Vince e convince, in rimonta, il Baskonia Vitoria Gasteiz alla Fernando Buesa Arena, in rimonta sul Khimki Mosca. Gli spagnoli partono molto male ma carburano durante la partita e, guidati da Beaubois (16) e Shengelia (15 con altrettanti rimbalzi) in uscita dalla panchina, oltre che dai 13 punti di Marcelino Huertas, trovano l'undicesima vittoria stagionale in Euroleague ed avvicinano il posto playoff. Rimangono settimi invece i russi, che nonostante i 23 punti di Shved ed i 21 di Gill incassano la decima L della competizione.
Il Khimki inizia in maniera positiva, con due triple nei primi tre minuti, ma è subito Marcelino Huertas a chiudere il gap, sempre dall’arco. Shved, dal canto suo, si fa subito sentire: prima l’appoggio in penetrazione, poi lo splendido alley-oop per il 2+1 di Gill, ed ancora il bersaglio grosso dall’angolo destro: Pedro Martinez è costretto a fermare il gioco sul 14-5.
La reazione prova a partire da Shengelia, prima che si scateni la sfida Shved-Huertas: cinque punti filati a testa per i due ex-NBA che monopolizzano il parquet. Quando Jenkins fa centro dall’arco, i russi doppiano gli avversari (24-12) per chiudere poi il primo quarto sul 26-18 a seguito dei due centri dall’arco di Vildoza e Janning.
Gli spagnoli, ancora sulle spalle di Shengelia, si riavvicinano fino al -4, ma ancora dalla distanza, stavolta con Monia ed Honeycutt, il Khimki ripristina la doppia cifra di vantaggio. Beaubois, con il 2+1 in semi-transizione, prova a scuotere i suoi, ma finisce col mettersi in proprio: otto punti personali per il parziale atomico che, completato dal libero di Jayson Granger e dalla bomba di Garino, permette al Baskonia di agganciare a quota 34. Ad interrompere la lunghissima astinenza offensiva ci pensano Robinson ed Honeycutt per i russi, ma l’ex-Anadolu si mangia, tutto solo in contropiede, il layup per ri-spezzare l’equilibrio. Quando Shengelia trova il suo ottavo punto, in transizione di mano destra col fallo per il 40-39, tocca a Bartzokas strigliare i suoi nel timeout.
Pausa che a dire il vero sortisce poco effetto: antisportivo di Thomas dopo l’errore di Shved, sono due giri in lunetta e possesso per gli spagnoli. Si rientra negli spogliatoi, dunque, sul 44-39.
Il secondo tempo inizia subito con i fuori artificiali: Poirier e Shengelia attaccano bene il pitturato, Timma e Beaubois fanno suonare la retina dall’arco e, nonostante i canestri di Shved (2/2 ai liberi) e Thomas Malcolm, un altro parziale vorticoso porta addirittura il Baskonia sul +15, allungato al 60-43 dai due liberi di Poirier. Gill e Honeycutt abbozzano una reazione con cinque punti filati, ma oramai il Baskonia vola sulle ali dell’entusiasmo: ancora da tre, Janning e Voigtmann, entrambi ispirati da Granger, avvicinano addirittura i 20 punti di vantaggio.
Gill e Honeycutt, sempre loro, provano a tenere in vita la fase offensiva del Khimki anche nel quarto quarto, andando a segno dalla media, con il prodotto di Virginia che sfonda addirittura quota 21 punti con la tirpla del -10. Rodrigue Beaubois, dal canto suo, ci mette il sigillo con cinque punti consecutivi per ripristinare il gap. Da qui in poi la partita racconta abbastanza poco, si continua sui binari dell’equilibrio e, nonostante il sempiterno Alexey Shved, il tentativo di rimonta dei russi è troppo tardivo: si chiude, nella gioia della Fernando Buesa Arena, 87-77.