Un risultato che non accontenta nessuno: al Taliercio, la Reyer Venezia vince di un punto (92-91) contro i madrileni dell'Estudiantes, ma esce, in compagnia degli iberici, dalla fase a gironi della FIBA Champions League, retrocedendo in Europe Cup, in virtù della contemporanea vittoria dell'AEK Atene contro Bayreuth. Non bastano le otto vittorie, di fronte alle sei sconfitte, per tentare di ripetere l'ottimo percorso dell'anno precedente, uscendo solo per una classifica avulsa che non sorride ai lagunari, così come l'Estudiantes, entrambi appaiate a quota 8W-6L, premiando Atene e Medi Bayreuth, alle spalle di Strasburgo e Banvit, con una vittoria in più.
L'avvio di partita sembra promettere bene per gli orogranata, che provano, quantomeno, ad archiviare la pratica, con un break iniziale di 8-3, ma Landesberg è un rebus per la difesa locale, che tiene i suoi in scia, con il -1 a metà quarto (10-9). Si accende la miccia, con l'ingresso di Daye e i veneti volano sul 27-15, chiudendo il primo quarto sul 32-19. Nel secondo periodo, l'Umana sembra padrona del match, toccando agevolmente il ventello di scarto, con il trio Daye, Jonhson e Jenkins (41-21), ma Hakanson dà la scossa ai suoi, con un ottimo Vicedo, autore di dieci punti consecutivi, riportando l'Estudiantes in carreggiata, sul -11 all'intervallo, ma con l'inerzia a favore.
Di ritorno sul parquet del Taliercio, gli spagnoli sono in trance offensiva, con un super Landesberg, che semina il panico dall'arco e l'ex Maccabi è protagonista del canestro del sorpasso a metà quarto (66-68). De Nicolao ridà linfa e ossigeno alla truppa di De Raffaele, con due bombe, mentre Jenkins chiude a ridosso dalla sirena per il +3 (81-78). L'ultimo quarto è tutto da vivere: Brown riporta in avanti i suoi, con il +3, tuttavia arriva la pronta risposta di Bramos e Haynes, che ripristinano il vantaggio dei veneti. Watt pareggia a quota 89 e Bramos firma il 92-89 ad un minuto e venti dalla sirena finale, gli ospiti non riescono a trovare il tiro della vittoria, dopo il -1 di Brown dalla lunetta. Finisce 92-91, con la Reyer che si porta a casa una magrissima consolazione, vendicando, seppur parzialmente, la bruciante sconfitta dell'andata.