Una delle sfide più ardue per un appassionato di pallacanestro è azzeccare una previsione che riguardi il basket collegiale, soprattutto nella sua fase finale, definita appunto March Madness, non solo per la spropositata mole di partite a cadenza quasi quotidiana, ma anche per la sua immancabile imprevedibilità, che la rende spesso ben più emozionante della cugina maggiore, la NBA e i suoi playoffs.

La zona 1-3-1 non ha pagato per i Duke Blue Devils

Da una possibile vittoria, schianta sul ferro a pochi decimi dalla sirena, ad un’illustre sconfitta, quei Duke Blue Devils che hanno dovuto abbandonare le loro ambizioni da titolo contro un altro peso massimo del college Basketball, i Kansas Jayhawks che affronteranno in semifinale la favoritissima Vilanova. Inutile in questa circostanza è stata la difesa a zona proposta da coach Mike Krzyzewski, utilizzata come sistema difensivo principale da febbraio in poi dai suoi ragazzi. Una zona che strizza l’occhio a dettami difensivi particolarmente popolari in Europa, ma assolutamente atipici e sporadicamente utilizzati anche nel college basketball in America, con il tradizionale schema 2-3, che nella versione di Coach K ha assunto spesso le fattezze di una zona 4-1, a causa dell’ampiezza delle ali nella scacchiera difensiva ideata dall’ex allenatore del Team USA.

Questo ha permesso a Duke di ridurre le percentuali avversarie al tiro dalla lunga distanza fino ad una media del 32,4%, risultato notevole soprattutto se paragonato al precedente 39,3%. Contro Kansas il sistema difensivo dei Blue Devils ha preso un' ulteriore forma diversa, assumendo lo schema della tradizionale zona 1-3-1, efficace nel coprire sia la zona perimetrale che il pitturato e nel forzare palle perse, ma che tuttavia scopre notevoli spazi sul lato debole e gli altri spot lontani dalla palla. Sfortunatamente per Coach K, il cambio di sistema occorso nel terzo quarto della gara, ha ottenuto il solo effetto di permettere a Kansas di riaggiustare le proprie percentuali dall’arco, fino a quel momento basse (4-14 nel primo tempo), con un 3-4 che ha innescato un parziale di 13-3 in favore dei Jayhawks permettendogli di portarsi in vantaggio dopo un primo tempo passato sostanzialmente a rincorrere. C'è molto da recriminare per il leggendario coach, che con questa scelta, fallimentare contro una squadra che perde raramente il pallone ed ha mantenuto per tutto il torneo un 40,3% da dietro l'arco, nella top 10 dell’intera Division 1 per questa statistica, ha sancito l'eliminazione della propria squadra. Non lo sapremo mai, ma l’avversaria di Vilanova in semifinale potrebbe essere stata Duke, senza questa curiosa, quanto discutibile, scelta di Krzyzewski.