però ancora di Kevin Durant e Klay Thompson, che mandano le squadre negli spogliatoi sul 47-53 all'intervallo lungo.

Alla ripresa delle operazioni gli ospiti non riescono a sostenere lo sforzo, sia offensivamente che difensivamente. Dejounte Murray sbaglia tutto, perde un paio di palloni sanguinosi, mentre Golden State rientra in campo con un'altra intensità, sui due lati del campo. Ancora Kevin Durant e Klay Thompson mettono a ferro e fuoco la difesa degli Spurs, che mostrano la corda in diversi loro elementi. Tony Parker e Danny Green risultano non pervenuti, Murray è limitato, Forbes fuori contesto, e il solito LaMarcus Aldridge non può bastare a evitare l'atteso parziale dei campioni in carica, avanti di una decina di lunghezze a metà terzo quarto. Durant, McGee e ancora Iguodala chiudono il periodo sull'80-75, con Manu Ginobili che non vuole saperne di arrendersi. Ma stavolta il secondo quintetto di Kerr risponde presente, nonostante una distorsione alla caviglia subita da West: Klay Thompson diventa il go to guy della squadra, riuscendo a segnare da tre e con movimenti di pura eleganza. San Antonio è alle corde, ma non molla, continua a provarci con Aldridge, Bertans e un indomito Patty Mills, mentre Gay sparisce gradualmente dalla partita. La gara si chiude virtualmente quando Quin Cook, Draymond Green (poco in partita offensivamente) e nuovamente Klay Thompson sparano da tre. Spurs al tappeto, Golden State sul 2-0 anche senza Curry.

Golden State Warriors (58-24). Punti: Durant 32, Thompson 31, Iguodala 14, McGee e West 10. Rimbalzi: Iguodala e McGee 7. Assist: Green e Durant 6

San Antonio Spurs (47-35). Punti: Aldridge 34, Mills 21, Gay e Gasol 12, Ginobili 10. Rimbalzi: Aldridge 12. Assist: Aldridge, Gay, Mills, Gasol e Ginobili 3.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]